Gabriele Cagna, Voglia di maturare
Gabriele Cagna, Voglia di maturare
Di Marco Callai
RACICE, 21 luglio 2009 – Con furore, ma anche qualità da vendere in abbondanza. Lo ha dimostrato sul campo Gabriele Cagna, medaglia d’argento ai Mondiali Juniores 2008 a Linz. Una grande gara, per lui e i suoi compagni d’avventura: Giuseppe Vicari, Bernardo Miccoli e Mario Paonessa.
Solo la Germania, più forte di loro: un secondo il gap, anche se i valori al remo ergometro (almeno 10 secondi più veloci i tedeschi) facevano pensare a una finale senza storia.
“Che bei ricordi – esordisce Gabriele – Abbiamo lavorato moltissimo sul piano della tecnica per recuperare l’evidente svantaggio sotto il profilo della forza: volevamo vincere ma abbiamo dato tutto e questo è ciò che conta”.
Primo anno da under 23: buoni risultati alle Nazionali e al Memorial D’Aloja, i Tricolori saltati a causa dell’esame di maturità. “Mi sono diplomato in Agraria: il 2009 è stato un anno molto duro tra allenamenti e ore passate a studiare. Mi spiace aver perso l’occasione di vincere un titolo italiano under 23 ma ho dovuto necessariamente anteporre lo studio a un certo punto della stagione: ora sono carico e pronto a dare il meglio in doppio con il nuovo socio Daniele Zona”.
A proposito della barca che difenderà i colori azzurri ai Mondiali Under 23, Cagna ha le idee chiare. “Siamo migliorati molto nelle ultime uscite rispetto a Piediluco: stiamo cercando di eliminare tutti i nostri difetti per poter disputare un Campionato all’altezza delle nostre aspettative e di quelle del nostro DT Antonio Baldacci”.
Gabriele Cagna rema dal 2001: aveva solo 11 anni quel giorno che alla Canottieri Eridanea lo accolse Pietro Raineri, papà del pluricampione Simone.
“Primo sport il calcio ma solo per 15 giorni – prosegue Gabriele – Non amavo molto rincorrere il pallomne: un mio insegnante mi ha consigliato il canottaggio perché ero troppo vivace: combinavo molti pasticci in classe e per farmi sfogare ha pensato bene di suggerirmi remi e barche”.
Le prime gare? “Perse tutte, ma poi ho iniziato a cambiare marcia…”.
Gabrielee Simone Raineri. “Tra noi c’è un rapporto molto bello: lui mi chiama spesso per spronarmi o complimentarsi, sento spesso molti paragoni ma ritengo che per ora
siano un po’ azzardati”.
Se dovesse dire “grazie” a una persona incontrata nel mondo del canottaggio, Cagna non avrebbe dubbi. “Umberto Viti: è tutt’ora il mio allenatore, è un grande e mi ha trasmesso moltissimo”.
Foto Mimmo Perna – Canottaggio.org
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