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Le rappresentative regionali al secondo meeting di Piediluco

sabato 16 Maggio 2009

Le rappresentative regionali al secondo meeting di Piediluco

Le rappresentative regionali al secondo meeting di Piediluco

ROMA, 16 maggio 2009Mancano all’appello importanti rappresentative regionali. Segno di problemi o normale andamento del settore che registra una fisiologica flessione? Sarebbe bello ascoltare i protagonisti.
Talvolta il canottaggio giovanile è come il vino: ci sono annate buone e altre meno buone. Ci sembra di capire che questa volta non si tratta di una buona stagione. Solo tre Comitati regionali presentano formazioni nelle tre specialità previste(l’otto femminile non ha registrato adesioni): Lazio, Lombardia e Toscana hanno iscritto equipaggi nel 4x, sia maschile che femminile, e nell’otto, mentre Piemonte, Liguria, Marche, Puglia e Sicilia gareggeranno solo nel quattro di coppia maschile. Non è un’annata esaltante quella che si presenta nel settore cadetti, almeno a giudicare da questo secondo meeting di Piediluco. Siamo lontani dalle mitiche sfide sull’otto tra Lazio e Lombardia in un contesto rilevante di equipaggi in regata. E che dire dei ragazzi campani e delle ragazze lombarde che si affermavano a corsie piene con Liguria, Puglia, Marche, Umbria e Sicilia per non parlare, poi, delle incoraggianti prove di altre realtà regionali. Sorprende l’assenza di equipaggi da quella grande fucina di atleti che è la Campania. Solo domenica scorsa con la Coppa Lysistrata avevamo visto a Napoli armi fortissimi, ed ora attoniti ci chiediamo cosa è successo? Difficoltà organizzative? Impedimenti tecnici? Oppure ci troviamo semplicemente di fronte ad una semplice e banale annata negativa? Gli allenatori sanno bene che non tutte le leve di nuovi canottieri producono buoni risultati. I cadetti “buoni” si è evidenziano già nella categoria allievi, ma in questo 2009 i frutti sono scarsi. Seguendo direttamente le vicende del Lazio debbo senza meno affermare che ci troviamo in una situazione congiunturale: non è mancato il lavoro degli allenatori, né l’impegno delle società, semplicemente è mancata, occorre essere sereni nell’affermare questo, la materia prima. La prova di questo discorso è nell’andamento delle regate regionali svoltesi sul lago di Sabaudia dove nella categorie allievi si sono viste cose molto interessanti: un buon numero di giovanissimi e soprattutto tanta qualità. Nel canottaggio non si inventa nulla. E’ una equazione matematica: pochi allievi, pochi cadetti. Il prossimo anno, almeno nel Lazio, molti allievi, ottima selezione per i cadetti. Non occorre cospargersi il capo di cenere, le società remiere fanno il massimo con impegno e dedizione. Forse occorre gestire meglio l’immagine del canottaggio, ma le risposte non mancano come evidenziato da nuove esperienze con le scuole, come quelle portate avanti in questi giorni dalla Tevere Remo e Tirrenia Todaro o la nuova impostazione delle squadre giovanili espressa dal CC Aniene e Marina Militare. Sempre occorre innovare e le società in massima parte sono impegnate in un’opera di continua ricerca nella gestione delle compagini giovanili. Cosa manca allora? Forse nulla, si tratta semplicemente di una annata non esaltante e…ai posteri l’ardua sentenza.

Pino Lattanzi
Ufficio Stampa Comitato Lazio