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Mondiali U23: risultati e resoconti SEMIFINALI, QUARTI e RECUPERI

venerdì 22 Luglio 2011

Mondiali U23: risultati e resoconti SEMIFINALI, QUARTI e RECUPERI

AMSTERDAM, 22 luglio 2011 – Cielo nuvoloso quest’oggi sul bacino del Bosbaan per la 3^ giornata di gare dei Mondiali Under 23. C’à vento a favore e la temperatura è di circa 18 gradi.
 

Quattro senza maschile (i primi 3 in finale)
Un bell’avvio per la barca italiana di Marco Di Costanzo, Mario Paonessa, Simone Ponti e Giuseppe Vicino. Un concentrato di potenza con forte voglia di vittoria. L’equipaggio più vicino all’Italia, dopo i primi 500 metri, è la barca degli Stati Uniti (2”47). Sul passo (39-40 colpi), la differenza di valori si tocca proprio con mano. La Spagna è terza, lotta con Francia e Repubblica Ceca per il passaggio del turno. Ai 1500 ancora Italia saldamente al comando, una barca luce sugli statunitensi complice anche la volontà di non sprecare inutile benzina per una gara già ipotecata e ben vinta con il tempo di 6’00”89. ITALIA IN FINALE.
Il miglior tempo è della Germania (5’58”63), in una semifinale più veloce della precedente dove la Croazia esce di scena a causa della rimonta del Canada. Avanza il quattro senza tutto napoletano, in finale ci sarà anche un’ottima Grecia (5’59”).
(sf1)
1) ITA (Marco Di Costanzo, Mario Paonessa, Simone Ponti, Giuseppe Vicino) 6’00”89, 2) USA (William Race, James Voter, Ambrose Puttmann, Michael Di Santo) 6’02”39, 3) ESP (Jaime Canalejo Pazos, Manuel Fernandez Lopez, Ismael Montes Caamano, Javier Garcia Ordonez) 6’04”51, 4) FRA (Arnaud Petitjean, Pierre Lefevre, Benjamin Fauchie, Thibaut Verhoeven) 6’05”72, 5) CZE (Petr Handlovic, Karel Behal, Tomas Janecek, Jakub Paroulek) 6’10”99, 6) LTU (Mantas Lideika, Rokas Balsys, Dovydas Balsys, Marius Ralickas) 6’14”24
(sf2)
1) GER (Jann-Edzard Junkmann, Hannes Ocik, Kay Rueckbrodt, Alexander Egler) 5’58”63, 2) GRE (Christos Koutsiaftis, Dionysios Angelopoulos, Michalis Nastopoulos, Apostolos Lampridis) 5’59”82, 3) CAN (David Lariviere, David Wakulich, Blake Parsons, Spencer Crowley) 6’00”29, 4) CRO (Matej Srb, Toni Urlic, Stjepan Matic, Karlo Udovicic) 6’00”74, 5) ROU (Ionut Minea, Marian Moraru, Marius-Vasile Cozmiuc, Ciprian Duduta) 6’10”41, 6) NOR (Sven Nicolaysen, Tord Fongaard, Frederik Thorsen, Markus Holmemo) 6’24”65

Quattro di coppia Pesi Leggeri maschile (i primi 3 in finale)
Un bel test per le ambizioni di Alessandro Di Liberti, Claudio Provenzano, Edoardo Margheri e Andrea Micheletti. Germania e Francia partono leggermente meglio e sul passo consolidano un vantaggio pari, a metà gara, rispettivamente a 1”76 e 1”38 sugli azzurri. I tedeschi, vicini mercoledì al record mondiale, hanno ritmo, assieme e forza. Senza strafare, tengono dietro i propri avversari. L’Italia si avvicina ai francesi ai 1500, ma poi pensa soprattutto a cosa accade dietro piuttosto che avanti. La qualificazione prima di tutto, una qualificazione tutt’altro che sofferta e raggiunta con 3”86 di margine sull’Olanda. ITALIA IN FINALE.
Nell’altra batteria passano Danimarca, Svizzera e Polonia con tempi inferiori.
(sf1)
1) GER (Clemens Huebler, Dominik Vent, Julius Peschel, Konstantin Steinhuebel) 5’56”07, 2) FRA (Maxime Bouvier, Maxime Labarthe, Alexandre Jaunet, Vincent Olivier) 5’57”30, 3) ITA (Alessandro Di Liberti, Claudio Provenzano, Edoardo Margheri, Andrea Micheletti) 6’01”13, 4) NED (Ide Hingstman, Tim Weerkamp, Bastiaan Vervoort, Timo Van Wittmarschen) 6’04”99, 5) ESP (Iago Izquierdo Ferreiro, Jaime De Haz, Imanol Garmendia Maiz, Ander Zabala Artetxe) 6’07”00, 6) TUR (Sinan Akalin, Enes Kusku, Ali Erus, Jusuf Saman) 6’16”13
(sf2)
1) DEN (Mathias Larsen, Andrej Bendtsen, Peter Noerlem, Jens Nielsen) 5’54”81, 2) SUI (Valentin Gmelin, Vincent Giorgis, Nicolas Roth, Daniel Wiederkehr) 5’56”16, 3) POL (Daniel Sobczak, Przemyslaw Borchardt, Lukasz Szpregiel, Adam Sobczak) 5’57”97, 4) GBR (Wilf Kimberley, Zak Lee-Green, Michael Mottram, Joshua Butler) 6’00”23, 5) IRL (Shane O’driscoll, Niall Kenny, Peter Hanily, Justin Ryan) 6’04”17, 6) AUT (Bernhard Schoenthaler, Michael Saller, Markus Lemp, Michael Hager) 6’08”25

