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Canottaggio a casa Dell’Aquila

venerdì 24 Settembre 2010

Canottaggio a casa Dell’Aquila

Canottaggio a casa Dell’Aquila


di Enrico Porfido
 

MANTOVA, 24 settembre 2010
Iniziamo dalle origini. Come vi siete avvicinati al remo e perché.

Armando: “Diciamo che è tradizione di famiglia. Sono stato trascinato da La Mura, che è mio zio, e da mio padre Antonio che è stato suo atleta. Abbiamo iniziato per gioco, io nel lontano 1999 a Castellammare di Stabia e lei l’anno dopo. Abbiamo intrapreso quest’ avventura un po’ per gioco, un po’ per curiosità. Io sono rimasto, perché i risultati pian piano sono arrivati e adesso mi trovo bene alle Fiamme Oro. Ho cambiato un po’ di circoli, tra cui il Posillipo”.

Adele: “Io ho iniziato dopo, nel 2000. Prima allo Stabia, poi Posillipo, uno stop di sei mesi e infine sono arrivata alla Sisport Fiat. Dall’anno scorso remo con loro e mi trovo benissimo, riescono a tenere unita una squadra femminile. È una bellissima squadra. Il modello iniziale è stato mio padre, poi dopo man mano con i suoi risultati è diventato mio fratello il modello. Lui si allena tutti i giorni con me. Io seguo lui, lui segue me. Sa dare carica e trasmettere bene il suo entusiasmo”.

Essere fratello e sorella nel mondo del canottaggio cosa comporta?

Ar:C’è uno stretto rapporto di collaborazione. Può sembrare strano con i risultati che ho sulle spalle, ma in allenamento chiedo molto consiglio a lei. Io come atleta sono così, chiedo molto consiglio a chi mi sta intorno. Mi piace ricevere consigli e se anche mia sorella ha qualcosa da dirmi che mi può aiutare a migliorare quel decimo di secondo, a me va bene”.

Ad: “Per me lui è importantissimo, fondamentale. In primo luogo come fratello, poi come allenatore. Lo vedo come un vero e proprio allenatore. Riesce a darmi la giusta carica in ogni allenamento, riesce a consigliarmi come si deve. Per me lui è tutto” .

Ed ora che vi allenate per società diverse e così lontane, come fate?

Ar: “E’ un discordo un po’ diverso per noi. Non abitiamo proprio a Napoli, ma in provincia di Avellino. Eravamo costretti, quando andavamo al Posillipo, a farci un’ora di macchina ad andare e una a tornare. Adesso che sono alle Fiamme Oro mi alleno anche a casa. Abbiamo attrezzato una piccola palestra e mi alleno li, spesso anche con lei. Poi ci dividiamo, quando io vado a Sabaudia e lei a Torino. Ci incontriamo pochi giorni quando siamo liberi e ci alleniamo insieme”.

La vostra famiglia come ha reagito all’invasione del canottaggio nella vostra vita? Oltre a dover lavare body e robe di allenamento, ora vostra madre si trova anche una palestra in casa.

Ar: “Nostra madre ormai si è rassegnata. Poi mi vede solo pochi giorni, praticamente per le lavatrici, e poi devo sempre scappare”.

Ad:Ultimamente sto più io a casa, anche se ho fatto più volte avanti e dietro da Torino. Spesso e volentieri a casa ci sono solo mamma e papà”.

Ar: “Anche se a distanza, sento sempre molto sia lei, che mia madre e mio padre. Il legame rimane sempre molto forte, come se fossi sempre lì a casa”.

Tra Sabaudia e Torino, come va?

Ar: “Ora a Sabaudia ho tutto ciò che desidero, un allenatore che sa spronare gli atleti e ci insegna tecnica di alto livello e un gruppo di compagni di squadra perfetti. Io credo che sia il gruppo pesi leggeri migliore d’Italia, ogni allenamento è come la finale di un mondiale ad altissimi livelli. C’è solo da migliorare e capire dove si può arrivare. Non sto ad elencare i nomi dei pesi leggeri perché siamo in tanti, ma comunque ognuno di loro ha un pregio che può aiutare gli altri a crescere. Ringrazio tutti perché ognuno di loro mi sta aiutando a crescere, non solo come atleta”.

Ad: “Anche io a Torino mi sto trovando benissimo. Prima al Posillipo non c’era una squadra femminile. La Sisport ha una squadra femminile forte, sono andata li e mi sono trovata bene.

Grazie a Bebo, un grandissimo allenatore, soprattutto.

Lui riusciva a tenere unita la squadra seguendo principi ben precisi. Ti spronava al massimo.

Ora gli allenatori, Massimo e Andrea, non ci lasciano un secondo. Siamo seguite in ogni passo e mi trovo benissimo e sono felicissima di questa esperienza che sto facendo”.

Armando, classe 1987. Peso leggero del Gruppo Sportivo della Polizia di Stato Fiamme Oro, voga dal 1999. Campione del mondo in due senza agli Assoluti di Monaco nel 2007, poi under 23 a Strathclyde 2007, Brandeburgo 2008 e Racice 2009. Campione europeo ad Atene nel 2009. Diciassette volte Campione Italiano in varie specialità.

Adele, classe 1989. In voga alla Sisport Fiat da qualche tempo è vice campione italiana agli Assoluti di Ravenna l’anno scorso.