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Europei: Risultati e resoconti BATTERIE

giovedì 13 Settembre 2012

Europei: Risultati e resoconti BATTERIE

VARESE, 14 settembre 2012 Giornata di sole, ventosa, per l’apertura degli Europei di Varese. Il programma gare prevede la disputa delle batterie e, nel pomeriggio, la prima tornata di recuperi.

Questi gli orari degli azzurri: alle 9:38 il due senza (Wurzel e Bertolasi); alle 9:46 il due senza (De Vita e Palmisano); alle 10:02 il doppio donne (Pollini e Colombo); alle 10:26  il doppio (Sartori e Battisti); alle 10:50 il quattro senza (Di Costanzo, Castaldo, Liuzzi e Ponti); alle 10:58 il doppio leggero femminile (Milani ed Sancassani);  alle 11:14 il doppio PL (Barbaro e Mulas); alle 11:38 il quattro senza leggero (De Maria, Goretti, Zaharia e Dell’Aquila); alle 12:02 il quattro di coppia femminile (Marzari, Basadonna, Paccagnella e Torsellini); alle 12:26 il quattro di coppia maschile (Cagna, Baluganti, Miccoli e Rambaldi); alle 12:42 il singolo (Domenico Montrone); alle 12:58 il singolo donne (Laura Schiavone); alle 13:22, l’otto (Perino, Vicino, Sansone, Frattini, Paonessa, Capelli, Canciani e Tranquilli, tim. D’Aniello).

Otto Maschile (il primo in finale, gli altri ai recuperi)
E’ il momento di Paolo Perino, Giuseppe Vicino, Leopoldo Sansone, Pierpaolo Frattini, Mario Paonessa, Vincenzo Capelli, Sergio Cnciani ed Andrea Tranquilli. Al timone Enrico d’Aniello, reduce dal successo nell’otto Junior a Plovdiv. 1”30 in favore dei polacchi dopo i primi 500 metri: l’Italia si distende bene e va a metter la punta della propria imbarcazione davanti agli inglesi. I polacchi dimostrano di essere l’equipaggio più in forma: mantengono due secondi tra se e la coppia Italia-Gran Bretagna. Finale brillante, anche se non sufficiente a Tranquilli e compagni per colmare il gap: sei centesimi di vantaggio sugli inglesi non evitano comunque i recuperi. In finale anche la Romania. ITALIA AI RECUPERI
(b1)
1) POL (Marcin Brzezinski, Maciej Mattik, Mikolaj Burda, Piotr Hojka, Zbigniew Schodowski, Michal Szpakowski, Krystian Aranowski, Rafal Hejmej, Daniel Trojanowski) 5’30″06, 2) ITA (Paolo Perino, Giuseppe Vicino, Leopoldo Sansone, Pierpaolo Frattini, Mario Paonessa, Vincenzo Capelli, Sergio Canciani, Andrea Tranquilli, Enrico d’Aniello) 5’32″03, 3) GBR (Mason Durant, Peter Robinson, Thomas Clark, Lance Tredell, Oliver Cook, Fred Gill, Matthew Gotrel, Scott Durant, Henry Fieldman) 5’32″09, 4) CZE (Jan Pilc, David Jirka, Kornel Altman, Michal Horvath, Petr Melichar, Milan Dolecek Jr, Jakub Podrazil, Matyas Klang, Martin Suma) 5’41″48
(b2)
1) UKR (Anton Kholyaznykov, Viktor Grebennykov, Ivan Tymko, Sergiy Biloushchenko, Valentyn Kletskoy, Andriy Pryveda, Artem Moroz, Sergii Gryn, Oleksandr Konovaliuk) 5’34″06, 2) ROU (Marius-Vasile Cozmiuc, Ciprian Duduta, Ionel Strungaru, Stefan Nica, Petru Codau, George Palamariu, Cristi-Ilie Pirghie, Florin Curuea, Florin Stefan) 5’37″03, 3) RUS (Lev Gritsenko, Denis Nikiforov, Rostislav Drozhzhachikh, Viktor Misyutkin, Ivan Balandin, Georgij Efremenko, Anton Zarutskiy, Daniil Andrienko, Pavel Safonkin) 5’39″87

