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Con la voglia di spaccare il mondo: l’otto targato NA

venerdì 29 Luglio 2011

Con la voglia di spaccare il mondo: l’otto targato NA

LINZ, 29 luglio 2011 – Circolo Nautico Stabia e Circolo Remo e Vela Italia. L’unione fa la forza in Campania. Sotto l’ala protettiva di Maurizio Zingone, già abile nel plasmare e motivare l’Ammiraglia seconda e terza classificata alla Coupe 2009 di Vichy, dieci ragazzi pensano al loro piccolo-grande sogno. Incantare Linz in questa specialità. Dieci, perché oltre al timoniere Carmine Galisi ed all’equipaggio (Arnaldo Cavaliere, Ferdinando Orazzo, Valerio Schisano, Giuseppe d’Aniello, Giovanni Curcio, Jordan Volpe, Gennaro Sansone e Giuseppe d’Alterio), c’è anche il neocampione d’Italia Antonio Vicino nel singolo Ragazzi, costantemente al fianco dei suoi compagni di squadra. Una preparazione meticolosa a Castellammare, giorno dopo giorno insieme per curare forza, tecnica e affiatamento di questa giovane barca.

E’ il capovoga Jordan Volpe a parlare delle prospettive di quest’equipaggio. Jordan, fratello di Gian Thomas (per tutti GT, quarto nell’otto a Linz 2008). Figlio di Maurizio e Tracy, papà nato a Benevento e mamma originaria di New York. “Sul mio nome non so dare uno spiegazione, su quello di mio fratello posso dire che deriva dai nostri nonni: quello italiano, Giovanni, e quello americano Thomas”. GT rema a Princeton, anche Jordan partirà ad agosto per gli States. “Mi prenderò un anno sabbatico, è quel che ci vuole dopo la maturità. Sicuramente remerò molto, con i colori di Vesper oppure Malta”. Il suo approdo al canottaggio non è solo figlio della passione del fratello. “Il CRV Italia lavora molto nelle scuole, io giocavo a calcio ma poi ho deciso di provare a remare: in questo club mi sono subito trovato bene, praticamente ho iniziato assieme al neocampione mondiale under Peppe Vicino. Siamo coetanei…”. Linz non è una meta nuova. “No, ho seguito mio fratello al Mondiale tre anni fa. Quell’otto fece bene, quarto all’arrivo dopo una tiratissima medaglia. Spero di esser all’altezza anche in questa Coupe”.

L’otto napoletano, nome per nome e qualità per qualità. “Siamo pronti a tutto. Per motivi tecnici, sono diventato io capovoga al posto di Giovanni Curcio. Parto da lui, la ‘cazzimma’. Poi al 3 Peppe d’Aniello che è il leader. Al 4 Giuseppe d’Alterio alias il mutante per le sue capacità di adattamento. Avanti con il motore di Gennaro Sansone e la rabbia di Valerio Schisano. Poi Arnaldo Cavaliere, il sagace, ed infine Ferdinando Orazzo, da tutti soprannominato il bello. E poi c’è anche il nostro timoniere Carmine, aglietto perché secco e lungo”.