Georgia e Armenia: dove remare è ancora un’impresa
venerdì 15 Aprile 2011
Georgia e Armenia: dove remare è ancora un’impresa
Georgia e Armenia: dove remare è ancora un’impresa
di Enrico Porfido
PIEDILUCO, 15 aprile 2011 – Tra i paesi emergenti del secondo FISA Camp troviamo anche la Georgia e l’Armenia. Entrambe queste nazioni vivono una realtà in cui il canottaggio è uno sport di nicchia e con poche risorse a disposizione. Chiacchierando con Dimitri Lolua, coach del team georgiano, e Vardan Adamyan, allenatore armeno, cerchiamo di capire meglio la situazione nelle loro nazioni, passando dall’italiano al russo, grazie all’interprete Elena Donets.
Cominciamo con una domanda di rito. Quali sono le vostre impressioni sul FISA Camp e sul centro federale italiano? Dimitri Lolua: “Per quanto riguarda il luogo, il paesaggio è bellissimo. Le strutture sono fantastiche e il centro federale italiano è tra i migliori che abbia mai visto. Non smetterò mai di ringraziare la FISA per l’opportunità che ci ha dato. Da anni la Federazione Internazionale ci aiuta e ci sostiene. Se partecipiamo a questi eventi internazionali, è solo grazie a loro. Gli atleti sono molto felici di potersi allenare con atleti di altre nazioni e il confronto specialmente con i forti atleti italiani è molto costruttivo. Esperienze di questo tipo nella nostra nazione non sono possibili. Questo influenza molto la loro motivazione e la loro preparazione”. Vardan Adamyan: “Al di là del paesaggio bellissimo, quello che conta è la possibilità di allenarsi con barche e mezzi nuovi, di potersi confrontare con i coetanei e di conoscere nuove realtà . Siamo rimasti positivamente impressionati da tante cose e speriamo di ripetere ancora questa esperienza. Inoltre è inutile nascondere che anche il semplice viaggiare e venire in Italia è una bellissima opportunità ”.
Durante la scorsa edizione abbiamo visto in acqua degli atleti georgiani che hanno portato a casa buoni risultati. Quest’anno da chi è composto il team? DL: “I due singolisti georgiani che hanno partecipato l’anno scorso al Memorial non sono venuti per diverse motivazioni. Il senior Mikeil Ejarhvil, bronzo in singolo l’anno scorso, si sta preparando per i Campionati Nazionali selettivi per i Mondiali, mentre il giovane junior Georguii Bagatuia, quinto in singolo alla scorsa edizione, è momentaneamente fermo per motivi di salute. Quest’anno il team georgiano è composto da altri due ragazzi, molto giovani. Archili Baiashvili, di soli quindici anni, è alla sua prima esperienza internazionale, come il suo compagno di squadra Lasha Motiashvili, che vedremo in barca nella specialità del singolo pesi leggeri”.
La squadra armena conta quattro atleti, cosa dobbiamo aspettarci da loro? VA: “Per noi è la prima volta qui al Memorial ed è una grande opportunità . Abbiamo portato quattro atleti, tra le quali una donna, la singolista Anna Yegoryan. In gara vedremo il doppio senior di Makar Sargsyan e Sargis Gharabaghtsyan, entrambi atleti che hanno già frequentato i campi internazionali negli ultimi anni, e il singolo pesi leggeri di Gevorg Adamyan, alla sua seconda esperienza internazionale dopo i Mondiali junior di Racice 2010. Il nostro intento principale è fare esperienza e crescere sia io personalmente come tecnico, che i ragazzi come atleti. Speriamo di crescere molto nei prossimi anni e per quanto riguarda questa gara chissà ”.
Approfondiamo un attimo il discorso sul canottaggio femminile. Anna è l’unica ragazza della nazionale armena? VA:“Stiamo cercando di far crescere anche una squadra femminile. Domani vedremo in acqua Anna in singolo. Purtroppo la nostra singolista peso leggero si è ammalata pochi giorni prima della partenza e non è potuta venire. Speriamo alla prossima edizione di portare più ragazze per farle confrontare specialmente con le atlete azzurre che spesso prendiamo come esempio”.