La tua storia sportiva è particolare: atleta, timoniere e poi di nuovo atleta. Raccontacela un po’. “Allora, ho cominciato a remare da Allievo B. Il secondo anno che ero in Società , mi hanno chiesto di fare il timoniere per l’otto regionale e mi è piaciuto un sacco. Proprio in quel periodo alla Canottieri Firenze mancava un timoniere, parlo del 2005 circa, e sono diventato il timoniere ufficiale della squadra”. È stato difficile scegliere? “Ho sempre cercato di conciliare l’attività agonistica da atleta e quella da timoniere, poi negli ultimi anni ho intrapreso per bene la carriera di atleta. Certo, da timoniere ho partecipato a due mondiali e non fu una cosa banale. Nel 2006, ad Amsterdam (Olanda), ho vissuto la mia prima esperienza internazionale. In quell’occasione siamo arrivati secondi, con Fossi, Baldi, Zombi e Landi in quattro con. Nel 2007, invece, a Pechino (Cina) siamo riusciti ad imporci e abbiamo portato a casa la vittoria. L’equipaggio era lo stesso, ma al posto di Fossi c’era Scandino”.
Stagione 2011. Commenti a caldo. “In questa stagione ho avuto le mie soddisfazioni. Campione Italiano in quattro senza, in barca con Edoardo Gattai, Bernardo Nannini e Pietro Zilari. L’anno scorso ho portato a casa la medaglia d’oro alla Coupe de la Jeunesse di Hazenwinkel (Belgio), il titolo Junior in quattro senza a Mantova ed un argento nel due yole ai Campionati Regolamentari di Salerno”.
Aspettative per l’anno prossimo? “Per il prossimo anno punto alla maglia azzurra, come Edoardo che è già dentro, ma non nei Pesi Leggeri”.