PIEDILUCO, 15 aprile 2011 – La Svezia coglie l’occasione del FISA Camp per scendere in acqua per la prima volta nell’anno. I campi di regata svedesi sono tutti completamente ghiacciati e per questo la Federazione ha chiesto alla FISA di essere inserita nel programma di quest’appuntamento formativo. Due gli equipaggi qui al Memorial d’Aloja: il doppio pesi leggeri di Oscar Russberg e DennisBernhardsson e il doppio senior di OscarClaesson e DennisGustavsson. Parliamo un po’ con l’allenatore JohanLidberg di questa esperienza e del canottaggio svedese.
Quanto è conosciuto il canottaggio in Svezia? “Il canottaggio in Svezia è abbastanza diffuso, ma dobbiamo crescere ancora tanto. Negli ultimi anni il nostro sport ha avuto una grande visibilità , soprattutto grazie alla vittoria di Frida Svensson, campionessa mondiale in singolo. I circoli tesserati per la Federazione sono una sessantina, ma realmente attivi sono solo venti. Quindi tirando le somme, sono solo un centinaio gli atleti che gareggiano”.
Avviamento allo sport. Come entrano in contatto i ragazzi più giovani con il mondo del remo? Esistono progetti particolari, magari organizzati in collaborazione con le scuole? “La nostra fortuna è che in Svezia lo sport si fa a scuola. È obbligatorio e costa poco, una decina di euro all’anno per l’iscrizione ad un club. Lo stato sovvenziona molto le società sportive e promuove le collaborazioni con la scuola pubblica. Al liceo tutti gli studenti praticano una disciplina sportiva ed è una grande opportunità . In questo modo lo sport entra nella vita di tutti i giorni e si fa conoscere. Abbiamo le stesse possibilità di tutti gli altri sport di farci conoscere, se non fosse così il canottaggio rimarrebbe interno al circolo e non conoscerebbe mai una grande diffusione”.