Singolo Femminile (i primi tre in semifinale, gli altri ai recuperi)
Buona partenza per Laura Schiavone: i suoi primi 500 metri sono i più veloci di tutte le sue avversarie. Paga qualcosa dopo: la bulgara Rusinova e la serba Obradovic portano efficacemente a conclusione la loro azione d’attacco per il sorpasso. Laura resta in terza posizione per tutta la gara. Cambia, invece, la leader della regata: la bulgara Rusinova supera la serba Obradovic. ITALIA IN SEMIFINALE
(b1)
1) BUL (Luiza-Mariya Rusinova) 7’44″62, 2) SRB (Iva Obradovic) 7’48″28, 3) ITA (Laura Schiavone) 7’57″54, 4) FIN (Ulla Varvio) 8’02″08, 5) ARM (Anna Yegoryan) 9’38″39
(b2)
1) LTU (Donata Vistartaite) 7’38″08, 2) NOR (Tale Gjoertz) 7’44″73, 3) GER (Julia Lier) 8’01″26, 4) DEN (Tanja Ehlers) 8’24″86
(b3)
1) EST (Kaisa Pajusalu) 7’35″19, 2) RUS (Julia Levina) 7’38″81, 3) UKR (Diana Dymchenko) 7’44″04, 4) LAT (Elza Gulbe) 7’48″34

Singolo Maschile (i primi due in semifinale, gli altri ai recuperi)
Al via prova l’allungo l’ungherese Galambos, vicecampione iridato a Plovdiv in singolo PL, inseguito a meno di un secondo da Domenico Montrone. A metà gara prende decisamente il controllo il belga Tim Maeyens, mentre l’azzurro viene sopravanzato anche dallo svizzero Weitnauer. Nel secondo chilometro le posizioni si stabilizzano con Maeyens e Galambos che si assicurano il passaggio del turno mentre Montrone chiude al quarto posto. Appuntamento nel pomeriggio (16:02) per la regata di ripescaggio. ITALIA AI RECUPERI
(b2)
1) BEL (Tim Maeyens) 7’04″89, 2) HUN (Peter Galambos) 7’07″19, 3) SUI (Dimitri Weitnauer) 7’11″40, 4) ITA (Domenico Montrone) 7’26″30, 5) ARM (Makar Sargsyan) 7’50″76
(b1)
1) LTU (Mindaugas Griskonis) 6’52″17, 2) GBR (Graeme Thomas) 6’54″03, 3) CZE (Michal Plocek) 6’54″23, 4) LAT (Janis Timofejevs) 7’19″28, 5) SVK (Andre Redr) 7’29″37, 6) DEN (Sverri Nielsen) 7’29″75
(b3)
1) CRO (Damir Martin) 6’53″22, 2) BUL (Georgi Bozhilov) 6’55″26, 3) RUS (Artem Kosov) 7’08″82, 4) SLO (Andraz Krek) 7’09″98, 5) ISR (Dani Fridman) 7’09″99

Quattro di coppia Maschile (i primi tre in semifinale, gli altri ai recuperi)
Ci provano i giovani Gabriele Cagna, Matteo Baluganti, Bernardo Miccoli e Luca Rambaldi. Con un’Estonia fuori dalla loro portata, cercano di rimanere attaccati al treno della Repubblica Ceca: 2”15 la differenza a metà percorso, distacco praticamente invariato ai 1500. L’Ungheria è completamente fuori dai giochi, gli azzurri rinunciano ad attaccare accontentandosi della terza piazza valida per la qualificazione. La Slovenia e la Russia, dopo un’infiammata sfida con la Francia, vincono le altre due batterie. ITALIA IN SEMIFINALE
(b3)
1) EST (Andrei Jamsa, Allar Raja, Tonu Endrekson, Kaspar Taimsoo) 5’47″94, 2) CZE (Petr Buzrla, Adam Sterbak, Martin Basl, Jan Andrle) 5’52″53, 3) ITA (Gabriele Cagna, Matteo Baluganti, Bernardo Miccoli, Luca Rambaldi) 6’01″11, 4) HUN (Szilveszter Elekes, Gergely Papp, Jozsef Matheisz, Bendeguz Petervari-Molnar) 6’13″00
(b1)
1) SLO (Gasper Fistravec, Jan Spik, Jernej Markovc, Matej Rojec) 5’46″24, 2) UKR (Yuriy Ivanov, Ivan Futryk, Olexandr Nadtoka, Ivan Dovgodko) 5’48″89, 3) GBR (Daniel Ritchie, Nicholas Middleton, Jonathan Walton, John Collins) 5’51″01, 4) POL (Adam Wicenciak, Pawel Paziewski, Michal Jelinski, Piotr Licznerski) 5’51″46, 5) DEN (Jes Struck, Ole Soegaard, Michael Ludwigsen, Sophus Johannesen) 5’59″52
(b2)
1) RUS (Vladislav Ryabcev, Viacheslav Mikhaylevskiy, Igor Salov, Sergey Fedorovtsev) 5’51″50, 2) FRA (Julien Bahain, Matthieu Androdias, Pierre-Jean Peltier, Cedric Berrest) 5’52″11, 3) AUT (Florian Berg, Dominik Sigl, Markus Lemp, Michael Hager) 5’57″14, 4) ROU (Ioan Prundeanu, Vasile Agafitei, Marian Moraru, Cosmin-Ilie Cuciureanl) 6’05″07

