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Elena Coletti, Grazie Fabio!

mercoledì 5 Agosto 2009

Elena Coletti, Grazie Fabio!

BRIVE LA GAILLARDE (FRA), 05 agosto 2009 – Coletti-Poletti: binomio praticamente inscindibile, cambiando la prima consonante il risultato non cambia. Elena è molto affezionata al suo tecnico Fabio. “Alla Lavoratori Terni mi ha tirato su lui: mi è vicino dal
2003, l’anno in cui iniziai l’attività del canottaggio e insieme ci siamo tolti delle belle soddisfazioni”.
Tre titoli italiani, due indoor e l’ultimo quasi due mesi orsono a Gavirate nel singolo Ragazze: nel palmares c’è anche l’argento conquistato a Cork nella penultima edizione della Coupe de la Jeunesse in doppio con Giada Colombo.
“Esperienza splendida sotto il profilo del risultato ma disastrosa sotto altri punti di vista: sono stata male a causa di una intossicazione perdendo quattro chili in due giorni” prosegue Elena che è alta 1.72 e pesa 60 kg.
Alla Lavoratori Terni gli stimoli non mancano: tutti per uno e uno per tutti.
In cinque nel giro dell’azzurro, tutti e cinque a stretto contatto dentro e fuori gli allenamenti.
“Nel tempo libero, io, Daniele Zona, Matteo Mulas, Marco Pacelli e Marco Ferracci stiamo spesso assieme: ognuno dà consigli all’altro e con noi devo dire che si trovano bene anche i nostri compagni Di Deodato e Tordoni”.
Elena ha una sorella più piccola di nome Beatrice e insiste nel precisare l’importanza di Fabio Poletti.
“E’ il mio tecnico ma è anche la persona che mi sa capire sempre e comunque: non so cosa farei senza di lui!”.
La sua vita non è in discesa pur abitando a contatto con Piediluco, la culla del canottaggio italiano.
“Autunno e inverno sveglia puntata alle 5.30 per il primo allenamento pur abitando sul lago: frequento il liceo classico e il tempo libero è ahimè ridotto all’osso con 11 allenamenti settimanali…”.
E poi in Nazionale c’è Massimo Casula, pronto sempre ad accogliere lei e le sue ragazze a braccia aperte: addirittura su Facebook esiste un gruppo a lui dedicato.
“Oltre 100 iscritte per lui: è troppo importante per noi ragazze”.

 

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