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Linz: Risultati e resoconti FINALI 28/07

domenica 28 Luglio 2013

Linz: Risultati e resoconti FINALI 28/07

LINZ, 28 luglio 2013 – Sul bacino di Ottensheim ci sono già 23°, ma le gare finiranno prima dei fatidici 36° gradi previsti per il pomeriggio. Oggi ultime finali per l’assegnazione delle medaglie. L’Italia è presente in tre finali maschili: alle 11.10 con il quattro senza pielle, alle 11.36 con il doppio pesi leggeri e alle 12.02 con il singolo senior. Prima però, dalle 9 alle 9.55, si disputeranno le finali B con quattro barche azzurre in gara.

FINALI A

SINGOLO MASCHILE: una gara molto attesa per l’Italia poiché Cardaioli a ogni gara sinora ha sbalordito tutti e lo fa anche nella sua finale rimanendo attaccato ai battistrada, tanto da farlo passare secondo ai 500 metri a meno di un secondo dalla barca tedesca che fa l’andatura. Non può mollare e non deve perché da dietro Lituania, Romania e Belgio attaccano per tentare di colmare il loro distacco dalle prime posizioni e quindi dall’Italia. Ma a metà gara Francesco Cardaioli supera la Germania e si pone alla guida della gara in un vortice di colpi ragionati che mette in crisi la barca tedesca. Ma non è ancora finita, mancano ancora 800 metri e la Germania, ed ora anche Belgio, si fanno nuovamente sotto con il tedesco Trzybinski a punta a punta a 1500 metri e solo pochissimi centesimi dividono le due nazioni col Belgio che tenta di fare il colpaccio. Nelle ultimi metri la Germania e il Belgio superano la barca azzurra che reagisce e mantiene una splendida medaglia di bronzo sudata, voluta e conquistata da un ragazzo reduce dall’oro ai Giochi del Mediterraneo. 1. Germania (Hubert Trzybinski) 6.49.17, 2. Belgio (Hannes Obreno) 6.50.70, 3. Italia (Francesco Cardaioli- SC Padova) 6.52.94, 4. Romania (Petru Codau) 6.55.90, 5. Lituania (Rolandas Mascinskas) 7.01.13, 6. Messico (Juan Carlos Cabrera) 7.01.90

DOPPIO PESI LEGGERI MASCHILE: parte bene la barca azzurra e rimane in contatto con tutte le avversarie, anche in questa finale quasi tutte in linea al passaggio dei primi 500 metri con la Germania a fare il ritmo e l’Italia in terza posizione incollata alla Francia. Italia e Francia proseguono il punta a punta a 700 metri con la Germania sempre in testa e con Ungheria e Spagna ad attaccare per entrare nel novero delle medaglie. Ma l’Italia reagisce e passa terza a metà gara a soli 13 centesimi dalla barca dei transalpini. A 1300 metri la gara diventa pericolosa per l’Italia che vede la Francia allungare mentre l’Ungheria e l’Olanda si avvicinano, ma a 1500 metri il nostro armo è sempre terzo. Negli ultimi 500 metri si scatena l’inferno con la barca tedesca che aumenta il ritmo delle palate e con lei tutte le altre: la barca azzurra non riesce a fare il cambio di ritmo e viene superata dall’Olanda e dall’Ungheria finendo in quinta posizione al termine di una gara davvero emozionante e dai risvolti incerti fino all’arrivo. 1. Germania (Moritz Moos, Jason Osborne) 6.19.28, 2. Francia (Damien Piqueras, Pierre Houin) 6.20.65, 3. Olanda (Bart Lukkes, Daan Klomp) 6.21.35, 4. Ungheria (Daniel Matyasovszki, Bence Pozsar) 6.21.57, 5. Italia (Leone Maria Barbaro-Tirrenia Todaro, Simone Molteni-CUS Pavia) 6.24.00, 6. Spagna (Jaime De Haz, Ander Zabala Artetxe) 6.28.21

