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Quattro senza Femminile: duro lavoro e grande entusiasmo

lunedì 5 Agosto 2013

Quattro senza Femminile: duro lavoro e grande entusiasmo

ROMA, 06 agosto 2013 – Quando si arriva a sfidare i vertici di una categoria le emozioni sono sempre alle stelle. Per un atleta di certo non c’è soddisfazione più grande. L’entusiasmo è quasi palpabile tra le ragazze che compongono il quatto senza femminile che dovrà farsi valere nel prossimo mondiale Junior e si ritrova anche nelle parole di Carmela Pappalardo (CC Irno): “Questo per me è il terzo mondiale. La partecipazione ad un evento del genere, per quello che mi riguarda, è l’emozione più bella in assoluto. Attraverso il canottaggio ho potuto comprendere che il sacrificio dà sempre un risultato e che quindi vale la pena impegnarsi a fondo per perseguire un sogno. Quest’anno poi sono passata dalla coppia alla punta, una nuova esperienza e mi auguro che tutto possa andare per il meglio”.
 
Ma l’entusiasmo non si limita soltanto alla grande opportunità in termini agonistici. Può infatti scaturire anche dalla presa di coscienza rispetto a quanto uno sport trasmette, formando a livello personale, come ci spiega Elena Waiglen (CC Saturnia): “Sono soddisfatta dal punto di vista personale perché sento che attraverso il canottaggio sto acquisendo molta forza. È una questione di mentalità, appunto la mentalità agonistica: sto imparando che qualsiasi cosa io faccia, devo mettercela tutta, che devo dare sempre il massimo. E tanto è più grande l’obiettivo, tanto più deve essere grande l’impegno”.
 
Ma perché gli atleti possano essere entusiasti del loro duro lavoro, condizione imprescindibile è l’operato degli allenatori, che devono accompagnare nella maniera più opportuna i ragazzi attraverso la preparazione. Favorevolmente colpita dall’approccio del nuovo direttivo tecnico è Ludovica Serafini (CC Aniene), pur ammettendo l’intensità dell’impegno: “Ho apprezzato molto il nuovo metodo di preparazione. A casa facciamo lo stesso programma però in modo ridotto perché non abbiamo la possibilità di fare due allenamenti tutti i giorni, quindi in qualche modo ho dovuto abituarmi. Nel complesso mi sono trovata abbastanza bene anche se la prima settimana è stata un po’ faticosa”.
 
E al fine di ottimizzare la resa delle barche, onde poter competere contro i colossi internazionali, lo staff tecnico sperimenta continuamente nuove soluzioni che risultano azzeccate. È il caso di Giulia Campioni (SC San Minato), al suo battesimo di fuoco nella punta: “In nazionale non mi hanno mai messa di punta, invece quest’anno sono sul quattro senza. Lo scorso anno ero sul quattro di coppia. Mi sono comunque trovata molto bene perché la punta l’ho sempre fatta. Sono sia pari che dispari quindi non è un problema per me. Poi mi piace cambiare e proverò a dire la mia anche in questa specialità”.