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Un allenatore “d’oro” per la Roggero di Lauria

sabato 2 Luglio 2011

Un allenatore “d’oro” per la Roggero di Lauria

RAVENNA, 02 luglio 2011 Luca Moncada, classe 1978, pietra miliare del canottaggio italiano con alle spalle ben sei titoli mondiali, nelle vesti dell’allenatore della Canotteri Roggero di Lauria, ci racconta il suo passaggio da un ruolo all’altro e la sua esperienza qui a Ravenna con i ragazzi della sua nuova società.

Nuovo ruolo per te in una società remiera. Atleta per tanti anni, ora allenatore. Raccontaci la tua esperienza.
LM:
“Sono allenatore da novembre per la Canottieri Lauria, una società centenaria che ha alle spalle una grande tradizione remiera. Sono un novello allenatore. Ho iniziato come vice allenatore al Telimar e poi sono diventato il primo allenatore di questo Circolo”.

Dal Telimar alla Lauria, come ti trovi a lavorare con ragazzi per te nuovi?
LM:
“Ho recuperato una squadra che era ridotta ai minimi termini. Sta venendo su una squadra giovanile con buone possibilità. Sono venuto con sette cadetti e un allievo C, la maggior parte voga da pochi mesi, ma stanno già portando i primi risultati. È già una grande soddisfazione essere qui”.

Hai solo atleti giovani, o anche qualcuno delle categorie superiori?
LM:
C’è qualche elemento anche un po’ più grande. Ma i problemi sono sempre gli stessi, impegni, università. Ma abbiamo comunque dei buoni elementi, specialmente negli Under 23”.

Come ti sembra questo Festival 2011?
LM:
“Ravenna è perfetta per ospitare questa manifestazione. L’unico handicap è il vento, che per fortuna ci sta dando un po’ di tregua. Speriamo che continui così per un po’. Per il resto l’organizzazione è fantastica, niente da dire”.

Il canottaggio siciliano sta dando grandi risultati a livello internazionale, basti pensare alle sorelle Lo Bue oppure a Di Liberti e Provenzano convocati nella Nazionale Under 23. Di cosa ha bisogno la Sicilia per imporsi in via definitiva sul panorama italiano e internazionale?
LM:
“Quello che ci manca è un campo di gara vero e proprio. Siamo dei nomadi, ci spostiamo sempre nei campi dove c’è l’acqua. Il sogno è fare un campo di gara vicino Palermo, che sia adibito anche a campo internazionale. È ottimale il clima, fa caldo anche d’inverno, e poi è centrale nel Mediterraneo. Ci si allena bene d’estate e d’inverno”.


Nella foto: L’allenatore Luca Moncada e i suoi atleti