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La Sicilia torna da Piediluco con 4 ori, 1 argento e 2 bronzi

martedì 5 Aprile 2011

La Sicilia torna da Piediluco con 4 ori, 1 argento e 2 bronzi

CATANIA, 5 aprile 2011 – Chiuso il sipario sul primo Meeting a Piediluco (Terni), per la Sicilia è ora di tirare le somme. Giunta in Umbria con 62 “atleti gara”, ha ottenuto 4 ori, 1 argento e 2 bronzi. A salire per ben due volte sul gradino più alto del podio, sono stati Alessandro Di Liberti e Claudio Provenzano (sotto), del Telimar, aggiudicandosi la gara del doppio pesi leggeri under 23 e quella del quattro di coppia con Babboni (Marina Militare) e Micheletti (Gavirate) (nella foto di apertura, durante la premiazione). “In questo modo, sottolinea soddisfatto Marco Costantini, tecnico del Telimar, “la strada verso i mondiali si fa meno complicata”.

L‘altro oro è arrivato dalle irresistibili sorelle Giorgia e Serena Lo Bue (sotto), prime nel due senza junior: ancora una volta hanno dimostrato di non avere avversarie capaci di impensierirle. Lo sa bene il loro allenatore Benedetto Vitale, che, a questo punto, non nasconde velleità mondiali: “Se continuiamo così, a Eton (Gran Bretagna) ci andiamo noi con questo due senza. Certo, le tappe sono ancora tante, visto che, per esempio, tra due settimane le ragazze vestiranno di azzurro al Memorial D’Aloja, qui a Piediluco. Il tecnico azzurro Josy Verdonkshot le metterà in gara contro un equipaggio misto creato da lui. Vedremo…”.

Il quarto oro è ancora rosa e se lo sono aggiudicate Anna Firrarello (Cus Catania), Valeria Fraternale (Armida), Maria Flugy Papè (Telimar) e Maria Scalici (Telimar) nel quattro di coppia pesi leggeri (sotto).

L’argento ha proprio i colori della Sicilia, visto che è arrivato grazie alla rappresentativa regionale, con il quattro di coppia formato da Salvatore Marino (Sc Palermo), Mirko Cardella (Telimar), Marco Vento (Sc Palermo) e Daniel Ventimiglia (Telimar) (sotto, al centro). “Sono un buon equipaggio”, commenta Benedetto Vitale, che è anche responsabile tecnico regionale, “sono usciti in barca spesso negli ultimi due mesi e. Uno di loro, in particolare, Marco Cardella ha dei numeri davvero interessanti”.

A completare il medagliere siciliano, il bronzo dell’Ortigia con Elen De Benedictis e Marta Vojvodic nel due senza ragazze, e quello delle sorelle Lo Bue nel quattro senza junior, insieme a Greta Masserano e Camilla Noè del Cus Torino. “In realtà, le ragazze avrebbero potuto stravincere pure questa gara”, continua Vitale, “visto che purtroppo Serena ha preso un embardée a 300 metri dalla partenza. La barca si è fermata e girata di novanta gradi. Quando si sono rimesse in gara, avevano oltre 60 metri di distacco, eppure sono riuscite a riprendere un passo incredibile che le ha portate al terzo posto, ma soprattutto a 7 secondi dalle prime. Alla fine, Serena è scesa in lacrime perché si è sentita responsabile dell’incidente. Può succedere! Resta, comunque, l’ottima reazione…”.

Quanto agli altri risultati, ottimo settimo posto nel singolo ragazzi di Giovanni Ficarra, del Peloro. L’atleta messinese, che dalla scorsa estate si allena a Piediluco insieme ai ragazzi del college, ha mostrato un grande carattere, nonostante le difficoltà della sua specialità. L’altro risultato di rilievo è arrivato dal quattro di coppia junior del Telimar, primo in finale B: l’equipaggio composto da Davide Cappelletti, Marco Spektor, Federico Venturella e Filippo Di Letto ha fermato il cronometro su 6’21”55. “Con questo tempo avrebbero probabilmente ottenuto il quarto o quinto posto in finale A”, dice con un pizzico di rammarico il tecnico del Telimar, Marco Costantini. “Per inesperienza, hanno sbagliato la gara di qualificazione per la finale A, e si sono dovuti accontentare della piccola finale. Ma al prossimo Meeting, potrebbe arrivare un risultato molto diverso”.

In ombra la Jonica, priva del suo “gioiello” Pierpaolo Venora, rimasto a casa per un problema muscolare. La squadra allenata da Diego D’Arrigo e Ivano Orofino non ha piazzato equipaggi in finale A, e da alcuni atleti come Guglielmo Catanzaro e Valerio Vaccaro non è arrivata la prestazione che ci si aspettava. “A questo punto dovremo rivedere qualcosa in vista del secondo Meeting e poi dei campionati italiani che si avvicinano”, spiega Orofino. “La nota positiva è aver fatto fare esperienza ad alcuni atleti Ragazzi come Aliotta, Grimlaldi e Amato, che insieme a Palana, del Thalatta, sono arrivati quinti in finale B col quattro di coppia Ragazzi. Se non avessero impalato in partenza, avrebbero quantomeno sfiorato il terzo posto. Tra gli junior, abbiamo avuto qualche delusione, anche se da atleti come Alberto Chiarandà, anche lui al debutto nazionale, sono arrivati buoni segnali per il futuro”.


Foto di C.Cecchin

Stefano Lo Cicero Vaina
Ufficio Stampa Fic Sicilia