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Alessandra Patelli, la rivelazione femminile della stagione 2010

sabato 18 Giugno 2011

Alessandra Patelli, la rivelazione femminile della stagione 2010

Alessandra Patelli, la rivelazione femminile della stagione 2010

di Enrico Porfido

RAVENNA, 18 giugno 2011 – Alessandra Patelli, classe 1991, originaria di Conegliano. Un titolo italiano in doppio nel 2009 e due argenti ai Campionati 2010 e 2011 in singolo. Numerose medaglie ai Meeting nazionali e tutto questo in soli due anni di attività. Scambiamo due chiacchiere con l’atleta della Canottieri Sile Treviso alle prese con le sue prime vere esperienze agonistiche.

L’anno scorso sei stata la rivelazione del settore femminile. Sei entrata in modo prepotente sulla scena nazionale e ti stai confermando un talento. Parlaci un po’ della tua esperienza.
“È tutto nuovo per me. Remo da soli due anni. Ho iniziato l’anno scorso e sono stata subito convocata per le selezioni per i mondiali, ma ho preferito fare la maturità. Ci tenevo molto alla scuola e non me la sono sentita di fare una scelta diversa. Avevo paura di non fare i mondiali e di andar male alla maturità. Subito dopo il diploma sono stata una settimana a Varese a spese societarie per far capire che comunque ci tenevo ed ero interessata a questa realtà”.

La stagione 2011 ti sta regalando le soddisfazioni sperate?
“Questa stagione è iniziata bene con la Silver Skiff. Poi ho inviato i test in Federazione e sono stata convocata nel gruppo B. Con la vittoria al primo meeting e un test particolarmente buono ad un raduno, sono riuscita ad entrare nel gruppo A. Da metà aprile sono in raduno. Dovrei andare a Lucerna e poi ai Mondiali Under 23”.

E la convivenza con le tue compagne di nazionale, ma avversarie societarie, come procede?
“Mi trovo molto bene. Nel gruppo di lavoro della nazionale in cui sono, siamo quattro under 23 e due Senior, Betta e Laura. Penso di avere ancora tantissimo da imparare e stare con loro è una grande opportunità. Ad esempio, con le barche lunghe non ho ancora grande esperienza. Fino ad ora solo gran gare in singolo. Sto imparando anche grazie a loro e alla loro esperienza”.

Studio e canottaggio, come concili queste due attività?
“Studio medicina, una facoltà come tutti sappiamo molto impegnativa. Il primo semestre è andato tutto liscio. Ora inizio ad avvertire le prime difficoltà. Tra qualche giorno ho l’esame d’istologia, spero vada bene. Ho un programma e spero di rispettarlo. Sono di questa idea: fino a quando il canottaggio continuerà a darmi soddisfazioni, come ha fatto quest’anno, farò sacrifici. Poi si vedrà”.

Prospettive future? Sogni per il 2012?
“Per l’anno prossimo non so sinceramente. L’anno prossimo è l’anno importante, il 2012. Da quando ero piccola, sognavo di andare alle Olimpiadi. Magari in quattro di coppia. Per ora mi limito a sperare che, chiunque salga sul quattro di coppia azzurro, riesca a qualificarlo per i Giochi Olimpici. Poi spero di esserci io sopra l’anno prossimo.
Poi c’è Rio de Janeiro 2016, anche quello sarebbe molto molto bello. Se mi dicono che non vado a Londra, ma mi assicurano Rio, sono disposta ad accettare. Ovviamente ironizzo. Mi piacerebbe tanto fare questa esperienza, ovunque siano i Giochi”.

Chiudiamo con una curiosità. Sai di essere una delle ragazze del canottaggio italiano più presa di mira dal gossip?
“Piace a tutti fare gossip, inutile negarlo. L’importante è non esagerare, c’è un limite a tutto. Altrimenti si creano situazioni imbarazzanti ed inopportune, come è successo ad una mia amica. Il piacere di far gossip, non deve intaccare poi negativamente la vita di una persona. Per quanto mi riguarda, non penso di far parlare davvero così tanto. Se qualcuno dice in giro che parlo con una persona, se è vero, ben venga. L’importante è non inventare”.