di Enrico Porfido

RAVENNA, 01 luglio 2011 – Intervista flash sul campo all’allenatore del circolo partenopeo Posillipo, Pasquale Marigliano, e due suoi atleti, Giulio Mirabella e Salvatore Monfrecola, entrambi classe 1997.

La compagine posillipina al Festival 2011 come si presenta?
PM: “Siamo una rappresentativa di una ventina di atleti quest’anno. Tra Allievi e Cadetti abbiamo molti alle prime esperienze. Ed il Festival serve per quello, per far fare esperienza ai più piccoli”.

Il fine del Festival qual è? Cosa deve insegnare ai giovani atleti?
PM: “Il nostro obiettivo è sempre quello di portare un gruppo di ragazzi alla condivisione di un’esperienza bella come quella dello sport remiero. A livello di prestazioni non abbiamo un obiettivo vero e proprio, per me il Festival deve essere davvero un festival. Un’occasione di confronto, la conclusione di una stagione di attività, non dobbiamo pensare alla medaglia. Il premio è una conseguenza, noi vogliamo coinvolgere un numero sempre maggiore di persone. Creare un gruppo e portarlo avanti”.

Il canottaggio visto con gli occhi di un atleta giovane, cos’è? Avete dei modelli nel vostro circolo, ricco di atleti più grandi di fama nazionale e internazionale?
SM: “L’importante è partecipare e divertirsi. Poi ovviamente se c’è il risultato fa piacere, ma quello che conta è il divertimento senza dubbio”.
GM: “L’obiettivo è quello di fare il massimo. Di arrivare a gareggiare ai Mondiali, come Marco Di Costanzo, e anche qualcosa in più. Sarebbe una grande cosa”.

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