Quattro di coppia Femminile (i primi due in finale, gli altri ai recuperi)
Polonia e Russia si qualificano, praticamente a occhi chiusi, dopo la prima batteria. Netta la differenza rispetto a Francia, Svezia ed Olanda. Duro il compito per le giovani Gaia Marzari, Laura Basadonna, Veronica Paccagnella e Silvia Torsellini. Promosse in finale Ucraina e Romania, Italia quarta e lontana dalle prime posizioni. ITALIA AI RECUPERI
(b2)
1) UKR (Kateryna Tarasenko, Nataliya Dovgodko, Olha Hurkovska, Yana Dementieva) 6’24″70, 2) ROU (Ionelia Zaharia, Ioana Craciun, Camelia Lupascu, Nicoleta Albu) 6’25″72, 3) AUT (Katharina Lobnig, Michaela Taupe-Traer, Magdalena Lobnig, Lisa Farthofer) 6’30″42, 4) ITA (Gaia Marzari, Laura Basadonna, Veronica Paccagnella, Silvia Torsellini) 6’52″51
(b1)
1) POL (Kamila Socko, Joanna Leszczynska, Sylwia Lewandowska, Natalia Madaj) 6’24″16, 2) RUS (Vasilisa Kostygova, Evgeniya Soldunova, Ekaterina Potapova, Maria Krasilnikova) 6’29″54, 3) FRA (Marie Le Nepvou, Alice Mayne, Noemie Kober, Helene Lefebvre) 6’42″03, 4) SWE (Charlotte Andersson, Veronika Karlsson, Anna Malvina Svennung, Maria Wilgotsson) 6’44″98, 5) NED (Kirsten Wielaard, Janneke Van Der Meulen, Dominique Van Der Pauw, Femke Dekker) 6’56″56

Quattro senza Pesi Leggeri Maschile (il primo in finale, gli altri ai recuperi)
Tutto facile per la barca di Luca De Maria, Martino Goretti, Alin Zaharia ed Armando dell’Aquila. Gara in discesa per l’equipaggio azzurro che prende prima le misure alla Gran Bretagna e poi le infligge un pesantissimo distacco di 4”90 nell’arco dei duemila metri. Mai pericolose Polonia ed Ucraina. Avanti, nell’altra batteria, la Serbia. ITALIA IN FINALE
(b1)
1) ITA (Luca De Maria, Martino Goretti, Petru Zaharia, Armando dell’Aquila) 5’56″95, 2) GBR (Sam Scrimgeour, Adam Freeman-Pask, William Fletcher, Jonathan Clegg) 6’01″85, 3) POL (Sebastian Krajewski, Adam Mrotek, Tomasz Zagorski, Pawel Cieszkowski) 6’20″31, 4) UKR (Valerii Chykyrynda, Oleksandr Serdiuk, Yevhen Skomorokh, Roman Remiga) 6’21″43
(b2)
1) SRB (Nikola Selakovic, Milos Stanojevic, Nenad Babovic, Milos Tomic) 6’05″42, 2) GER (Thomas Wichelhaus, Christopher Herpel, Daniel Wisgott, Stefan Wallat) 6’09″25, 3) RUS (Dmitry Ashchin, Yuriy Pshenichnikov, Mikhail Belikov, Evgeni Sinitsin) 6’10″39

