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Andrea Marcaccini, Dal timone d’oro di Pechino al remo d’oro  di Gavirate

sabato 18 Giugno 2011

Andrea Marcaccini, Dal timone d’oro di Pechino al remo d’oro  di Gavirate

Andrea Marcaccini, Dal timone d’oro di Pechino al remo d’oro
 di Gavirate

di Enrico Porfido

RAVENNA, 18 giugno 2011 – Che storia! Timoniere medaglia d’oro ai Mondiali Junior nel 2006, oggi Andrea Marcaccini (classe 1992) suda e rema per la  Canottieri Firenze di Gigi De Lucia. Nel singolo e nel ‘due con’ a Ravenna, ma la sua esperienza è molto particolare perché è la concreta dimostrazione di come nel canottaggio si possano raggiungere obiettivi ambiziosi, o forse insperati, con il massimo della determinazione e della grinta pur non possedendo misure antropometriche eccezionali.

La tua storia sportiva è particolare: atleta, timoniere e poi di nuovo atleta. Raccontacela un po’.
“Allora, ho cominciato a remare da Allievo B. Il secondo anno che ero in Società, mi hanno chiesto di fare il timoniere per l’otto regionale e mi è piaciuto un sacco. Proprio in quel periodo alla Canottieri Firenze mancava un timoniere, parlo del 2005 circa, e sono diventato il timoniere ufficiale della squadra”.

È stato difficile scegliere?
“Ho sempre cercato di conciliare l’attività agonistica da atleta e quella da timoniere, poi negli ultimi anni ho intrapreso per bene la carriera di atleta. Certo, da timoniere ho partecipato a due mondiali e non fu una cosa banale. Nel 2006, ad Amsterdam (Olanda), ho vissuto la mia prima esperienza internazionale. In quell’occasione siamo arrivati secondi, con Fossi, Baldi, Zombi e Landi in quattro con. Nel 2007, invece, a Pechino (Cina) siamo riusciti ad imporci e abbiamo portato a casa la vittoria. L’equipaggio era lo stesso, ma al posto di Fossi c’era Scandino”.

Ci hai parlato dei risultati da timoniere. Quali quelli da atleta?
“Anche da atleta ho avuto numerose soddisfazioni. In categoria Ragazzi ho vinto il Campionato in quattro senza. Alla specialità del singolo sono arrivato solo quest’anno. Un po’ una scelta obbligata perché sono l’unico Peso Leggero della squadra. Domani però sarò in barca in due con insieme ad Edoardo Gattai, che ha ripreso da poco con noi. Stavolta non sarò io il timoniere ovviamente. Dario Favilli avrà questo ruolo. È il primo anno che gareggia, ma già l’anno prossimo va agli europei”.

Stagione 2011. Commenti a caldo.
“In questa stagione ho avuto le mie soddisfazioni. Campione Italiano in quattro senza, in barca con Edoardo Gattai, Bernardo Nannini e Pietro Zilari. L’anno scorso ho portato a casa la medaglia d’oro alla Coupe de la Jeunesse di Hazenwinkel (Belgio), il titolo Junior in quattro senza a Mantova ed un argento nel due yole ai Campionati Regolamentari di Salerno”.

Aspettative per l’anno prossimo?
“Per il prossimo anno punto alla maglia azzurra, come Edoardo che è già dentro, ma non nei Pesi Leggeri”.