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Antonio Colamonici, Con la conferenza andremo incontro ai paesi emergenti

martedì 13 Ottobre 2009

Antonio Colamonici, Con la conferenza andremo incontro ai paesi emergenti

NAPOLI, 13 ottobre 2009 – Il tempo dell’attesa sta per concludersi, l’Holiday Inn di Napoli sarà centro e cuore del canottaggio internazionale per un week end grazie all’opera instancabile dell’anima organizzativa della FISA Youth Rowing Conference: Antonio Colamonici.
Trentotto anni, napoletano, è dal 1993 colonna portante del Circolo Remo e Vela Italia: per sette anni dedito alla crescita dei giovani e alla promozione dei valori remieri, dal 2000 è capo allenatore.
“Ringrazierò sempre il dirigente Paolo Cappabianca per aver creduto in me: investire su un giovane neppure trentenne per una società che ai miei inizi si presentava con pochi atleti e pochissime barche. Piano piano sono arrivati i titoli italiani, le convocazioni in Nazionale, i titoli mondiali e, con grande felicità per tutto il Circolo, la Coppa Lysistrata che non faceva bella mostra in bacheca da 31 anni”.
Un’operazione durata un decennio: il professore universitaria e neurochirurgo Cappabianca crede negli uomini più che nei risultati sportivi e dalla sua scelta viene ripagato con gli interessi.
“Siamo molto legati: il canottaggio cresce anno dopo anno e di tutto questo ne sono felici anche il presidente Mottola e il vicepresidente Miglione, due velisti che da atleti hanno tenuto alto il nome del nostro circolo”.
I motivi della conferenza a Napoli: Colamonici è in fiume in piena.
“Cinque anni fa ho partecipato alla mia prima conferenza giovanile e una signora australiana della commissione FISA esclamò ‘Finalmente un italiano a una nostra conferenza!”. Io le risposi che sarebbe stato mio impegno riempire la sala di una delle prossime conferenze con 70 allenatori italiani”.
Sempre presente sia alle Senior che giovanili, Colamonici ne comprende l’importanza sin da subito.
“Non abbiamo molte opportunità di confrontarci e relazionarci con medici e ingegneri. Ho fortemente voluto questa conferenza a Napoli perché è fondamentale entrare a contatto con la barca in tutti i suoi molteplici aspetti: è lo strumento che ci fa vincere e perdere, assurdo non conoscerla a fondo!”.
Federazione Italiana Canottaggio e Comitato Campania accanto a lui e al CVR Italia, ma anche e soprattutto la partnership con il Cantiere Filippi.
“Grazie alla sua notorietà in campo internazionale e alla presenza dei suoi ingegneri, Filippi permette di approfondire numerose tematiche ed è sicuramente una calamita per la presenza di altri luminari, come Valery Klashnev e Klaus Filter e Kleshnev”.
Sarà una conferenza atipica, Colamonici lo ripete più volte nel corso della telefonata.
“Si svolgerà con traduzione simultanea, unico modo per far arrivare gli italiani perché la lingua inglese è un limite per molti allenatori: io voglio mettere il canottaggio a disposizione di tutti, soprattutto a disposizione dei Paesi Emergenti e non posso pretendere che i loro tecnici vengano a Napoli. Andremo noi da loro. Come? Riprese video e documenti a disposizione di tutti, sul sito internet www.fisaconferencenapoli.com sarà possibile di vedere tutti i contenuti degli argomenti trattati”.

 
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