QUATTRO SENZA PESI LEGGERI MASCHILE: sei barche che partono all’unisono con un ritmo di colpi molto elevato e per 500 metri sono pressoché tutte sulla stessa linea con la Gran Bretagna in testa seguita dall’Italia in seconda posizione e dagli Stati Uniti in terza. Ma le posizioni sono incerte poiché basta un errore e tutto può cambiare, ma a 700 metri sono Gran Bretagna e Italia a fare l’andatura, mentre in tersa posizione si inserisce la Spagna. L’Inghilterra continua a dettare le regole di corsa sospinta dagli attacchi sferrati dall’Italia che tenta di contenere il ritorno spagnolo. Un vortice di colpi rende la gara incerta anche se ai 1500 metri le posizioni restano immutate. Negli ultimi 400 metri la barca azzurra sferra l’attacco decisivo ai sudditi di Sua Maestà e si aggiudica il titolo mondiale. Italia Oro. 1. Italia (Stefano Oppo-SC Firenze, Petru Alin Zaharia-SC Caprera, Guido Gravina-SC Cerea, Paolo Di Girolamo-GN Fiamme Gialle) 5.58.53, 2. Gran Gretagna (Waite-Roberts Charles, Thomas Marshall, Richards Timothy, Cassells Joel) 5.59.92, 3. Francia (Ludovic Seureau, Clement Duret, Constant Ryngaert, Theophile Onfroy) 6.01.18, 4. Spagna (Alvaro Romero Garcia, Imanol Garmendia Maiz, Jose Gomez-Feria, Patricio Rojas Aznar) 6.01.46, 5. Germania (Neumann Thorben, Temel Can, Jonas Kilthau, Sven Kessler) 6.05.58, 6. USA (Joseph Hanlon, Michael Lindberg, Joshua Konieczny, Matthew O’donoghue) 6.05.95

FINALI B

OTTO MASCHILE: Nonostante l’incidente occorso ieri sera, durante gli allenamenti, a Davide Tabacco che ha accusato uno strappo alla schiena, e la sostituzione avvenuta stamane con Mario Cuomo, la barca italiana è stata protagonista di una partenza molto forte che l’ha portata a transitare prima a 500 metri, seconda a metà gara, dopo aver subito la progressione della Repubblica Ceca, e seconda ancora ai 1500. Negli ultimi 400 metri però la barca azzurra non riesce a contenere il ritorno della Bielorussia e finisce la sua finale in terza posizione, nona assoluta. 1. Repubblica Ceca (Jiri Srna, Tomas Vondrak, Vojtech Rimak, Jaroslav Kedaj, Karel Behal, Jakub Koloc, Jakub Paroulek, Kornel Altman, Martin Suma) 5.50.65, 2. Bielorussia (Siarhei Valadzko, Vasil Yemelyanovich, Artur Kokhnenka, Dzmytry Belaus, Dzmitry Vyberanets, Uladzimir Vrubleuski, Mikalai Sharlap, Ihar Pashevich, Aliaksandr Ryshkevich) 5.53.92, 3. Italia (Mario Cuomo-CC Irno, Guglielmo Carcano-SC Moltrasio, Simone Corazza-SC Corgeno, Manuel Igneri-SC Pontedera, Fabio Vigliarolo-SC Lario, Bernardo Nannini-SC Firenze, Federico Duchich, Alessandro Mansutti-CC Saturnia, Alessandro Mazzali-timoniere-Marina Militare) 5.56.15, 4. Australia (Jordan Hooper, Harrison Casey, Edward White, Nicholas Wheatley, Thomas Sacre, Christopher Cunningham-Reid, Jack Hargreaves, Thomas Gunton, Angus Bagby) 5.56.35, Olanda (Sjors De Rooij, Leon Van Der Spek, Daniel Nip, Vincent Klaassens, Sijmen Van Groningen, Tone Wieten, Jurjan De Graaf, Thijs Lengkeek, Tom Postma) 6.00.67, 6. Russia (Nikita Solomonov, Iaroslav Iarkin, Anton Polischuk, Dmitry Dvornikov, Pavel Rudnev, Ivan Iakovlev, Aleksander Stromkin, Dmitry MironovIi, Ilya Zybtsev) 6.07.01

