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Gianluca Sapino: Gli inizi mi hanno spronato a dare sempre di più””

lunedì 9 Luglio 2012

Gianluca Sapino: Gli inizi mi hanno spronato a dare sempre di più””

ROMA, 09 luglio 2012 Gianluca Sapino, studente di Medicina, è al primo Mondiale. Tesserato per la Canottieri Caprera, allenato prima da Simone Migliaro e poi da Vittorio Altobelli, la sua prima esperienza internazionale è la Coupe de la Jeunesse 2008 di Cork dove, nella specialità del due senza, consegue un argento ed un bronzo. E’ l’anno del suo primo italiano. Nel 2012, invece, tutte vittorie ai Meeting Nazionali di Piediluco e Varese nel quattro senza e nell’otto Pesi Leggeri. Così, trampolino di lancio verso il raduno preMondiale sul lago umbro e poi verso Trakai dove gareggerà nel quattro senza leggero Under 23 assieme al compagno di squadra Alin Zaharia, a Guido Gravina (Reale Società Canottieri Cerea) ed all’esperto capovoga Matteo Pinca (Moto Guzzi).

Come è avvenuta la scelta del canottaggio?
“Io ed un mio amico cercavamo semplicemente lo sport più completo possibile”.

Quindi scelta facile?
“Si, perché parliamo di una scuola di vita difficilmente eguagliabile. E’ uno sport di grande fatica e, come tale, ti insegna l’umiltà e la costanza, due qualità che torneranno sicuramente utili nel mio futuro”.

Gli inizi ti hanno regalato soddisfazione?
“Dal punto di vista del risultato forse non tantissimo, ma sono state fondamentali per spronarmi a migliorare sempre di più”.

Il 2012 è stato l’anno del salto di qualità.
“Si grazie anche al mio tecnico Vittorio Altobelli. Siamo partiti a ottobre con un solo obiettivo: entrare nella squadra nazionale. D’inverno mi sono allenato in singolo, certamente non la mia barca preferita considerato che sono un vogatore di punta, ma è stato molto utile. Da febbraio i primi raduni, dopo un po’ di giri abbiamo trovato la formazione giusta con Guido Alin e Matteo. I meeting sono andati molto bene con la vittoria nel 4- sia al primo che al secondo, dove abbiamo vinto pure l’otto. E ora eccoci qua!”.

Torino ed il suo fiume aiutano il canottaggio a crescere?
“A mio avviso si, è davvero perfetto il fiume per il nostro sport. Poi Torino è anche la città migliore del mondo! C’è tutto quello di cui abbiamo bisogno: dal divertimento all’Università”.

E la Canottieri Caprera?
“Comoda, perche è a due passi da casa e nel centro della città. Poi accoglie sempre i ragazzi torinesi nel migliore dei modi consentendogli di realizzare il proprio sogno sportivo”.

Da Trakai cosa ti aspetti?
“Sarà il mio primo Mondiale, quel che conta è che le gare vadano bene. Se succede questo, la location sarà eccezionale di sicuro”.