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Nella storia: l’otto junior femminile racconta la finale

domenica 19 Agosto 2012

Nella storia: l’otto junior femminile racconta la finale

Nella storia: l’otto junior femminile racconta la finale

PLOVDIV, 19 agosto 2012 – L’otto Junior femminile cavalca la storia. E’ medaglia di bronzo per l’armo del CT Josy Verdonkschot, seguito insieme ai tecnici Massimo Casula e Ciccio Esposito. Un terzo posto, dietro alle corazzate Romania e Stati Uniti, costruito nei 40 giorni trascorsi a Varese. Un gruppo di ragazze molto affiatato, una grandissima capacità di rispondere coralmente alla difficoltà di una finale molto difficile.

Federica Cesarini (Can. Gavirate), timoniera, spiega la strategia di gara. “Siamo partite abbastanza decise, una tattica d’attacco anche se nella prima parte del percorso siamo rimaste indietro. Non abbiamo smesso di crederci ed abbiamo lottato con la Germania che poi siamo riuscite anche a staccare. Ci ha davvero sorpreso: pensavamo fosse più forte degli Stati Uniti…“.

Siamo un bel mix, ma se non ci siamo picchiate a Varese e’ davvero un miracolo perché litigavamo anche sulla maglietta da indossare – scherza Beatrice Arcangiolini (Can. Firenze) – In realtà la nostra forza e’ stata la coesione e lo abbiamo dimostrato anche oggi in questa finale“.

Chiara Ondoli
(De Bastiani Angera) e’ di poche parole ma ha un pensiero. “A Josy, a Massimo, a Ciccio: questa medaglia e’ per loro che sempre hanno creduto in noi e ci hanno motivate a rendere sempre il massimo“. Agli allenatori societari va, invece, il pensiero di Silvia Terrazzi (Can. Arno). “Un ringraziamento a loro per averci aiutato a entrare in Nazionale. Dietro questa barca ci abbiamo lavorato in 40 giorni, non abbiamo smesso di crederci tirando fuori tutto quanto avevamo dentro. Emozionante“.

Serena Lo Bue delega, come sempre, la sorella Giorgia. “Non era la barca su cui puntavamo a pieno in quanto priorità era il due senza, ma ci abbiamo lavorato tutto il raduno e creduto sino alla fine. Questa medaglia ha davvero un sapore storico, siamo contentissime“.

Cosi Sandra Celoni (Cavallini): “E’ andata benissimo, ci siamo anche divertite e questa medaglia, per me Chiara, Beatrice e Silvia, e’ stata importantissima dopo il quarto posto in quattro senza“.

D’accordo Ludovica Lucidi (Tevere Remo): “La delusione del quattro senza, la voglia di riconfermarsi del due senza più io, Ilaria e Federica che volevamo dimostrare di esserci: basta come ricetta per questa medaglia?“.

In chiusura la soddisfazione di Ilaria Broggini (Can Corgeno). “E’ stata la mia prima esperienza internazionale, sono felicissima per esser entrata nella storia con le mie compagne. Ci siamo allenate seriamente ed anche divertite“.