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Michele Peretti, Grazie Gavirate

mercoledì 30 Giugno 2010

Michele Peretti, Grazie Gavirate

ROMA, 30 giugno 2010Da Voltorre, di fianco al Chiostro, alla Schiranna sono praticamente quattro passi. Michele Peretti, classe 1988, può tranquillamente sentire la proverbiale aria di casa mentre prepara la sua seconda gara di Coppa del Mondo: Lucerna è sempre più vicina e, dopo aver provato l’otto, l’alfiere della Canottieri Gavirate sarà in gara nella specialità del ‘due con’ dove allo stato attuale risulta iscritto insieme a Simone Ponti e al timoniere Niccolò Fanchi.

La scelta di remare nasce un po’ per caso. Passeggiare lungo le sponde del lago è una sua piacevole abitudine, consolidata sin dai tempi in cui era bambino. Quel giorno di inverno di nove anni fa, la vista della sede della Canottieri Gavirate lo spinge a provare. “Ho avuto la fortuna di incontrare un tecnico molto bravo e preparato, forte della sua esperienza di azzurro e medaglia olimpica – spiega Peretti – Giovanni Calabrese è poi anche eccezionale dal punto di vista umano perché sa capire gli atleti e comprenderne le esigenze”.

Da ragazzo e Junior Michele promette bene, arrivano i primi risultati importanti nelle gare nazionali e la vittoria della selezione nel 2006 vale il lasciapassare per i Mondiali Juniores di Amsterdam (foto a lato). “Equipaggio tutto Gavirate con i compagni di squadra e amici Matteo Buzzi, Corrado Regalbuto, Marco Bazzani: alla fine solo decimo posto, ricordo bene il livello del Mondiale e probabilmente non eravamo ancora pronti per compiere il salto di qualità ma quell’esperienza ci ha forgiato”.
 
Poi un paio di stagioni a pelo d’acqua prima di iniziare nuovamente a pensare in grande. “Dopo i Campionati di Ravenna, conclusi al secondo posto in quattro con dietro l’Aniene, la mononucleosi mi ha stoppato sino a Natale. Sono un po’ ingrassato ma tanta era la voglia di riprendere e costruire qualcosa di importante. La chiamata di Beppe De Capua per il primo raduno è stata molto importante: il test è stato positivo e io ho avuto gli stimoli giusti per proseguire la preparazione insieme ad altri giovani”. 

Bled, battesimo di fuoco nell’otto (foto a lato). “Esperienza molto bella tralasciando il risultato finale.Ho toccato l’alto livello con mano, sono rimasto impressionato positivamente dall’attenzione nei tecnici federali nei nostri confronti: adesso ci prepariamo per il due con dove io e il mio compagno siamo guidati da un giovane, simpatico e sveglio timoniere”.

Obiettivi sportivi e personali. “Vorrei rimanere il più possibile in questo gruppo e poi ovviamente disputare un ottimo Mondiale under 23: dopo Lucerna, a Sabaudia ci vorrà il massimo della concentrazione per arrivare al top in questo appuntamento. Conto anche di laurearmi in Ingegneria Meccanica al Politecnico di Milano: sono al terzo anno, a settembre dovrei concludere questo ciclo prima di iniziare la biennale.  Gavirate è casa sua. “E’ il posto ideale, il  lago perfetto per remare. Non c’è paragone con altre realtà, non cambierei mai Gavirate con niente altro al mondo. Ti aiuta a vivere in simbiosi con il canottaggio, poi qui ho trovato anche l’amore e quindi non posso certamente lamentarmi”.