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Tre argenti e un bronzo toscani a Karapiro

martedì 9 Novembre 2010

Tre argenti e un bronzo toscani a Karapiro

FIRENZE, 09 novembre 2010Dal Granducato per Karapiro erano partiti in sette. Da Karapiro per il Granducato, in quattro ripartiranno con il collo più pesante per via del metallo conquistato sul campo: la spedizione toscana in maglia azzurra ai Mondiali Assoluti & Pesi Leggeri torna dalla Nuova Zelanda con tre argenti, un bronzo, un quarto, un sesto posto ed una mancata partecipazione per un brutto scherzo della Dea Bendata.

I tre argenti sono pesanti, pesantissimi, perchè arrivano da due specialità olimpiche da anni barche di punta delle spedizione remiere a cinque cerchi. Il primo è di Lorenzo Bertini, pontederese delle Fiamme Oro, che sul doppio PL con Elia Luini si inchina soltanto ai campioni olimpici inglesi Purchase e Hunter, conquistando una medaglia d’argento di assoluto prestigio, davanti ai padroni di casa campioni mondiali in carica; Bertini mette in bacheca una nuova medaglia in una specialità olimpica dopo il bronzo sul quattro senza PL di Gifu del 2005.

Il secondo ed il terzo sono del livornese Luca Agamennoni e del samminiatese Matteo Stefanini, entrambi tesserati Fiamme Gialle, che sul quattro di coppia assieme ai colleghi Simone Raineri e Simone Venier compiono quello che è forse il fiore all’occhiello della spedizione italiana guidata dal DT Alfine in Nuova Zelanda: il loro argento, inatteso forse alla vigilia e messo a rischio dagli eventi (Agamennoni con la febbre la prima settimana, Raineri influenzato la mattina della finale, Stefanini alle prese con una tendinite che non vuole saperne di andarsene), è il clou di questo Mondiale, e arriva al termine di una gara al cardiopalma punta a punta con la Croazia, campione Mondiale Under 23, che alla fine la spunta per poco più di un secondo.

C’è comunque la gioia in Luca e Matteo: ad Aga la medaglia iridata assoluta mancava dal 2006 (argento sull’otto a Eton), mentre per l’allievo di Enzo Ademollo è la prima medaglia ad un Mondiale Assoluto, e arriva nel pieno della maturità agonistica, a 26 anni, lasciando dunque ben sperare per il futuro di questo ragazzo, in credito con la fortuna e che forse è finalmente arrivato al momento del riscatto.

Il quarto posto, “ottimo piazzamento, ma sono deluso del distacco”, come ha commentato il grande atleta in questione, è di Lorenzo Carboncini, limitese delle Fiamme Oro che in due senza con Niccolò Mornati dell’Aniene, dopo una stagione sugli scudi (argento dietro la Grecia in settembre agli Europei), si arena sul più bello: l’armo azzurro si spenge presto dopo una partenza d’attacco per fronteggiare i rivali neozelandesi, inglesi e greci (così giunti sul podio), e chiudono a circa sei secondi dal podio. Il distacco, come ha dichiarato lo stesso Carboncini, non può far sorridere, ma le premesse perchè questa barca vada a crescere in vista delle Olimpiadi di Londra ci sono tutte, e questo lo sanno bene i ragazzi, i loro allenatori e la Federazione, che crede molto in questa accoppiata per la marcia di avvicinamento alla rassegna a cinque cerchi all’ombra della Regina.

Il sesto posto, di assoluto valore, è del quattro senza del fiorentino Francesco Fossi, Fiamme Gialle, che con l’altro finanziere Mario Paonessa ed i porta-colori dell’Aniene Andrea Palmisano e Vincenzo Capelli può già dirsi soddisfatto, dopo l’oro iridato Under 23 di Brest a luglio, di essere entrato in finale in una specialità tra le più difficili. L’equipaggio di Fossi è giovane (tre 1988, uno 1990), e la sensazione è che si stia facendo le ossa per puntare in alto a breve termine.

Dalla specialità non olimpica dell’otto PL arriva il bronzo del fiorentino delle Fiamme Oro Davide Riccardi, che con i suoi compagni non ripete l’exploit dorato del 2009 ma va a prendersi comunque un bel terzo posto, lottando fino alla fine per i primi due gradini del podio, dietro Germania e Australia. Dalla stessa ammiraglia PL purtroppo giunge anche il rammarico per l’assenza di Emiliano Ceccatelli, unico toscano a rappresentare il proprio sodalizio societario a Karapiro (la VV.F. Tomei di Livorno) e messo ko alla vigilia delle gare da un fastidio fisico, venendo così sostituito da Matteo Pinca.

Coraggio Emiliano, i ragazzi ti hanno dedicato la medaglia e sanno quanto importante sei per il gruppo; hai fatto tanti sacrifici fin quì premiati (c’eri anche tu sull’otto PL iridato del 2009…), dunque appena ti rimetti torna ai remi, il tuo posto l’anno prossimo è in azzurro con loro ancora una volta!

Niccolò Bagnoli – Ufficio Stampa Comitato FIC Toscana –