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Antonio Colamonici,  i ragazzi di “Trakai”

lunedì 12 Agosto 2013

Antonio Colamonici,  i ragazzi di “Trakai”

TRAKAI, 12 agosto 2013 – “Vedere quattro imbarcazioni lottare per la medaglia mi ha reso soddisfatto ed orgoglioso, la fortuna è stata poco generosa con noi sottraendoci per 21 centesimi in totale un bronzo nel quattro di coppia ed un oro nell’otto.

Il quattro senza di Lorenzo, Giovanni, Luca e Alberto ha trovato un avversario eccezionale degno del loro valore, di una nazione che per batterci ha dovuto rinunciare a tutte le altre specialità di punta e l’altissimo livello della competizione è dato dal fatto che dietro di noi c’era un vuoto di circa sei secondi che ci separava dal resto del mondo.

Antonio, Jacopo, Niccolò e Davide timonati dal piccolo grande Niccolò nel quattro con hanno vinto su una Germania competitiva e motivata con una gara splendida dove tutto l’equipaggio ha gareggiato di nervi in una competizione che li ha visto in testa, sempre con lo stesso distacco, dal primo all’ultimo metro.

Nel quattro di coppia i due Andrea, Stefano e Riccardo solo per una lieve perdita di direzione dovuta al vento hanno perso quei due decimi che li hanno tenuti fuori dal podio, ma la loro prestazione è stata di una generosità unica.

L’otto è entrato di diritto in una delle pagine più belle della nostra storia, affrontando il mondo con l’inesperienza di nove esordienti tra cui due ragazzi (Emanuele e Leonardo), quattro primo anno junior (Andrea, Simone, Alessandro e Neri), due secondo anno (Lorenzo e Vittorio) e il giovane timoniere (Patrick) che, con la generosità che solo ai giovani appartiene, hanno dato tutto senza mai perdere il controllo, hanno osato senza esitare, hanno perso un campionato del mondo per meno di un centesimo di secondo con il sorriso sulle labbra di chi sa di avere dato tutto. Credo che il loro esempio sia addirittura trasmissibile a molti dei nostri senior.

Nel doppio Alessandro e Andrea hanno lavorato intensamente durante tutta la preparazione al punto di poter sperare di accedere a una finale (cosa per loro impensabile solo qualche settimana prima) ed hanno lottato e creduto per questo in ogni colpo di tutte le competizioni che hanno affrontato.

Tommaso e Damiano, il due senza qualificato alle selezioni, hanno interpretato questo mondiale come un momento di crescita importante ed hanno sfruttato ogni avversario per poter raggiungere e superare il loro massimo.

Michele nel singolo, anche egli qualificatosi alle selezioni, ha sempre fatto, in allenamento come in gara, l’unica cosa che lo rende speciale, mettere il cuore sui remi ed arrivare sempre oltre il suo limite.

Le riserve erano perfettamente allineate ai loro compagni che hanno preso la medaglia. Mirko è un secondo anno ragazzi che ha fatto un’esperienza importante che, se sostenuta con un buon lavoro, lo renderà un elemento di punta della squadra junior del prossimo biennio. Marco è un ragazzo di capacità volitive e soprattutto ha l’umiltà dei grandi atleti con un innato senso della squadra.

Il grosso del lavoro ed i consigli migliori sono opera dei miei amici Agostino e Giovanni e spesso mi sono attaccato alla loro passione e competenza in maniera quasi parassitaria. Spero che il nostro lavoro abbia offerto a questi splendidi atleti degli strumenti che gli permettano di crescere e anche a nome dei miei collaboratori li ringrazio per averci reso degli allenatori migliori durante questo periodo in cui abbiamo avuto l’onore ed il privilegio di lavorare con loro”.