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Un oro e un argento per i lombardi a Eton

lunedì 8 Agosto 2011

Un oro e un argento per i lombardi a Eton

MILANO, 08 agosto 2011 – Due medaglie pesantissime per i lombardi ai mondiali junior di Eton, in Inghilterra: un oro, nell’otto per Guglielmo Carcano  (Moltrasio) e Marco Marcelli (Moto Guzzi), e un argento, nel quattro di coppia maschile, per Marco Chiodelli (Baldesio). Giù dal podio, ma con onore, Sara Magnaghi, (Moltrasio), quarta con il quattro senza, e Chiara Ondoli (De Bastiani), sesta nel quattro di coppia. Solo 16° Matteo Tettamanti (Moltrasio), con il quattro senza. Ma partiamo dall’ammiraglia: per la prima volta in 40 anni di mondiali junior, l’otto azzurro sale sul gradino più alto del podio annichilendo gli avversari sin dalle prime battute. Già ai 500 metri, l’Italia ha 1”08 sulla Germania e 1”22 sulla Gran Bretagna. È solo l’inizio della cavalcata vincente dei nove cavalieri azzurri verso l’oro e proprio davanti ai padroni di casa britannici, che sul traguardo prendono quasi quattro secondi di distacco. Per Carcano e Marcelli, entrambi atleti “figli” del lago di Como, si tratta di un salto nella storia del canottaggio: il loro innesto, a un mese e mezzo dal titolo europeo vinto da sei loro compagni di barca, ha dato maggior forza all’armo azzurro che, sin dalle qualificazioni, ha impressionato avversari e tecnici per la potenza espressa. “Non potevo far regalo migliore al mio allenatore Moioli (oro a Londra 1948, ndr.) per il suo ottantaquattresimo compleanno (8 agosto, ndr), questa vittoria è per lui e per la mia famiglia” spiega Marco Marcelli, cui fa eco Guglielmo Carcano (Moltrasio): “Oltre che alla mia famiglia, il mio pensiero va alla famiglia Tabacco: il mio allenatore Alberto, i suoi figli e miei amici Davide ed Emanuela”.

L’altra medaglia, l’ultima delle quattro azzurre (2 ori, 1 argento, 1 bronzo) conquistata in questo campionato, porta la firma del quadruplo maschile, autore di un “mondiale fotocopia” dell’anno scorso: primi in batteria, primi in semifinale, secondi in finale. Al posto di Michele Manzoli (Baldesio) e Matteo Baluganti (Pontedera), Marco Chiodelli e Luca Rambaldi (Ravenna). Gli azzurri lottano come leoni in una situazione di grande difficoltà per il forte vento laterale. Si lasciano sfuggire la Nuova Zelanda, la recuperano, staccano la Germania campione mondiale 2010 (74 centesimi al traguardo) ma nulla possono di fronte al serrate della Romania che vince in 6’01’’62 (1’’60 sull’Italia).

Chiude il mondiale con un buon quarto posto Sara Magnaghi, terzo carrello del quattro senza azzurro. Dopo i primi 500 metri, le azzurre sono seste ma sul passo avviano un progressivo recupero. Canada e Germania vengono scalzate poco prima dei mille, ma la Nuova Zelanda, terza, resta troppo lontana, a quasi cinque secondi. Del sesto posto di Chiara Ondoli, nel quattro di coppia, resta, invece, la soddisfazione di aver conquistato una finale difficile, dove per oltre metà gara l’Italia è rimasta nelle posizioni che contano. Nel finale è mancata la forza, ma il distacco dal podio, circa sei secondi, fa ben sperare per il futuro.

Stefano Lo Cicero Vaina