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Europei a Bled: gioie per i triestini Waiglein e Mansutti

lunedì 11 Giugno 2012

Europei a Bled: gioie per i triestini Waiglein e Mansutti

TRIESTE, 12 giugno 2012 Cinque ori, due argenti ed un bronzo, consentono all’Italia juniores la prima posizione nel medagliere alla seconda edizione degli Europei, disputatisi a Bled (Slovenia), sabato e domenica, precedendo una coriacea Romania, proprio nell’ultima gara, quella dell’otto maschile. Oro nell’otto maschile, 4 senza maschile e femminile, 2 senza femminile e 4 di coppia maschile, argento nell’otto femminile e 4 con maschile, e bronzo nel 4 di coppia femminile, hanno concesso agli azzurri di laurearsi prima nazione in Europa. A contribuire al successo della nazionale italiana, due atleti triestini: Alessandro Mansutti, imbarcato sull’otto, ed Elena Waiglein, alla sua prima esperienza in maglia azzurra, entrambi del Saturnia. Attesa ad una riconferma l’ammiraglia azzurra al maschile, campione d’Europa e campione del mondo uscente, quest’anno proprio con Mansutti a capovoga, che non ha deluso le aspettative, dominando dapprima le qualificazioni, e non sbagliando nulla nella finale di domenica pomeriggio. Carcano, Borsini, Lovisolo, Mancini, Abagnale, Zileri, Lodo, Mansutti e il timoniere d’Aniello, coscienti di trovare da subito l’avversario più ostico nell’equipaggio rumeno, partono con decisione, transitando da subito in prima posizione all’intertempo ai 500 metri . Non si fa attendere la reazione della Romania che annulla colpo su colpo lo svantaggio e seppur di pochissimo passa a metà gara in prima posizione (con 0.41 di vantaggio). Reagisce all’unisono l’ammiraglia italiana, non lasciandosi intimidire, portando un importante attacco grazie al quale gli azzurri si riprendono il vantaggio ai 1500 metri (1.56). Il serrate è tutto in progressione per Mansutti & C. che credendoci fin sul traguardo, chiudono la partita con i rumeni, passando per primi sulla linea d’arrivo, con quasi 5 secondi di vantaggio, lasciando la Bielorussia terza, a quasi 8.

Una grande soddisfazione per il clan azzurro del CT Romagnoli, che riconferma ancora una volta la barca lunga italiana, e per Alessandro Mansutti, che dopo le esperienze azzurre degli scorsi anni, è riuscito a trovare un posto importante su una barca importante.

Medaglia d’argento per l’otto femminile sul quale era imbarcata Elena Waiglein (ancora nella categoria ragazze), alla sua prima esperienza in azzurro. 5 le rappresentative nella finale dell’otto in rosa, con l’Italia al suo primo esperimento in questo tipo di imbarcazione, formata dal 2 senza (campione del mondo e d’Europa 2011 e ancora europeo a Bled Lo Bue S., Lo Bue G.), il 4 senza (che dieci finali prima era campione d’Europa, Ondoli, terrazzi, Arcangiolini, Celoni), più la Waiglein , la Ferrara e la timoniere Casarini. Partenza fortissima della Romania, che dimostra subito formazione di altro pianeta, mentre la Russia la segue a ruota, ma l’Italia mantiene il contatto: in questa successione è la prima frazione di gara. Ai 1000 metri , procede indisturbata la corsa delle rumene, mentre le russe cedono seppur di poco e l’otto azzurro si avvicina con l’intento di approfittare per agguantare la seconda piazza. Il sorpasso avviene dopo metà gara, quando l’Italia produce un attacco al quale la Russia risponde flebile. Sul traguardo passa la Romania , e l’Italia in seconda posizione (9.11 secondi), terza la Bielorussia (a 12.41). Una bella soddisfazione per la squadra del Ct olandese Verdonkschot, e per la Elena Waiglein , entrata dalla porta principale in squadra nazionale juniores.

Per i due atleti triestini, preparati da Barbo, riprenderà tra poco la preparazione per i Mondiali Juniores di Plovdiv in programma in Bulgaria dal 15 al 19 agosto.