Due senza Pesi Leggeri (i primi 3 in finale)
Ben si staccano dal pontile di partenza Francesco Schisano e Vincenzo Serpico che battono 4 colpi in più al minuto sul passo rispetto alla Gran Bretagna. Ai 500 Italia seconda, dietro gli inglesi, per sette decimi. Ai 1000 il vantaggio sugli Stati Uniti e l’Ungheria, rispettivamente terza e quarta, cresce sensibilmente: 3”21 e 5 secondi netti. Vincenzo e Francesco non sono disposti ad accontentarsi, Chambers ed Emery fanno però valere tutta la forza per allontanarsi dagli azzurri. Ai 1500 si invertono le posizioni Ungheria e Stati Unit, la sfida per la qualificazione in finale è tra di loro. I vogatori stabiesi possono contare su 4 secondi di margine, un cuscino su cui dormire sonni tranquilli. Gran Bretagna prima in 6’38”02, azzurri a 1”93. Bravi, Vincenzo e Francesco, missione compiuta! ITALIA IN FINALE
(sf1)
1) GBR (Peter Chambers, Kieren Emery) 6’38”02, 2) ITA (Francesco Schisano, Vincenzo Serpico) 6’39”95, 3) HUN (Peter Bartfai, Peter Vermes) 6’42”17, 4) USA (Phillip Grisdela Jr, Philip Henson) 6’45”19, 5) DEN (Casper Hansen, Timmy Andersen) 6’54”50, 6) ARG (Juan Zanghi, Juan Nadal) 6’58”08
(sf2)
1) NZL (Curtis Rapley, Armin Svoboda) 6’37”87, 2) HKG (Chiu Mang Tang, Ki Cheong Kwan) 6’39”99, 3) FRA (Guillaume Cas, Ludovic Seureau) 6’40”40, 4) GER (Christopher Herpel, Jan-Philipp Birkner) 6’41”77, 5) RSA (Servaas Crowther, Stephen Mattushek) 6’47”97, 6) TUR (Ecran Kesim, Onur Arabaci) 6’58”64

Otto maschile (i primi quattro in finale)
Non si schioda mai dall’ultimo posto la barca azzurra che incassa nei primi 500 metri subito 2”74 dalla Germania (leade e poi vincitrice del recupero). Solo insieme all’Australia, Gabbia e compagni che attaccano poco prima dei 1000. L’elevato numero di palate al minuto (41) non si traduce in maggiore velocità della barca. La situazione non cambia, sorridono Germania, Gran Bretagna, Olanda e Polonia. ITALIA IN FINALE B
(r)
1) GER (Peter Kluge, Robin Ponte, Max Planer, Tobias Oppermann, Bodo Schacher, Arne Schwiethal, Paul Heinrich, Kevin Rakicki, Albert Kowert) 5’37”97, 2) GBR (George Rossiter, Matthew Tarrant, Thomas Clark, Oliver Staite, William Satch, Andrew A” Holmes, Michael Evans, Patrick Lapage, Max Gander) 5’40”17, 3) NED (Jan Eric Freund, Thijs Van Luijk, Sjoerd Dijkstra, Arjan Griffioen, Boudewijn Roell, Frank Van Der Ploeg, Tim Christen, Thijs Ijsbrandy, Sander Dopp) 5’42”20, 4) POL (Roman Wesolowski, Jakub Skrabulski, Dominik Brodziak, Damian Salak, Damian Plewinski, Robert Fuchs, Jakub Jablonski, Dariusz Jureczyk, Michal Lisewski) 5’43”50, 5) AUS (Brendan Murray, Tom Gatti, Matthew Ridgeway, Samuel Volker, Spencer Turrin, Timothy Masters, Angus Moore, Michael Poulter, Timothy Webster) 5’44”93, 6) ITA (Tommaso Rossi, Simone Ferrarese, Marco Alberti, Matteo Macario, Alessandro Addabbo, Luca Parlato, Edoardo Gattai, Cesare Gabbia, Luca Benco) 5’50”25

