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Alessandro Di Liberti, Moncada e Costantini i miei fari

mercoledì 21 Luglio 2010

Alessandro Di Liberti, Moncada e Costantini i miei fari

BREST, 21 luglio 2010 – Dal 2001 a oggi. Dieci stagioni. Tutto e niente. Tutto perché in questo periodo il legame con il canottaggio diventa a filo doppio, niente perché il bello inizia adesso per Alessandro Di Liberti.  Classe 1989, inizia a poco più di 11 anni alla Canottieri Trinacria. “Il mio primo tecnico Tonino Mannino venne a scuola con il remoergometro e fece provare l’intera classe: disse poi a tutti che chi era interessato poteva presentarsi alle 16 per una prova in acqua”.

Detto e fatto. “Prima di scendere in barca, non avevo in pratica mai fatto sport: oggi, invece, posso dire di essere appassionato di tutto ciò che è legato al mare. Quando non remo faccio nuoto, sub e ogni tanto pesco. Adoro anche andare in bicicletta”. Un bel panorama sportivo per chi vuol diventare un bravo chirurgo.

Alla Telimar, sotto l’attenta guida di Marco Costantini, un titolo italiano nel quattro di coppia leggero under 23 (Sabaudia 2007), due argenti ai Tricolori in singolo (Piediluco 2010) e uno, addirittura, a livello assoluto con Luca Moncada alle spalle dei ravennati Miani e Platamone (Varese 2008). “Da un campione come Luca ho solo da imparare: lui ha portato in alto la Sicilia facendosi onore in tutti i campi di regata internazionali, lui mi ha trasmesso la necessità di credere sempre in tutto ciò che si fa. Tecnicamente e tatticamente, invece, mi ha fatto capire come eseguire l’entrata morbida e a partire molto forte”.

Le sue precedenti esperienze. Quattro di coppia leggero al Memorial D’Aloja 2008 e FISA Team Cup 2009. “A Piediluco il Memorial non andò bene mentre l’esperienza di Siviglia fu molto positiva perché io e Provenzano riuscimmo ad andare due volte in finale classificandoci al terzo posto”.

Marco Costantini è il suo faro. “Prima delle sensazioni ci vogliono i numeri, il metodo scientifico. Marco mi ha fatto capire che non si deve volere tutto e subito ma occorre andare per gradi verso l’obiettivo più importante”.

Riserva a Brest, esperienza significativa alla luce di un raduno dove “sono cresciuto molto, mi è servito essere a contatto con il meglio della Nazionale Under 23”. E oggi una piccola grande soddisfazione: vincere, anzi stravincere la gara delle riserve.
 

 
Foto D.Seyb ©