Doppio Pesi Leggeri Maschile (i primi due in semifinale, gli altri ai recuperi)
Esordio in campo internazionale, a livello assoluto, per gli azzurri Leone Barbaro e Matteo Mulas. Missione compiuta, sul filo di lana, anche in questa specialità dall’Italia. Sono gli slovacchi Vanco e Babc il principale ostacolo sulla strada dell’accesso diretto alla semifinale: Barbaro e Mulas li superano ai 750 metri e poi ingaggiano un bellissimo duello per la seconda posizione con i portoghesi Fraga e Mendes, primi e spettatori. All’arrivo punta a punta, l’Italia la spunta per 4 centesimi sulla Slovacchia, transitando al traguardo con 1”32 di ritardo rispetto al Portogallo. Grecia e Francia si aggiudicano le altre due regate di qualificazione. ITALIA IN SEMIFINALE
(b1)
1) POR (Pedro Fraga, Nuno Mendes) 6’26″89, 2) ITA (Leone Barbaro, Matteo Mulas) 6’28″21, 3) SVK (Richard Vanco, Lukas Babac) 6’28″25, 4) RUS (Alexey Nekrasov, Jury Shchelokov) 6’38″36, 5) NOR (Thomas Elholm, Svein Urban Ringstad) 6’43″63, 6) HUN (Daniel Matyasovszki, Bence Pozsar) 6’47″68
(b2)
1) FRA (Thomas Baroukh, Fabrice Moreau) 6’27″75, 2) AUT (Paul Sieber, Bernhard Sieber) 6’28″04, 3) GER (Julius Peschel, Matthias Arnold) 6’28″47, 4) BUL (Zlatko Karaivanov, Vassil Vitanov) 6’36″09, 5) UKR (Stanislav Kovalov, Igor Khmara) 6’39″10

Doppio Pesi Leggeri Femminile (i primi due in finale, gli altri ai recuperi)
Mille metri all’inseguimento per Elisabetta Sancassani e Laura Milani, poi il decisivo cambio di marcia nel terzo parziale di gara. Gran Bretagna (Walczak, Walsh) e Russia (Arkadova, Varfolomeeva) devono inchinarsi alla forza ed alla compattezza della barca azzurra che strappa il passaggio alla finale. Non c’è storia negli ultimi 300 metri: le avversarie alzano bandiera bianca, Laura e Betta strappano il biglietto per la finale. Successo anche per la Grecia, medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012. ITALIA IN FINALE
(b1)
1) ITA (Laura Milani, Elisabetta Sancassani) 6’57″88, 2) GBR (Ruth Walczak, Imogen Walsh) 7’02″26, 3) BLR (Alena Kryvasheyenka, Irina Liaskova) 7’14″84, 4) RUS (Olga Arkadova, Natalia Varfolomeeva) 7’19″26, 5) ISR (Sharon Cohen, Chen Oshri) 7’44″96
(b2)
1) GRE (Christina Giazitzidou, Alexandra Tsiavou) 7’04″51, 2) POL (Agnieszka Renc, Weronika Deresz) 7’09″25, 3) AUT (Christina Sperrer, Sara Lambing) 7’18″70, 4) UKR (Alona Leontyeva, Larysa Zhalinska) 7’43″80

