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Ragazzi e ragazze: volano già Gelpi (Lezzeno) e Ferracci (Lavoratori

sabato 18 Aprile 2009

Ragazzi e ragazze: volano già Gelpi (Lezzeno) e Ferracci (Lavoratori

     
 

Ragazzi e ragazze: volano già Gelpi (Lezzeno)
e Ferracci (Lavoratori Terni)

PIEDILUCO, 18 aprile 2009 – Avanti, Ragazze! Venticinque iscritte nel singolo, la migliore delle batterie è Paola Gelpi (Lezzeno): 8.46.50, stimolata dalla buona performance di Ludovica Lucidi che si piazza seconda a due secondi e mezzo. Silvia Ferrari (Menaggio), Elena Coletti (Lavoratori Terni, Giorgia Lobue (Canottieri Palermo) completano il quadro delle vincenti: tutte in semifinale, assieme alle piazze d’onore Elisa Luisetto (Padova), Vera Cascone (Stabia), Laura Martin (Gavirate)  più gli otto migliori tempi.
Nel due senza Ragazze (dieci iscritte) doppia sfida: Alice Cavicchi e Maria Santini (CUS Ferrara) non dormono sonni tranquilli ma battono (8.33.90 contro 8.36.00)Canottieri Firenze di Sofia Ferrara e Beatrice Arcangiolini. Più lenta l’altra batteria dove la Moltrasio (Giulia Zerboni, Sara Magnaghi) precede la Limite (Francesca Falorni, Sara Paci). Questi quattro equipaggi sono ovviamente i favoriti per la finale di domani.

Nel singolo Ragazzi, invece, sono ben trentacinque i concorrenti: solita formula, primi due in semifinale più gli otto migliori tempi. Dopo Elena Coletti, la Lavoratori Terni si toglie un’ulteriore soddisfazione c on Marco Ferracci. E’ sua la prestazione migliore: 8.12.50, sette secondi più veloce del diretto avversario in gara Alessandro Laino (Fiamme Gialle). Questi gli altri vincitori con i rispettivi tempi: 8.13.00 Francesco Pegoraro (Sisport Fiat), 8.14.60 Stefano Berretti (Azzurra), 8.15.00 Guglielmo Catanzaro (Jonica), 8.16.50 Mirko Bertone (CUS Torino),
Undici equipaggi nel due senza Ragazzi: i migliori appartengono al Tirrenia Todaro (Mario Leone Barbaro, Giorgio Petroletti) e alla Canottieri Firenze (Lorenzo Fossi, Bernardo Nannini): sono i vincitori delle batterie ma i fiorentini (miglior tempo: 7.40.50) un po’ hanno sudato per avere ragione della Nettuno (Federico Duchnich, Stefano Donat)