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Sorelle Lo Bue nella storia, tre medaglie per la Telimar

martedì 21 Giugno 2011

Sorelle Lo Bue nella storia, tre medaglie per la Telimar

CATANIA, 21 giugno 2011 – Dici Lo Bue e pensi al pugno rivolto in cielo e uno che spacca l’acqua, all’unisono, come in gara. Segno di chi vince, di chi ha appena conquistato il terzo titolo italiano in due anni. Quell’oro nel due senza junior che incorona le sorelle palermitane, «le sister», così le chiama il loro allenatore Benedetto Vitale, come il miglior equipaggio che l’intero canottaggio italiano abbia espresso negli ultimi due anni. Ieri, a Ravenna, Giorgia e Serena hanno vinto contro il tempo più che con le avversarie di sempre ed eterne seconde, le fiorentine Arcangiolini-Ferrara.

Con 7’31’’37 hanno battuto di quattro secondi il tempo federale, dimostrando, per chi non lo avesse capito, che nello sport si vince con la mente e non solo con il corpo. «Siamo arrivate a Ravenna sapendo che, al campionato under 23, il Firenze aveva fatto un tempo migliore del nostro, al secondo meeting», racconta la capovoga Giorgia, «per questo avevamo qualche timore. Poi però siamo partite come sempre e ci siamo messe davanti. Avevamo un buon margine, anche se la lotta tra Firenze e Billi per la seconda posizione mi ha messo un po’ di pressione: temevo che si potessero avvicinare. Invece, negli ultimi 500 metri ho capito che non ci avrebbero raggiunte e, alla fine, è stata un’emozione fantastica. Finora abbiamo vinto tanto, ma non ci siamo mai abituate. Altrimenti, il rischio sarebbe di iniziare a perdere».

Stesse sensazioni per Serena, un anno più piccola della sorella, e ancora secondo anno ragazzi: «Sono soddisfatta perché abbiamo abbassato il tempo federale. È stato bello anche il ritorno a casa perché abbiamo abbracciato i nostri genitori, che erano felicissimi per il titolo vinto e il tempo fatto». Finita la sbornia da campionesse d’Italia, per le “sorelle d’Italia”, però, è già tempo di rimettere testa e cuore in barca: mercoledì partiranno per Kruszwica, in Polonia, dove sabato e domenica disputeranno il loro primo campionato europeo. Sarà importante ottenere un buon risultato in vista della partecipazione ai Mondiali.

Messo in una teca il titolo italiano delle sorelline della Canottieri Palermo, Ravenna ha regalato altre medaglie ai siciliani e tutte sono firmate Telimar. Innanzitutto, l’argento nel quattro di coppia pesi leggeri femminile composto da Alexandra Carramusa, Maria Cristina Flugy Papè, Victoria Demma e Maria Scalici, giunte a nove secondi dal Padova. Lo stesso equipaggio è poi salito sull’otto senior insieme a Maura Demma, Flavia Amato, Luana La Monica, Alessia Moschitta e la timoniera Lucia D’Angelo con cui hanno preso il bronzo, sebbene la gara sia stata fra tre avversari. Stesso risultato per gli uomini sull’otto pesi leggeri: Filippo Di Letto, Alessandro Di Liberti, Claudio Provenzano, Federico Venturella, Davide Cappelleti, Vincenzo Messana, Marco Spektor, Leonardo e Gaspare Vasile sono arrivati terzi su tre equipaggi in gara. Bronzo a parte, ben più prezioso è il quarto posto conquistato da Di Liberti e Provenzano nel due senza pesi leggeri: i due palermitani hanno sfiorato il colpaccio in una specialità che non è certo la loro, arrivando a 23 centesimi dal podio. Peccato ma, nello stesso tempo, niente male, visto che questo due senza è stato improvvisato.

Quanto agli altri risultati, lontano dal podio ma sempre competitivo l’Ortigia che, con Sergio Chessari e Marco Ferreri hanno conquistato un buon sesto posto nel due senza senior, proprio davanti a Leonardo Vasile e Gabriele Poma, del Telimar. Infine, settimo e ottavo il due con senior e junior dell’Unione Siciliana composta dai fratelli Alberto e Gabriele Savarese, timonati da Umberto Mignemi.

Stefano Lo Cicero Vaina