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Tremezzina, la novità lombarda

sabato 2 Luglio 2011

Tremezzina, la novità lombarda

RAVENNA, 02 luglio 2011 – Prima intervista alla Canottieri Tremezzina, società lombarda che compie un anno il prossimo ottobre. Parliamo con l’allenatore Franco Checola, che ci racconta la sua esperienza e ci introduce nel mondo della sua società.

La novità sulla scena del Festival dei Giovani. Cosa ci racconta della vostra società?
“La mia società è molto nuova, l’abbiamo fondata ad ottobre. Abbiamo avuto le barche a fine febbraio, quindi siamo rimasti bloccati fino ad allora. Piano piano siamo riusciti a preparare degli atleti che ci hanno regalato già soddisfazioni in questi primi due giorni”.

Da dove è nata questa grande passione per il canottaggio, tale da spingerla a fondare un nuovo circolo?
“Io alleno dal 1990, dopo essere stato per vent’anni atleta. So bene cosa significa essere atleta e anche fare l’allenatore. Mi piace molto fare entrambe le cose. In società seguo tutti, dagli Allievi ai Senior, sono l’unico allenatore”.

Quali assi nella manica ha da proporci la Tremezzina nelle categorie superiori?
“Ho un ragazzo interessante nel giro della nazionale, Stefano Morganti, e altri due ragazzi che iniziano a darmi soddisfazioni, Pietro Venini e Lorenzo Fontana.
Ci sono poi gli altri elementi della famiglia Morganti, i due fratelli di Stefano, che stanno facendo furore a questa manifestazione”.

I progetti per l’anno prossimo?
“Stefano ha fatto la domanda per il College Remiero di Canottaggio di Piediluco e speriamo lo prendano. Così avrà la possibilità di fare una full immersion nel canottaggio. Poi ci sono quei due ragazzi di cui di parlavo prime e per quanto riguarda le categorie giovanili puntiamo a venire al prossimo Festival con una ventina di elementi”.

Come state vivendo questo vostro primo Festival dei Giovani a Ravenna?
“Lo stiamo vivendo bene, anche se secondo me non è il posto ideale. Conosco bene questa zona e mi sono allenato per anni in questo bacino quando venivo in villeggiatura a Cervia. Non penso di aver mai trovato il lago calmo. In tutte le competizioni a cui abbiamo partecipato, le gare sono state falsate dal vento. Parlo però esclusivamente del campo di gara. Se pensiamo a tutto il resto è eccezionale”.

Nella foto: L’allenatore e gli atleti della new entry del canottaggio italiano