GAVIRATE, 01 maggio 2010 – Non piove a Gavirate, qualche nuvola in cielo per la prima giornata di finali della regata internazionale di Adaptive Rowing dedicata a Renzo Sambo e Carlo Vigentini.

Quattro con LTA – Emozionante finale di gara in questa specialità dove è la Gran Bretagna (Gibson, Roe, Chamberlain, Riches, tim. Jones) a tagliare per prima il traguardo in 3.34.70 su Irlanda (Karen, Shane, Kevin, Sarah, tim. Laura), capace di regolare la barca azzurra di Protopapa, Di Battista, Signore e Bozzato (tim. Franzetti) per soli cinquanta centesimi. Gara molto combattuta, bravi gli inglesi a conquistare poco prima di metà gara il vantaggio decisivo per chiudere al comando con tranquillità.

Doppio TA – Che vittoria! Tutto facile per Daniele Stefanoni e Silvia De Maria che forti di un’ottima partenza e di un passo di gara eccellente mantengono alle loro spalle Germania (Heine, Kohler) e i compagni d’azzurro Massimo Spolon e Stefania Toscano. Buon margine al traguardo, rispettivamente pari a 7.50 e 11.10, sugli inseguitori grazie alla brillante prova della coppia Aniene-Caprera.

AS Singolo maschile – Campione mondiale e paralimpico in carica e vincitore nel 2009 a Gavirate, l’inglese Tom Aggar si impone anche in questa specialità: sono sei i secondi di vantaggio sul compagno di Nazionale Andy Houghton mentre il terzo gradino del podio viene occupato dallo spagnolo De Anto. E’ al momento troppo ampio il divario tra loro e il nostro Efrem Morelli, sesto a 35 secondi da Aggar. Terzo in finale B (nono) Francesco Picoco.

AS Singolo Femminile – La portoghese Filomena Franco domina una regata dove Tiziana Leobruni prova a contrastare l’avversaria senza però riuscirvi pagando un po’ dazio all’inesperienza.

Quattro con disabili mentali – Regata d’esibizione per i due equipaggi preparati dal CT Paola Grizzetti insieme ai suo collaboratori. Gara combattuta, distacchi molto contenuti. Vince Italia A (Tieghi, Dal Verme, Indelicato, Borsani, tim. Korchi) davanti a Italia B (Quattrociocchi, Varesano, Altobelli, Brunenghi, tim. Pavanello).
 

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