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Monaco di Baviera: la gioia del quattro di coppia azzurro dopo il bronzo

domenica 17 Giugno 2012

Monaco di Baviera: la gioia del quattro di coppia azzurro dopo il bronzo

MONACO, 17 giugno 2012 Tanto sudore, stanchezza ma anche gioia dopo una finale durissima e disputata con attenzione a ogni minimo dettaglio e, soprattutto, grande cuore.

Oggi abbiamo disputato un’ottima gara, sicuramente migliore anche del pur buono recupero di ieri. Abbiamo trovato un ritmo migliore, non ci siamo mai scomposti – afferma il capovoga Simone Raineri (Fiamme Gialle) – Ieri abbiamo controllato e gestito, oggi chiuso bene dando il massimo, in modo tale da non aver nulla di cui rammaricarci all’arrivo. Ringrazio i miei compagni, davvero fantastici, e tutti gli amici arrivati da Casalmaggiore per sostenere me e la Nazionale“.

Noi quattro stiamo insieme soltanto da dopo Belgrado ma la sensazioni provate in gara, in questi giorni, sono state sicuramente molto positive – dice Matteo Stefanini (Fiamme Gialle) – Nel prossimo mese, dobbiamo sicuramente colmare un gap d’assieme ma l’affiatamento, tra tutti noi, c’è già“.

Siamo partiti senza porci limiti ed abbiamo centrato così un grande risultato – attacca Francesco Fossi (Fiamme Gialle) – Sono orgoglioso di far parte di una barca di grandi campioni: mi hanno insegnato tutto quello che dovevo imparare nella vogata di coppia, devo molto a loro“.

Sapevamo di valere molto, lo avevamo già dimostrato durante gli allenamenti e, dopo un recupero difficilissimo sotto l’aspetto mentale e fisico, abbiamo gareggiato oggi con più amalgama. Ringrazio i miei compagni, in particolar modo Simone Raineri con cui sono in barca da inizio anno (doppio al Memorial d’Aloja ed a Belgrado n.d.r.), e lo staff della Nazionale per avermi seguito in un brutto momento della stagione in cui soffrivo d’asma” sono, invece, parole di Pierpaolo Frattini (CC Aniene).

Non ci nascondiamo: non siamo ancora in forma come a Bled l’anno scorso e se non sei al top devi distribuire accuratamente le tue energie lungo tutto il percorso – commenta Niccolò Mornati (due senza) – Io e Lorenzo ci siamo controllati nella prima parte per poi trovar lo spunto nella seconda metà di gara. Ai 1500, terzi e vicini ai francesi, pensavamo di poter mantenere la posizione ed invece sono venuti fuori gli australiani. Tutto il nostro impegno purtroppo non è bastato: speriamo che ora la montagna, a Livigno, ci aiuti a trovare la migliore condizione per le Olimpiadi“.