QUATTRO DI COPPIA MASCHILE: partenza fulminea del quadruplo azzurro che sorprende gli avversari e guida la gara per 500 metri. Ai mille pero sono secondi dietro l’armo polacco, posizione che mantengono anche ai 1500 e sul finale, dopo un punta a punta con l’Australia, l’Italia vince lo scontro e si piazza seconda, ottava assoluta. 1. Polonia (Adam Marzec, Kamil Zajkowski, Miroslaw Zietarski, Pawel Paziewski) 5.55.95, 2. Italia (Corrado Verità-SC De Bastiani, Tiziano Evangelisti-CC Civitavecchia) , Michele Manzoli-SC Baldesio, Davide Mumolo-SC Elpis) 5.58.14, 3. Australia (Peter Koster, Timothy Cleary, Hamish Playfair, Michael Poulter) 5.58.73, 4. Norvegia (Martin Helseth, Ole Andreassen, Erik Solbakken, Halvor West) 6.03.25, 5. Estonia (Geir Suursild, Juri-Mikk Udam, Sten-Erik Anderson, Joosep Laos) 6.05.49, 6. Bielorussia (Mikhail Baranouski, Maksim Radzko, Yauheni Putsikau, Anatoli Shauchenka) 6.10.53

DOPPIO PESI LEGGERI FEMMINILE: Pala e Coletti si staccano lente dai blocchi di partenza e nella prima metà del percorso transitano in quinta posizione, mentre la Polonia è la nazione che tiene in ritmo di gara seguita a ruota da Olanda e Ungheria. A 1500 metri le posizioni non cambiano con l’Italia che allunga il distacco dalle prime posizioni. Sul finale la Polonia vince e l’Italia si piazza quinta, undicesima in assoluto. 1. Polonia (Monika Kowalska, Joanna Dorociak) 7.14.94, 2. Ungheria (Sara Balint, Dorottya Bene) 7.16.94, 3. Olanda (Martje De Jong, Joanneke Jansen) 7.18.11, 4. Repubblica Ceca (Monika Novakova, Sara Vichova) 7.24.23, 5. Italia (Federica Pala-Lavoratori Terni, Elena Coletti-Fiamme Gialle) 7.29.17, 6. Norvegia (Andrea Alveborn, Stine Hammer) 7.35.30

DOPPIO FEMMINILE: Parte lento il doppio azzurro e transita quarto a 500 metri mentre il Venezuela fa l’andatura. A metà gara e a 1500 è secondo dietro agli USA, mentre sul finale subisce il ritorno dell’Olanda e l’Italia finisce la gara in terza posizione, nona assoluta. 1. USA (Elizabeth Youngling, Leigh Archer) 7.18.70, 2. Olanda (Roos De Jong, Liselotte Van Der Togt) 7.20.05, 3. Italia (Eleonora Denich-Nazario Sauro, Giorgia Bergamasco-Cus Bari) 7.23.92, 4. Lettonia (Gerda Miglava, Marika Trumekalne) 7.35.98, 5. Venezuela (Jenesis Perez, Roxier Guerra) 7.40.08

SINGOLO PESI LEGGERI MASCHILE: buona la partenza della barca azzurra che si aggancia subito alla Grecia che fa l’andatura. Una gara d’attacco che gli permette di transitare sempre seconda a tutti i rilevamenti intermedi. All’arrivo la il greco Giannaros va a vincere una finale B molto combattuta con l’Italia che chiude al secondo posto, ottavo assoluto, a un secondo e mezzo di distacco. 1. Grecia (Spyridon Giannaros) 7.06.03, 2. Italia (Federico Gherzi-SC Esperia) 7.07.58, 3. Svizzera (Luca Fabian) 7.09.48, 4. Australia (Sean Lake) 7.10.05, 5. Ungheria (Bence Tamas) 7,12.28, 6. Germania (Claas Mertens) 7,12.43