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Lettera da Firenze: Zileri, Pietra Caprina e Favilli

martedì 2 Agosto 2011

Lettera da Firenze: Zileri, Pietra Caprina e Favilli

ETON, 02 agosto 2011 – A Eton c’è Bernardo Nannini, già medaglia di bronzo nella specialità dell’ otto, c’è Beatrice Arcangiolini capovoga del quattro senza femminile. Un viaggio in autobus è, invece, la buona occasione per approfondire le storie di altri tre atleti della Canottieri Firenze: Pietro Zileri, Lorenzo Pietra Caprina e Dario Favilli.

Il primo a parlare è proprio il timoniere del quattro con, già campione d’ Europa. “Questo Mondiale è un’esperienza molto importante per me. Dopo aver partecipato al Festival dei Giovani, sono stato nuovamente convocato a Piediluco per il raduno premondiale. Dettare i tempi a questo quattro con, con a bordo i bravi Abbagnale, Duchich, Brezzi e Cuomo, mi riempie d’orgoglio. Sono giovanissimo, ho solo 14 anni e molte cose da imparare dai miei compagni di squadra e dai miei tecnici”.

Anche io mi sono avvicinato a questo sport soltanto l’anno scorso – ribatte Pietra Caprina in barca a Eton sul quattro senza – La mia storia sportiva è segnata, in particolar modo, da sette anni di karate. Ora sono al secondo anno della categoria Ragazzi, mi sono tolto la soddisfazione di vincere un titolo italiano Junior ol tre all’argento nel quattro con Ragazzi”.

Zileri, già due volte oro alla Coupe nel due senza e campione europeo, siede al terzo carrello dell’otto. Per diversi anni tennista, da qualche tempo ha seguito la strada del papà Federico che ha vinto un titolo di campione d’Europa e si è piazzato settimo al Mondiale insieme a Gianluca Farina. “Abbiamo vissuto un raduno stressante ma fortifico. Siamo tornati a Piediluco con una vittoria continentale, per quel che mi riguarda inaspettata almeno nelle proporzioni (15 secondi n.d.r.). Qui a Eton sono certo che la Gran Bretagna tirerà fuori un’Ammiraglia degna di tal nome”.

Si tirano fuori aggettivi per il tecnico societario. Pietro lo considera carismatico mentre Lorenzo lo ritiene grintoso. “Io sono contento per l’ attenzione che ci dedica – aggiunge Dario – Io ho continuato ad allenarmi durante gli esami di terza media, stavo sul catamarano con lui per imparare i corretti movimenti tecnici”.

Di tecnica, magari, anche Lorenzo ne parla con i giovanissimi fratelli Leonardo e Ludovica. “Siamo una famiglia ormai votata al remo”. Un pensiero sugli avversari del quattro senza? “Penso Gran Bretagna, Germania e Stati Uniti”. E’ d’accordo Pietro Zileri. “Anche per noi questi sono i nomi da battere senza escludere qualche sorpresa dall’Est”.

Bernardo Nannini, uno dei “vecchi” della barca. “Mi ha aiutato molto a modo suo – conclude Pietro – Mi tendeva la mano quando poteva ma quando sapeva che ero il primo a farcela da solo mi pungeva e stimolava”. “Voglio aggiungere che è un esempio, è giusto che sia il nostro capitano per carattere e responsabilità” aggiunge Lorenzo.

Nella foto: Lorenzo Pietra Caprina