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Due scudetti e tre argenti per la Lario a Ravenna

domenica 13 Settembre 2009

Due scudetti e tre argenti per la Lario a Ravenna

RAVENNA, 13 settembre 2009 – Due scudetti e tre medaglie d’argento pesantissime. Incredibile amici del canottaggio. La Canottieri Lario G.Sinigaglia si conferma tra le superpotenze del remo tricolore nei Campionati Italiani assoluti, pesi leggeri e Junior di Ravenna.
Aveva pronosticato evidentemente al ribasso tre medaglie (“si vedrà poi il colore”) l’allenatore capo della Lario, Stefano Fraquelli alla vigilia delle regate, ne sono arrivate cinque, come cinque sono stati gli equipaggi entrati nelle finali di domenica.
Iniziamo con gli ori, entrambi storici, perché in 118 anni di vita e di canottaggio di vertice, da Sinigaglia a Gilardoni, la Lario non aveva mai vinto nel settore femminile assoluto o leggero con le barche lunghe. Due successi schiaccianti, con distacchi quasi imbarazzanti per le avversarie quelli ottenuti dal quattro senza Serio A e dal quattro di coppia leggero. Sulla prima imbarcazione le “azzurre” della Lario Lorena Fuina (che tornava alla gare dopo oltre un anno), Sabrina Noseda (nazionale U23 a Racice e convocata per il doppio azzurro leggero agli Europei), Valeria Russo (quest’anno convocata in nazionale solo alle preselezioni, ma apparsa in grande forma), Claudia Wurzel (vicecampione del mondo U23 a Racice) hanno staccato di quasi 7″ il Fiat di Marta Novelli, Gaia Palma, Sara Carando, Maura Carando e di 28″ la Tritium di Camilla Gambogi, Francesca Colombo, Lavinia Gambogi, Francesca Perego.
Ed è sembrata non pesare la medaglia d’oro al collo che Lorena Fuina e Sabrina Noseda avevano conquistato poco più di un’ora prima sul quattro di coppia leggero, con distacchi ancora più netti. Sulla barca della Lario anche l’azzurra di Racice U23 e campionessa italiana U23 in doppio con Sabrina Noseda, Marta Labate e l’esordiente Aurelia Wurzel, un cognome un garanzia. Da notare che per Aurelia si tratta però del terzo scudetto tricolore, dato che i primi due li aveva vinti nel basket femminile calcando i parquet con la canottiera del Pool Comense, storica società lariana fondata nel 1872 sodalizio “madre” della stessa Lario (ma questa è un’altra storia). Dopo 2mila metri la Lario è risultata prima con 6’58″01 davanti ancora al Sisport Fiat (Elena Casiraghi, Adele Dell’Aquila, Laura Morone, Maria Demagistris) 7’15″25 e all’Esperia (Sara Brescia, Valeria Monti, Elisa Prone, Camilla Gozzellino) 7’19″97.
Ha chiuso ilmedagliere femminile il bellissimo argento del doppio Junior di Giulia Longatti e Gaia Marzari, un secondo posto che non soddisfa però le due giovani azzurre reduci dai Mondiali Junior di Brive-la-Gaillarde in Francia. Dopo una stagione durissima e lunghissima, che le ha viste vincere il titolo di fondo e per la prima volta impegnate in lunghi ritiri con la Nazionale, Gaia e Giulia si sono fatte sfilare l’oro al traguardo dalle quotate avversarie della Nettuno Arianna Valmassoi e Cecilia Succhielli per poco più di 3″.
Passiamo ora al settore maschile. Gli avversari sembravano impossibili, i giochi per le medaglie fatte nel doppio leggero, ma invece il dieci volte campione del mondo Daniele Gilardoni ha rischiato di rompere le uova nel paniere ai poliziotti della nazionale Fabrizio Gabriele e Jiri Vlcek, quest’ultimo olimpionico di Pechino sul quattro senza. Il Gila ha formato con il giovane Luca Bonacina un fortissimo doppio nonostante i pochi allenamenti in barca assieme e all’arrivo ha pagato poco più di 3″ dai primi staccando il Cus Ferrara, la De Bastiani e la Pallanza.
Emozione alle stelle e cuore in gola anche per l’argento del quattro senza Senior, in quella che a detta di molti è stata la più bella gara dei campionati italiani. I quattro giovanissimi moschettieri della Lario Alessandro Adduci, Andrea Casetti, Carlo Stradella (ai Mondiali Junior di Pechino 2007) e Marius Wurzel (azzurro sull’otto U23 di Racice) non potevano contare su un palmares dello stesso livello della Forestale o della Marina Militare anche solo per questione d’età. Invece sono stati loro i veri protagonisti della regata per tutti i 2mila metri. Terzi a metà gara, sono passati primi ai 1.500 per subire solo la zampata finale della Forestale in un arrivo al fotofinish deciso per 13 centesimi.
L’ordine d’arrivo è stato così: 1° Forestale (Giorgio Tuccinardi, Stefano Basalini, Luca Ghezzi, Paolo Pozzi) 6’20″10; 2° Lario 6’20″23; 3° Marina Militare (Catello Amarante, Raffaele Mautone, Franco Sancassani, Luigi Scala) 6’27″33. ha incoronato la prestazione del body bianconero la dichiarazione di Stefano Basalini al termine della regata: “E’ stata una delle prove più dure della mia carriera”.