Quattro senza Maschile (il primo in finale, gli altri ai recuperi)
 L’Italia (Marco Di Costanzo, Matteo Castaldo, Emanuele Liuzzi, Simone Ponti) parte molto bene: 1’28”91, 17 centesimi di vantaggio sulla Serbia dopo i primi 500 metri ma gli avversari si rivelano essere più fluidi e sciolti nella rimanente parte di gara. Dopo il sorpasso, Jagar e compagni guadagnano importante terreno e gli azzurri lasciano campo anche al passaggio della Bielorussia. La loro scelta è quella di concentrare l’attenzione sul recupero di domani. Con la Serbia, entra in finale anche la Grecia. ITALIA AI RECUPERI
(b2)
1) SRB (Milos Vasic, Radoje Deric, Miljan Vukovic, Goran Jagar) 6’02″00, 2) BLR (Vadzim Lialin, Dzianis Mihal, Stanislau Shcharbachenia, Aliaksandr Kazubouski) 6’07″17, 3) ITA (Marco Di Costanzo, Matteo Castaldo, Emanuele Liuzzi, Simone Ponti) 6’09″89, 4) TUR (Ogeday Girisken, Onat Kazakli, Selahattin Gursoy, Muhammed Cansi) 6’11″92, 5) NED (Frank Van Der Ploeg, Thijs Ijsbrandy, Govert Viergever, Bob Van Velsen) 6’12″15
(b1)
1) GRE (Nikolaos Gkountoulas, Apostolos Gkountoulas, Georgios Tziallas, Ioannis Christou) 5’57″17, 2) ROU (Marius-Vasile Cozmiuc, George Palamariu, Cristi-Ilie Pirghie, Florin Curuea) 6’00″60, 3) ESP (Jesus Gonzalez Alvarez, Noe Guzman Del Castillo, Marcelino Garcia Cortes, Antonio Guzman Del Castillo) 6’04″35, 4) FRA (Sebastien Lente, Julien Despres, Germain Chardin, Adrien Hardy) 6’08″91, 5) SLO (Marko Grace, Ales Zupan, Grega Domanjko, Jure Grace) 6’12″53, 6) CRO (Drazen Culin, Niksa Skelin, Vitomir Cavrlj, Alen Banovac) 6’24″99

Doppio Maschile (i primi due in semifinale, gli altri ai recuperi)
Alessio Sartori e Romano Battisti: i vicecampioni olimpici ritornano sulla scena internazionale dopo l’indimenticabile 2 agosto del Dorney Lake. L’Ucraina cerca di mettere i bastoni tra le ruote: 45 centesimi il distacco dopo il primo quarto di gara, ma il passo azzurro è formidabile. Con 2”13, staccano i loro avversari a metà gara andando ancora a incrementare il margine (due decimi) ai 1500. Comoda chiusura in 6’18”92. Vittorie anche per i lituani Mascinkas e Ritter, per i croati Martin e Valent Sinkovic. Best time Italia. ITALIA IN SEMIFINALE
Marco Callai
(b2)
1) ITA (Alessio Sartori, Romano Battisti) 6’18″92, 2) UKR (Artem Morozov, Dmytro Mikhay) 6’20″13, 3) SRB (Marko Marjanovic, Aleksandar Filipovic) 6’21″51, 4) EST (Sten-Erik Anderson, Kaur Kuslap) 6’22″49, 5) GEO (Lasha Khizanishvili, Kakha Kandelaki) 6’49″67, 6) DEN (Jens Olav Dahlgaard, Frank Steffensen) 6’56″46
(b1)
1) LTU (Rolandas Mascinskas, Saulius Ritter) 6’19″97, 2) NOR (Nils Jakob Hoff, Kjetil Borch) 6’21″14, 3) POL (Konrad Wasielewski, Wiktor Chabel) 6’30″10, 4) BEL (Bram Dubois, Hannes Obreno) 6’33″36, 5) FIN (Juho Karppinen, Robert Ven) 6’34″84, 6) LAT (Martins Labis, Lauris Sire) 6’38″49
(b3)
1) CRO (Martin Sinkovic, Valent Sinkovic) 6’23″09, 2) FRA (Jean-Baptiste Macquet, Dorian Mortelette) 6’25″72, 3) RUS (Dmitry Khmylnin, Denis Pribyl) 6’25″76, 4) CZE (Petr Ourednicek, Petr Vitasek) 6’37″33, 5) AUT (Martin Wolf, Camillo Franek) 6’38″45

