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L’immenso fascino di un grande piccolo lago per la grande avventura  degli “otto” juniores

giovedì 11 Luglio 2013

L’immenso fascino di un grande piccolo lago per la grande avventura  degli “otto” juniores

MILANO, 11 luglio 2013 – Oggi la regata di Lucerna è una organizzazione sportiva della massima eccellenza, e di tanto fascino, cui tutti ambirebbero partecipare. Nella sua lunga storia sulle acque del Rotsee si sono creati molti miti anche se a volte sono affondate tante speranze. Agli inizi del secolo scorso le gare di canottaggio della classica internazionale di Lucerna si disputavano sul Lago dei 4 Cantoni, in pieno centro cittadino, poi 80 anni fa, nel 1933, la sede delle gare trovò migliore ospitalità sul Rotsee, laghetto nella periferia cittadina, al riparo dall’intenso moto ondoso sul grande lago. Ed anche il canottaggio italiano vi ha impresso il simbolo del suo valore e dalla Lombardia le società vi accedevano con molta frequenza.

Un tempo, quando le partecipazioni non erano rappresentate dai numeri che si leggono oggi, era frequente applaudire alle regate lucernesi equipaggi lombardi di ottime qualità. Mitici gli “europei” del 1947, con l’oro del 4 senza della Moto Guzzi di Mandello (l’anno successivo oro alle Olimpiadi di Londra) e dell’otto della Varese, con l’argento del 4 con della Sebino di Lovere e il 2 con della Libertas di Capodistria. Oggi la formula è cambiata, il pur ampio spazio della manifestazione basta appena allo sviluppo delle grandi gare internazionali aperte ad equipaggi di rappresentanza delle nazioni sempre in maggior numero.

Resta ancora uno spiraglio, legato alla geniale iniziativa degli organizzatori lucernesi con la “Junior Men City Eights” per equipaggi juniores, inizialmente per gli studenti elvetici. Poi ci fu un’apertura internazionale ed un bel giorno ecco arrivare dalla Lombardia la Moto Guzzi, che grazie alla sua passata gloria olimpica non ebbe difficoltà ad essere accettata. E i risultati furono ottimi. In seguito, grazie ai buoni rapporti tra le magliette rosse di Mandello ed il “Regatta Verein” di Lucerna, ecco l’apertura anche ad un otto lombardo, formato da una selezione tra le società ed i primi anni ci fu una tranquilla coesistenza tra l’otto della Moto Guzzi e l’otto, diciamo, dell’Idroscalo, che alla prima partecipazione “fece l’inchino” a quello di Mandello. Per poi scatenarsi in seguito, e tra toni alti e toni bassi si trovò ad essere dominatore della competizione. Salvo la parentesi del 2011 quando si impose l’otto del Friuli-Venezia Giulia su Lombardia, e Lugano al terzo posto. Nel 2012, con ben 4 “otto” italiani calati sul Rotsee, la Lombardia andava a prendersi la rivincita sui canottieri triestini, secondi (al fotofinish sull’equipaggio del Lazio, 3°), seguito da Vienna (4°), Piemonte (5°) e Basilea (6°).

E siamo ad oggi, vigilia della nuova edizione, con il Friuli-Venezia Giulia ben deciso a ritornare al centro del podio con una bella formazione mista composta da Andrea Ferrari, Giovanni Glionna, Luca Benco, Michele Zollia, Andrea Marfoglia e Leonardo Verrone (CC Saturnia), Leo Cernic e Giampaolo Barducci (SC Timavo), Giuseppe Sabatino (Canoa San Giorgio). Riserve: Mathias Gortan (CC Saturnia) e Davide Arreghini (Canoa San Giorgio). Ovviamente con l’obiettivo di tarpare nuovamente le ali alla formazione varata dalla C.T.R. della Lombardia, il cui coordinatore Giambattista Della Porta sino all’ultimo ha avuto dei problemi a definire la squadra: “oggi i migliori atleti della Lombardia sono tutti all’attenzione dei tecnici federali e pur avendo molte opportunità di scelta ho dovuto mettermi in coda per poter definire la nostra formazione”.
Naturalmente la migliore? “Certamente – la risposta, sorridendo sotto i baffi – e daremo il massimo per ritornare al centro della scena sul palcoscenico del Rotsee”.
Questa la formazione, mista, della Lombardia: Federico Sterzi, Giacomo Petenatti, Matteo Sturaro (Gavirate), Pietro Cattane (Tritium), Marco Ponzellini (Corgeno), Lorenzo Fontana (Tremezzina), Graziano Spirito e Christian Biolcati (Gavirate), tim. Yuri Corritore (Gavirate).
Un equipaggio molto tosto, basato sul corpo della recente formazione della Gavirate, in cui sono stati innestate ottime promesse di Tritium, Corgeno e Tremezzina.


Ferruccio Calegari

Nella foto: il podio della Junior Men City Eights 2012