Doppio Pesi Leggeri femminile (i primi 3 in semifinale)
Con una condotta di gara piuttosto aggressiva, le azzurre Denise Zacco ed Elisa Battagin guadagnano il passaggio del turno. Prime per mille metri, complice una partenza molto veloce, accusano un po’ di stanchezza nella seconda parte e cedono il passo a Irlanda e Romania. Poco male. ITALIA IN SEMIFINALE.
(r)
1) IRL (Sarah Dolan, Claire Lambe) 7’24”04, 2) ROU (Mihaela-Adnana Costanceanu, Alexandra Bizom) 7’24”63, 3) ITA (Denise Zacco, Elisa Scapolo) 7’26”92, 4) CZE (Sara Vichova, Monika Novakova Ii) 7’35”46, 5) TUN (Raja Mansour, Sarra Trabelsi) 8’00”09

Singolo maschile (i primi 3 in semifinale)
Viene fuori alla distanza, Daniele Zona, che nei primi 500 metri non spreca troppe energie. Guadagna una posizione prima dei 1000, passando dalla quarta alla terza, con il sorpasso ai danni del turco Gursoy. Davanti c’è il belga Dubois che ai 1500 ha 3”25 sul nostro Daniele. C’è chi tenta il tutto per tutto. Il lettone Labis, quarto, va all’attacco. Il serrate di Zona è puntuale ed efficace: l’austriaco Franek riesce a tenere la terza piazza ma non impedisce il sorpasso azzurro. Zona secondo, a 87 centesimi da Dubois. ITALIA IN SEMIFINALE.
(q4)
1) BEL (Bram Dubois) 7’09”52, 2) ITA (Daniele Zona) 7’10”39, 3) AUT (Camillo Franek) 7’11”31, 4) LAT (Martins Labis) 7’11”63, 5) TUR (Selahattin Gursoy) 7’30”15, 6) ISR (Oleg Gonorovski) 7’30”56
(q1)
1) GRE (Stergios Papachristos) 7’10”79, 2) USA (Ben Dann) 7’11”92, 3) SLO (Janez Zupan) 7’11”96, 4) SVK (Andre Redr) 7’19”18, 5) BLR (Mikhail Baranouski) 7’21”20, 6) NOR (Bjoern-Jostein Singstad) 7’22”05
(q2)
1) GER (Hubert Trzybinski) 7’08”99, 2) GBR (Jonathan Walton) 7’11”09, 3) HUN (Domonkos Szell) 7’16”19, 4) DEN (Oliver Thistrup-Joergensen) 7’19”00, 5) EGY (Moustafa Fathy) 7’22”71, 6) FIN (Robert Ven) 7’24”01
(q3)
1) BUL (Georgi Bozhilov) 7’07”89, 2) LTU (Rolandas Mascinskas) 7’09”11, 3) AZE (Aleksandar Aleksandrov) 7’14”15, 4) CRO (Mihovil Kotoras) 7’16”14, 5) KAZ (Vladislav Yakovlev) 7’24”11, 6) ZIM (Stephen Cox) 7’30”02

