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Laura Basadonna, La manager del quattro senza

venerdì 22 Luglio 2011

Laura Basadonna, La manager del quattro senza

AMSTERDAM, 22 luglio 2011 Avrà vent’anni il prossimo 20 ottobre, li festeggerà negli Stati Uniti a Clemson dove studia Business per diventare un manager di successo. E’ un’atleta e donna con le idee molto chiare, Laura Basadonna, e rema a bordo del quattro senza ad Amsterdam, una della più piacevoli sorprese di queste batterie. Fila diritta in finale questa barca, con capovoga Silvia Torsellini, Veronica Paccagnella e Gaia Marzari insieme a “Lalla”, respingendo gli attacchi di Australia e Olanda. “Non ce l’aspettavamo proprio, siamo molto contente e adesso vediamo come andrà la finale sabato” commenta la vogatrice torinese della Sisport Fiat, più volte campionessa italiana nella vogata di punta figlia di Margherita Italiano che nel canottaggio rosa è un nome noto avendo fatto parte del primo equipaggio femminile iscritto alla Coppa Europa.

Proprio da mamma partiamo. “Lei non voleva che iniziassi a remare a soli 11 anni, temeva potessi stufarmi presto ed invece non è andata così, anzi… Piano piano mi sono appassionata sempre di più, sin quanto entrata nell’agonismo ho capito che era la mia strada grazie ai preziosi insegnamenti di Bebo Carando. Uno su tutti: crederci sempre, non arrendersi mai”.

Il suo cursus honorum nella nazionale Junior. Finalista in quattro senza a Pechino 2007, argento a Linz 2008 (nella foto sotto) e quarta, stavolta in due senza, a Brive la Gaillarde 2009. “Remare da sola al Fiat in singolo non faceva per me, mi sono messa in contatto con un tecnico americano e così ho, diciamo così svoltato. Adesso, sul lago Hartuwell, esco sempre in quattro con o in otto. Giocoforza, ho studiato molto l’inglese e mi sono calata nella mentalità remiera locale dove il nostro sport viene preso con molta tranquillità. Sono tornata a Torino a giugno, per poco perché poi sono entrata in raduno permanente a Varese ma a settembre tornerò in America”. Le manca il Po. “Si, soprattutto l’assenza di punti di riferimento. In America puoi vogare per 500 chilometri senza neppure capire dove stai andando…”. E’ là che rema uno dei modelli. “Susan Francia, pluricampionessa nel due senza: si fa spesso il suo nome… Stimo molto anche Marit Van Eupen”.

Infine una considerazione sulle sue nuove compagne di squadra. “Allora, vediamo… Gaia è molto schietta, Veronica è pacata, Silvia non parla quasi mai ma quando lo fa allora c’è qualcosa che tutte quante dobbiamo ascoltare e capire”.