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Aniene, allenatrici alla riscossa

domenica 3 Luglio 2011

Aniene, allenatrici alla riscossa

RAVENNA, 03 luglio 2011 Giorgia Di Carlo, Marta Ponte, Alessia Merli, Monica Magini, un altro team si allenatori tutto in rosa. Dopo l’Elpis Genova, un’altra squadra giovanile seguita interamente da allenatrici. Sentiamo il loro parere sul canottaggio giovanile.

Il secondo team di allenatrici interamente femminili alla Standiana di Ravenna. Come mai?
MM:
“Con i piccoli è meglio che ci siano allenatrici donne. Abbiamo una sensibilità maggiore”.
AM: “All’inizio è stata una casualità. Ci siamo trovate in questa situazione. Ora dopo tanti anni possiamo considerarla una scelta”.
GDC: “Poi all’Aniene, un circolo tendenzialmente maschilista, se siamo ancora lì vuol dire che il team funziona”.
MM: “Si, infatti. Non saremmo più lì, se non lavorassimo bene”.

Che squadra avete portato qui al Festival 2011 e quali sono gli obiettivi che vi siete poste prima di partire?
GDC:
“La situazione si è un po’ capovolta rispetto all’anno scorso, quando siamo arrivati a Piediluco con molti Cadetti e pochi Allievi. Qui in gara abbiamo portato molti più Allievi.
Il nostro obiettivo è quello di creare un gruppo coeso, unito, ma allo stesso tempo ci preoccupiamo di farli divertire. Li facciamo allenare solo tre volte a settimana e, finita la scuola, incrementiamo un po’, ma senza esagerare. Noi puntiamo a portare più gente possibile in agonistica, se iniziamo a stressarli fin dalle categorie giovanili, avremmo numeri molto ridotti”.

Di fronte al periodo critico, quello di passaggio tra categorie giovanili e agonistiche, come reagite?
GDC:
“Solitamente nel mese di settembre lavoriamo con gli allenatori dell’agonistica, in modo da facilitare il passaggio. Spieghiamo ai nostri colleghi le varie caratteristiche di ogni atleta, cercando di creare una continuità. In questo modo stanno ancora un mese con noi e contemporaneamente si abituano alle nuove figure che li seguiranno”.

Commenti sul campo di regata di Ravenna?
GDC:
“Tutto molto curato. Il campo e la logistica sono perfetti, peccato per il vento. Ma questo campo si sa da sempre essere molto ventoso, infatti non crediamo sia adatto ai piccoli. Siamo molto affezionati a Piediluco. E poi torniamo al solito discorso dello spostare sempre di più le gare al nord. Non è il caso di Ravenna, che tutto sommato è raggiungibile da quasi tutte le parti d’Italia. Non lo trovo giusto per le società del mezzogiorno e del centro”.

Qual è la vostra controproposta allora?
GDC:
“Sabaudia è un ottimo campo, ad esempio. Viene spesso sottovalutato l’aspetto raggiungibilità e costi. Quando abbiamo fatto lì i Campionati Italiani Ragazzi sono riusciti benissimo. I ragazzi si sono divertiti anche molto. Poi c’è il mare a due passi”.

Nella foto: Giorgia, Marta, Alessia e Monica con i loro atleti dell’Aniene