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Verso Bled – Palmisano e Paonessa raccontano il quattro senza

lunedì 22 Agosto 2011

Verso Bled – Palmisano e Paonessa raccontano il quattro senza

ROMA, 22 agosto 2011 – Terzo Mondiale insieme, secondo Mondiale Assoluto, terzo Mondiale in quattro senza. Andrea Palmisano (classe 1988 – Aniene) e Mario Paonessa (1990 – Fiamme Gialle) mai e poi mai dimenticheranno la loro vittoria a Brest (Bielorussia), tredici mesi fa nella categoria under 23 insieme a Francesco Fossi e Vincenzo Capelli. Poi il bronzo sfiorato agli Europei ed infine il Mondiale di Lake Karapiro, una qualificazione alla finalissima (sesti) raggiunta con l’estromissione della Germania campione d’Europa.

Adesso, dopo un 2011 altalenante, c’e’ Bled nel mirino. Dopo Lucerna la decisione del CT De Capua di inserire Luca Agamennoni al posto di Vincenzo Capelli.

Ecco l’analisi di Andrea Palmisano. “La nostra forza nel 2010 era quella si essere praticamente tutti e quattro sullo stesso livello: quest’anno, già dalle prime gare nazionali, si e’ verificato un distacco tra le due coppie, a vantaggio di Francesco e Mario. Cosi il CT ha optato per questo cambio e l’innesto di Aga e’ stato molto positivo“.

Due medaglie olimpiche, una nel quattro senza, per il canottiere livornese delle Fiamme Gialle. “Ci ha aiutati, durante tutti gli allenamenti a Livigno, a inserire la marcia in più che ci mancava ed ha creduto subito nelle potenzialità della barca. Si va a Bled con obiettivo di essere protagonisti, come minimo dobbiamo entrare in finale“.

Aga ci ha messo tutti d’accordo – sorride Paonessa, reduce dal secondo posto ai Mondiali Under 23 – Quest’anno abbiamo avuto parecchi problemi, a Livigno ci siamo ripresi ed ora siamo supermotivati a fare bene“.

Paonessa ormai di quattro senza se ne intende pur essendo, il finanziere di Castellammare di Stabia, poco più che ventenne. “Mi spiace non aver rivinto l’oro under 23 ma io, come Vicino, Ponti e Di Costanzo, sono arrivato al traguardo completamente scarico. Onore a una grande Germania“.

Mario riflette poi ad alta voce su Livigno. “E’ la mia prima preparazione in altura in un posto molto carino ma troppo freddo per me abituato a ben altro clima. Stando insieme ad atleti di grande spessore, e non faccio nomi per non far torto a nessuno, mi sento anche cresciuto sotto il profilo della mentalità“.

Il canottaggio Senior, secondo Andrea Palmisano. “Totalmente diverso da quello under 23. Il 2011 e’ stato un anno completamente diverso dal 2010, l’anno scorso Mondiale ed Europeo sono andati complessivamente bene anche perché nulla avevamo da perdere. Discorso a parte quest’anno dove abbiamo a lungo e invano atteso il salto di qualita’ per gareggiare alla pari con i colossi mondiali di questa specialità“.

Bled? Una lavatrice!” scherza Paonessa. “A parte tutto, lo ricordo come un bel posto ma il campo di regata non mi ha pienamente convinto“.

A casa papà Ottavio e mamma Giovanna, le sorelle Ilaria e Farida, gli dicono di tenere duro. “Io in raduni lunghi come questo mi sfogo facendo shopping e comprando l’impossibile“. Come il suo capovoga, tornato a Roma con un nuovo Mac. “Io, a Bled porterò la collana d’oro regalata da papà Piero, la fede di mia nonna, la D di Danila (la mamma n.d.r.) e un cornetto portafortuna regalato dalla mia ragazza Federica“.