Doppio Pesi Leggeri maschile (i primi 2 in semifinale)
Leonardo Boccuni e Davide Babboni partono molto determinati, convinti e cattivi al punto giusto. Prendono subito il comando della gara, la loro palata è economica e proficua: ben quattro secondi ai 1000 metri sulla Svezia, terza l’Australia a 4”26. Anche nel terzo parziale non si accontentano e vanno a incrementare il loro vantaggio sui rossocrociati (4”67). All’arrivo vittoria in 6’37”29, passa anche la Svizzera. ITALIA IN SEMIFINALE.
(r2)
1) ITA (Leonardo Boccuni, Davide Babboni) 6’37”94, 2) SUI (Benedikt Hegglin, Luca Fabian) 6’40”28, 3) GUA (Leif Catalan Flores, Franco Guaglianone) 6’42”67, 4) HKG (Shun Yin Liao, Wai Kin Wong) 6’46”25, 5) AUS (Edward De Carvalho, Angus Morton) 6’47”62
(r1)
1) AUT (Alexander Chernikov, Bernhard Sieber) 6’33”93, 2) BEL (Gilles Poysat, Tim Brys) 6’34”91, 3) NED (Daan Weide, Allard Van Den Hoven) 6’37”35, 4) BLR (Dzmitry Miahkov, Siarhei Bohush 6’45”82, GEO (Georgi Mukhadgverdeli, Temuri Natelashvili) DNS
(r3)
1) ESP (Daniel Sigurjorsson Benet, Arnau Bertran Sastre) 6’41”19, 2) CZE (Petr Cabla, Milan Viktora) 6’42”99, 3) VEN (Cesar Amaris Fernandez, Ricardo Mora) 6’46”05, 4) DEN (Simon Soerensen, Anders Olsen) 6’50”78, 5) USA (Edward O’neill, Dylan Gould) 6’53”93
(r4)
1) GBR (James Coombes, Gavin Murty) 6’39”01, 2) POR (Jorge Correia Carvalho, Ricardo Carraco) 6’42”35, 3) RUS (Igor Nartov, Oleg Yamkovskiy) 6’43”59, 4) IRQ (Ahmed Salman, Anas Yawer) 6’56”96, 5) TUN (Houssem Dachraoui, Abderrazek Kehia) 7’08”95

Due senza maschile (i primi 2 in semifinale)
Disco rosso anche per Giuseppe Minichini e Davide Tabacco che per 1500 metri dimostrano di avere le carte in regolare per puntare al passaggio del turno. Ai 1000 sono secondi, passata bene la Russia, ma poi il duello con la Bulgaria (Spagna abbondantemente prima) sfianca i nostri azzurri che non riescono a mantenere il giusto ritmo. ITALIA IN SEMIFINALE C/D.
(r3)
1) BUL (Teri Georgiev, Kristian Vasilev) 6’47”81, 2) ESP (Manuel Moron Romero, Juan Garcia) 6’48”08, 3) ITA (Giuseppe Minichini, Davide Tabacco) 6’53”78, 4) RUS (Alexander Epikhin, Anton Fionkin) 6’56”58
(r1)
1) GER (Anton Braun, Bastian Bechler) 6’50”66, 2) ARG (Remo Lanzoni, Ivan Carino) 6’52”05, 3) BLR (Yauhen Aliakhnovich, Ihar Pashevich) 6’52”53, 4) EST (Arnold Sanglepp, Ronald Vaeli) 7’07”92, 5) AZE (Aleksandr Glotov, Fuad Mirzayev) 7’08”37
(r2)
1) FRA (Julien Robinet, Romain Traille) 6’49”68, 2) USA (Christopher Stiles, Samuel Hoidal) 6’52”00, 3) MEX (Juan Carlos Cabrera, Jaime Cuevas) 6’53”42, 4) CAN (Adam Rabalski, Benjamin De Wit) 6’55”59, 5) LTU (Tomas Vintilas, Dominykas Bernotas) 7’52”86
(r4)
1) TUR (Onat Kazakli, Ogeday Girisken) 6’45”21, 2) SLO (Gasper Mocnik, Andraz Borstnar Vasle) 6’45”33, 3) CRO (Ivica Ban, Leonard Sare) 6’59”41, 4) GEO (Erekle Ukleba, Tornike Sinatashvili) 7’23”93

