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Fabrizio Macchi, Lo sport oltre il limite

sabato 1 Maggio 2010

Fabrizio Macchi, Lo sport oltre il limite

Fabrizio Macchi, Lo sport oltre il limite

GAVIRATE, 01 maggio 2010 Nel 1982 Fabrizio è un bambino come tanti. Vive la sua infanzia a Varese, tra giochi, amici e sport. Finché, a tredici anni, un ginocchio comincia a far male: è un tumore osseo che lo porta a un calvario ospedaliero estenuante, segnato da 17 operazioni chirurgiche e 20 cicli di chemioterapia.

A sedici anni sceglie di farsi amputare la gamba, per smettere di soffrire e tornare libero. La nuova vita al principio non è facile. L’handicap, i pregiudizi, le difficoltà sembrano ostacoli insormontabili. Finché Fabrizio capisce che per avere il meglio, occorre puntare al meglio. Non accontentandosi di una vita normale: vuole una vita straordinaria e una vita straordinaria avrà.

Macchi conquisterà un bronzo ad Atene 2004, quattro terzi posti e due argenti mondiali prima di coronare il suo grande sogno: titolo mondiale a Mendrisio 2009 nella prova a cronometro.

Marco racconta la sua vita nel corso del Work Shop “AAMS Riabilita lo sport”, di cui è testimonial insieme ai fratelli Abbagnale. Vincere con una sola gamba non è impossibile per lui che è un campione nel ciclismo paralimpico e in passato ha remato con la Canottieri Gavirate.
 

Scorrono immagini dei successi sportivi e in famiglia (Fabrizio è marito e papà felice), delle interviste in TV. “Non conta ciò che hai perso ma ciò che hai dentro”. Pubblico senza parole, è l’applauso di tutti a scaturire la vicinanza a un atleta che bene rappresenta l’Italia a livello internazionale. Oggi Fabrizio cura anche una rubrica su Sky dedicata a tutti gli sport paralimpici: riprese e commento delle gara internazionale di Adaptive Rowing andranno presto in onda nel suo programma.