Doppio Femminile (i primi due in finale, gli altri ai recuperi)
Giulia Pollini e Giada Colombo, in barca al posto di Erika Bello, sono aggressive dalle prime palate. I primi 500 metri rappresentano comunque una fase di studio, terze a 59 centesimi dalle danesi Petersen e Laybourn. Poi, in rapida successione, il sorpasso ai danni delle avversarie. Ai 1000 il vantaggio sulle spagnole è 1”30, leggermente incrementato ai 1500 (2”04). La Spagna e la Danimarca non si danno per vinte reagendo negli ultimi 500 metri senza però riuscirare a insidiare l’Italia delle bravissime Pollini e Colombo che vincono in 7’09”62. Avanzano Bielorussia e Romania nella seconda batteria. ITALIA IN FINALE
(b1)
1) ITA (Giulia Pollini, Giada Colombo) 7’09″62, 2) ESP (Anna Yuchenko, Nuria Dominguez Asensio) 7’10″21, 3) DEN (Mette Petersen, Anna Laybourn) 7’11″10, 4) HUN (Katalin Szabo, Krisztina Gyimes) 7’26″35, 5) GRE (Eleni Diamanti, Aikaterini Nikolaidou) 7’31″32
(b2)
1) BLR (Tatsiana Kukhta, Katsiaryna Shliupskaya) 7’04″73, 2) ROU (Maria Diana Bursuc, Adelina Cojocariu) 7’07″72, 3) UKR (Anna Kravchenko, Olena Buryak) 7’12″19, 4) POL (Agata Gramatyka, Karolina Gniadek) 7’14″34, 5) GER (Sophie Paul, Nina Wengert) 7’34″67

Due senza Maschile (il primo in finale, gli altri ai recuperi)
E’ l’Olanda a recitare il ruolo di assoluta protagonista in questa specialità. Blink e Steenman dominano la batteria in cui sono troppi i 4”13 accusati nei primi 500 metri da Giuseppe De Vita ed Andrea Palmisano. Solo la Serbia prova ad attaccare, senza successo, i leader. L’Italia mantiene la terza posizione, nettamente davanti a Grecia, Bulgaria ed Ucraina. Il miglior tempo è, però, degli spagnoli Sigurbjonsson Benet e Vela Maggi nella seconda batteria dopo una tiratissima sfida con gli inglesi Emery e Tarrant. ITALIA AI RECUPERI
(b1)
1) NED (Rogier Blink, Mitchel Steenman) 6’34″26, 2) SRB (Nenad Bedik, Nikola Stojic) 6’44″20, 3) ITA (Giuseppe De Vita, Andrea Palmisano) 6’44″95, 4) GRE (Konstantinos Christomanos, Apostolos Lampridis) 6’46″36, 5) BUL (Teri Georgiev, Kristian Vasilev) 6’47″04, 6) UKR (Oleg Lykov, Sergiy Chykanov) 6’54″76
(b2)
1) ESP (Alexander Sigurbjonsson Benet, Pau Vela Maggi) 6’33″54, 2) GBR (Kieren Emery, Matthew Tarrant) 6’33″69, 3) HUN (Domonkos Szell, Bela Simon Jr) 6’53″64, 4) RUS (Sergei Babayev, Roman Veselkin) 6’56″17, 5) POL (Wojciech Gutorski, Jaroslaw Godek) 6’57″36

Due senza Femminile (il primo in finale, gli altri ai recuperi)
Ad aprire il programma delle gare azzurre è la coppia formata da Claudia Wurzel e Sara Bertolasi. Le azzurre, reduci dai Giochi Olimpici di Londra 2012, sono terze dietro Croazia e Turchia dopo i primi 500 metri. Le croate Keserac ed Anic guadagnano oltre una barca sul passo transitando a metà percorso con 2”44 su Luchian e Zlavog, 2”68 su Claudia e Sara. Non cambia la situazione nei secondi mille metri: la qualificazione è saldamente in pugno della Croazia. Terza Italia. Le rumene Albu e Lupascu, campionesse europee uscenti, fanno segnare il miglior tempo qualificandosi nella seconda batteria. Domani alle 9:44 il recupero di Wurzel e Bertolasi. ITALIA AI RECUPERI
(b2)
1) CRO (Sonja Keserac, Maja Anic) 7’23″82, 2) TUR (Anca Luchian, Geanina Zlavog) 7’26″36, 3) ITA (Claudia Wurzel, Sara Bertolasi) 7’28″12, 4) BLR (Katsiaryna Bakhankova, Anastasiya Skrobut) 7’52″86
(b1)
1) ROU (Camelia Lupascu, Nicoleta Albu) 7’10″21, 2) GBR (Caragh Mcmurtry, Olivia Carnegie-Brown) 7’18″14, 3) UKR (Tetiana Stekolschykova, Viktoriia Vykhrist) 7’24″08, 4) CZE (Martina Stillerova, Katerina Kopecka) 7’32″19