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La Lario al Campionato Italiano in Tipo Regolamentare Marzari e Longatti cercano la rivincita sulla Nettuno La Noseda sul canoino 26 anni dopo papà Davide

giovedì 8 Ottobre 2009

La Lario al Campionato Italiano in Tipo Regolamentare Marzari e Longatti cercano la rivincita sulla Nettuno La Noseda sul canoino 26 anni dopo papà Davide

COMO, 08 ottobre 2009 – Va con lo spirito di chi non ha nulla da perdere la Canottieri Lario a San Giorgio Di Nogaro per il Campionato Italiano in Tipo Regolamentare in programma da venerdì a domenica. La squadra lariana, accompagnata dagli allenatori Stefano Fraquelli, Jaro Rocek e Lorena Fuina sarà composta da dieci atleti per quattro barche. Occhi puntati sul doppio canoe senior con l’equipaggio fresco campione d’Italia ai societari composto da Lorena Fuina e Valeria Russo, ma anche sul doppio canoe Junior di Giulia Longatti e Gaia Marzari (nella foto). Sarà probabilmente la loro la sfida più impegnativa, trovandosi di fronte l’equipaggio della Nettuno campione italiano Junior in carica sorprendendo proprio le due nazionali della Lario a Ravenna e il doppio del Fiat, che ai Mondiali francesi ha preso la “medaglia di legno”. L’altra azzurrina, Sabrina Noseda, vuole invece coronare una delle sue migliori stagioni di sempre misurandosi sul canoino. L’occasione per Sabrina è ghiotta, se dovesse arrivare all’oro eguaglierebbe infatti il titolo vinto nel lontano 1983 dal papà Davide (26 anni fa Sabrina non era ancora nata) proprio per la Canottieri Lario.
Per quanto riguarda ilsesso forte sarà in gara la jole a quattro argento a Ravenna nel quattro senza e campione italiana ai societari con Alessandro Adduci, Carlo Stradella, Marius Wurzel e Andrea Casetti.
E’ l’allenatore capo della Lario, Stefano Fraquelli a spiegare lo spirito con cui la squadra delle sette convocazioni mondiali affronta l’ultima trasferta dell’anno sportivo. “Partiamo per Trieste con lo spirito di fare delle buone regate, ma senza estremizzare le cose, anche perché le jole e i canoini non sono le nostre barche e anche a livello di dotazione tecnica utilizzeremo scafi non di ultima generazione”. Per quale motivo? “Semplicemente perché per noi queste barche sono ideali per insegnare il canottaggio ai neofiti e per questo le utilizziamo in società con decine e decine di giovani leve che affrontano per la prima volta lo specchio d’acqua del Lago di Como. Sono molto stabili e inaffondabili”. Quali sono le maggiori difficoltà per un canottiere dello scorrevole outrigger nel passare alle jole? “Non so come spiegerlo, noi non sentiamo la musica di queste barche, si tratta di sensazioni completamente diverse. A qualsiasi mio vogatore di vertice basta remare per un km con una barca di canottaggio per capirne i segreti, con il canoino è diverso. Io stesso fatico a capire se una jole sta correndo o meno sull’acqua, posso vedere l’assieme, la palata, ma non saprei definire una barca veloce da una meno veloce”.
Chi sono i favoriti per i titoli di campione d’Italia del mare? “Chi si allena con costanza con queste imbarcazioni, ossia Posillipo, Savoia e Saturnia, ad esempio”. Quali condizioni d’acqua troverete a Trieste? “Parlare di Trieste può confondere le idee, ricordo dei campi di regata impraticabili a Trieste, spazzati dalla Bora. I campionati si disputano invece in condizioni d’acqua ideale, il campo di regata di San Giorgio Di Nogaro è protetto dalle sponde ed è dove tutte le canottieri triestine si allenano sapendo di trovare sempre l’acqua ferma”.
Un titolo italiano del mare è sempre un titolo italiano. Abbiamo detto che Sabrina potrebbe uguagliare papà Davide, ma il doppio canoe femminile Senior manca proprio nella bacheca centenaria della Lario, quello della jole a 4 Senior maschile risale al 1957 (C.Pestuggia, P. Prina, R. Tradigo, C. Quairoli, timoniere M. Andermach) e anche il titolo nel doppio canoe Junior manca in società dal 1996, tredici anni fa era il presidente era già Enzo Molteni e lo vinsero Micaela Capurso (figlia dell’ex vicepresidente allo Sport, Ruggero) e Paola Bernardinello.
“Gaia (Marzari) e Giulia (Longatti) si sono preparate per questa sfida seriamente – conclude Fraquelli – si meriterebbero qualcosa di bello per quanto hanno fatto, vedremo”.

Nella foto in basso, Stefano Fraquelli (ha ancora fame di vittorie..)

Paolo Annoni – Ufficio Stampa Canottieri Lario G.Sinigaglia