News

Marco Marcelli, Moto Guzzi? Il segreto è la semplicità

martedì 2 Agosto 2011

Marco Marcelli, Moto Guzzi? Il segreto è la semplicità

ETON, 02 agosto 2011 – L’eco del successo mondiale under 23 di Matteo Pinca e Marcello Nicoletti non si è ancora completamente spento. I talenti atleti della Moto Guzzi, iridati nel quattro senza pesi leggeri, sono alcuni degli ottimi prodotti delle sempre eccellenti nidiate Moioli. L’ultimo azzurro, in ordine di tempo, si chiama Marco Marcelli. E’ campione europeo nella specialità del quattro con, ora occupa il settimo carrello dell’otto. “Ho legato molto con Matteo e Marcello, ad Amsterdam hanno realizzato una grandissima impresa – spiega Marco – Vincono perché hanno grande fiducia in Moioli, la stessa da me riposta in lui perché lui è il miglior allenatore del mondo. Predica umiltà e una vita semplice, lontana dagli eccessi”. E infatti se gli si chiede cosa gli fa venire subito in mente, bruciapelo, la Moto Guzzi. “Il Moioli, naturalmente”.

Marcelli riavvolge poi il nastro degli ultimi due mesi. “Prima un emozionante Campionato d’Europa, terminato con una bellissima vittoria. Non ce l’aspettavamo: io Guglielmo Tettamanti, Leone Maria Barbaro ed il nostro timoniere Dario Favilli abbiamo iniziato a crederci dopo la gara per l’assegnazione delle acque. Poi il raduno premondiale ed il passaggio all’otto, una barca difficile e stimolante nella quale l’Italia ha conquistato due bronzi agli ultimi Mondiali Junior. Le sensazioni sono buone, noi tutti abbiamo legato sin da subito e l’innesto di Giuseppe Vicino negli ultimi giorni ci ha dato grande esperienza”.

La scelta di Marcelli è da subito chiara. “Ho iniziato a praticare canottaggio nel 2005. Volevo provare uno sport diverso, nei primi anni del mio percorso da atleta mi hanno seguito GB Rotta e Giorgio Ronchetti. Prima di conoscere barche e remi, facevo atletica leggera ma non a livello agonistico“.

Matteo Marcelli studia all’Istituto Tecnico Badoni di Lecco. Il suo hobby è il ciclismo e insieme a chi ama andare in bicicletta per chilometri e chilometri lungo svariati sentieri. “Con Pinca e Nicoletti, naturalmente”. Chiaro, no?