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Veronica Paccagnella, Dalla vasca di Rapallo al Bosbaan di Amsterdam

venerdì 22 Luglio 2011

Veronica Paccagnella, Dalla vasca di Rapallo al Bosbaan di Amsterdam

AMSTERDAM, 22 luglio 2011 Parla poco Veronica Paccagnella. Compirà 19 anni in dicembre, alle parole probabilmente preferisce i fatti e fare strada in uno sport conosciuto meno di due anni fa dopo una lunga trafila nel nuoto. Come? Sviluppando sempre di più tecnica e convinzione nelle proprie capacità, allenamento dopo allenamento. “Ho smesso di nuotare perché la ritenevo un’attività troppo ripetitiva, mi ero ormai annoiata di tutte quelle vasche”. Nel canottaggio nulla si inventa ma almeno si vivono situazioni nuove. I tre ori, nelle specialità del quattro senza e dell’otto alla Coupe de la Jeunesse, le vittorie tricolori nel singolo Esordienti ed ora il quattro senza azzurro ai Mondiali Under 23 di Amsterdam. “Questa barca ha delle potenzialità, sta crescendo ed è partita con il piede giusto: ora non ci resta che attendere la finale, una nuova gara da affrontare con il massimo della concentrazione e da finire senza più energie”.

Il successo in batteria dà fiducia e morale alla barca di Veronica: c’è piena identità di vedute con le compagne Laura Basadonna, Gaia Marzari e Silvia Torsellini. “Il primo posto contro avversarie motivate quanto noi è giunto un po’ a sorpresa, sino agli ultimi metri non ho pensato alla possibilità di vincere ma solo alla migliore prestazione possibile. Attendiamo sabato per i responsi”. Intanto l’affiatato equipaggio si gode un giorno di riposo in attesa della battaglia. “Ci alleneremo consapevoli dei nostri mezzi, siamo molto unite e spesso condividiamo le nostre sensazioni. Come descriverei le mie compagne? Gaia è sempre molto attenta ai dettagli, Laura viene definita rompiscatole ma in realtà le sue indicazioni sono utili a tutto il gruppo, Silvia è la mia compagna di sventure”.

Dal nuoto, prima a Rapallo e poi dai Nuotatori Genovesi, impara il concetto di resistenza sviluppato poi all’Argus di Santa Margherita Ligure e, da un anno a questa parte, alla Canottieri Sampierdarenesi. Resistenza in tutti i sensi, considerati gli ottanta chilometri quotidiani per raggiungere la palestra o il campo di regata di Pra’ per gli allenamenti. “Se sono qui, devo ringraziare anche il mio tecnico Giovanni Santaniello per avermi seguita moltissimo in questi ultimi mesi. Mi ha insegnato a superare tutti gli ostacoli possibili”.
 

Veronica si è da poco diplomata al Liceo Scientifico. “Devo ancora scegliere la facoltà universitaria, amo molto gli animali e in futuro vorrei occuparmi di loro”.