Singolo Pesi Leggeri maschile (i primi 3 in semifinale)
Non ce la fa Emanuele Ferraiuolo a superare l’ostacolo dei quarti di finale. Il vogatore della Marina Militare non riesce a staccarsi dalla quinta posizione, anche se per i primi 1000 metri rimane a stretto contatto con i battistrada (Slovenia terza a 84 centesimi). Nel momento in cui serve premere sull’acceleratore, Emanuele si blocca ed esce di scena. ITALIA IN SEMIFINALE C/D.
(q2)
1) FRA (Jeremie Azou) 7’12”68, 2) DEN (Emil Laursen) 7’19”42, 3) SLO (Jure Grace) 7’21”40, 4) SWE (Oskar Russberg) 7’23”90, 5) ITA (Emanuele Ferraiuolo) 7’29”27, 6) CHI (Cristian Gainza Lein) 7’29”47
(q1)
1) ALG (Sid Boudina) 7’20”82, 2) CRO (Vedran Radonic) 7’21”60, 3) AUT (Kilian Menzl) 7’22”28, 4) AZE (Kamal Mammadov) 7’30”84, 5) KOR (Hakbeom Lee) 7’35”01, 6) SUI (Jerome Voelke) 7’39”14
(q3)
1) BUL (Nedelcho Vasilev) 7’12”31, 2) NED (Franciscus Goutier) 7’13”87, 3) CZE (Martin Mikysek) 7’17”23, 4) GER (Roman Acht) 7’21”61, 5) GEO (Lasha Motiashvili) 7’32”93, 6) PHI (Roque Jr” Abala) 7’33”14
(q4)
1) USA (Andrew Campbell Jr) 7’11”51, 2) GRE (Panagiotis Magdanis) 7’14”64, 3) PER (Renzo Leon Garcia) 7’20”45, 4) IRL (Jonathan Mitchell) 7’33”62, 5) IRQ (Ahmed Haily) 7’40”79, 6) ARM (Sargis Gharabaghtsyan) 8’00”14

Quattro di coppia Pesi leggeri femminile (i primi quattro in finale)
Cina e Germania sono già in finale nella specialità in cui l’Italia è campione del mondo. A Giulia Longatti, Sabrina Noseda, Eleonora Trivella e Deborah Battagin serve una prestazione convincente per trovare nuove motivazioni per la finale di domani. Nei primi 500 metri accusano due secondi di ritardo dalla Francia, poi sul passo macinano la rimonta. Via le statunitensi poco prima dei 1000, via le francesi ai 1400: davanti a loro solo la Gran Bretagna, Battagin e compagne la insidiano negli ultimi 200 metri (prime le inglesi per 49 centesimi), tanto per far capire che domani non si scherzerà e le azzurre si presenteranno con la consueta grinta e valori in crescita. ITALIA IN FINALE
(r)
1) GBR (Rebecca Humphreys, Christina Thomas, Eleanor Piggott, Charlotte Burgess) 6’54”83, 2) ITA (Giulia Longatti, Sabrina Noseda, Eleonora Trivella, Deborah Battagin) 6’55”32, 3) FRA (Rachel Jung, Sara Prochasson, Charlotte Culty, Chloe Poumailloux) 6’56”36, 4) USA (Jane Imfeld, Kathryn Schiro, Solveig Imsdahl, Elizabeth Robinson) 6’57”41, 5) JPN (Aki Ochi, Yuki Yamane, Saori Ogasawara, Michi Sugihara) 6’58”29, 6) AUS (Gabrielle Kukla, Amy James, Joanna Wood, Hannah Clark) 7’01”71,

Quattro con maschile (i primi due in finale)
Prima delusione per l’Italia al Mondiale Under 23. La barca di Roberto Bianco, Emanuele Liuzzi, Bernardo Miccoli e Massimiliano Landi (tim. Pietro Vitucci) abdica troppo presto a un anno di distanza dal titolo mondiale di Brest. Terzi dopo i primi 500 metri, dietro ad Australia e Romania: poi vien fuori la Gran Bretagna che imposta l’irraggiungibile passo vincente, Landi e compagni non riescono a incidere. Ai 1500 la Nuova Zelanda è terza e prepara l’assalto ai cugini australiani. Andrà a buon fine, kiwi e inglesi avanti. Gli azzurri, anche scoraggiati per non aver messo la propria impronta sul recupero, lasciano spazio anche all’Olanda. ITALIA IN FINALE B
(r)
1) GBR (Henry Goodier, Philip Congdon, James Scott, Ertan Hazine, Franz Imfeld) 6’19”47, 2) NZL (Finau Sele, Richard Harrison, Blair Jones, David Mabbott, Antony Zouch) 6’21”40, 3) AUS (Benjamin Coombs, Owen Symington, Harry Picone, Samuel Collins, William Raven) 6’23”53, 4) NED (Raynor De Groot, Pieter Buisman, Maarten Van Blokland, Daan Heskes, Tim Van De Ende) 6’25”63, 5) ITA (Roberto Bianco, Emanuele Liuzzi, Bernardo Miccoli, Massimiliano Landi, Pietro Vitucci) 6’26”67, 6) ROU (Stefan Pop, Stefan Nica, Alexandru Deaconescu, Leon Pop, Ionut Pinten-Manasia) 6’30”64