I COMMENTI
“E’ stata una stagione esaltante e non è ancora finita – ha detto il presidente della Lario, Enzo Molteni, che ha seguito i suoi ragazzi a Ravenna con il diesse Claudio Salvagni e il tesoriere Fabrizio Quaglino – Adesso vediamo se arriva qualcosa anche dagli Europei con Gilardoni e la Noseda”. Poi un commento sui successi del “gentil sesso”. “Pensate che una volta alla Lario le donne non potevano neanche entrare ne farsi socie. Ora sto pensando ad una cena sociale tutta in rosa, per celebrare le nostre ragazze. Devo solo ringraziarle: Claudia, Sabrina, Marta, Aurelia, Lorena, Valeria, Gaia e Giulia sono state favolose.
Potrebbero fare anche un ottimo “otto”. Mi è spiaciuto solo vedere la tristezza sul viso delle nostre due azzurrine (Giulia Longatti e Gaia Marzari ndr). Quest’anno sappiamo che hanno dato di tutto e di più. Per loro ci saranno altre mille occasioni per vincere”. E gli uomini? “Gilardoni straordinario con Bonacina, ma dal Gila ormai mi aspetto di tutto, il 2 ottobre lo festeggeremo in società per la vittoria iridata sfruttando uno dei pochi weekend dell’anno in cui non è impegnato a vincere sui campi di regata di mezzo mondo. Il quattro senza è stata una sorpresa. Nelle gare nazionali di inizio stagione sembrava ci fosse un gap maggiore dagli avversari, invece si sono allenati con grande serietà tutta estate e hanno fatto una gara straordinaria. Mi emoziono ancora se penso all’arrivo, un vero spot per il canottaggio e mi riempie d’orgoglio avere un consigliere in questo equipaggio, Alessandro Adduci”.
Soddisfatto anche il direttore sportivo, Claudio Salvagni. “Devo complimentarmi con l’allenatore capo Stefano Fraquelli e con tutto lo staff tecnico per la preparazione raggiunta dagli atleti ad uno degli appuntamenti più importanti dell’anno. I due successi nel femminile sono storici, poche società possono contare su donne così forti. Mi fa anche piacere constatare come sia ottima la considerazione della Lario tra le altre società e da parte dello staff federale. I rapporti sono eccellenti, gli atleti, il presidente e i tecnici molto stimati, è bello accompagnare questa squadra in giro per l’Italia. A breve non escludo che vi possano essere anche nuove piacevoli sorprese nelle convocazioni in azzurro, c’è chi ha dimostrato di valere la nazionale”.
Chiude la carrellata di commenti, Daniele Gilardoni. Ma non sei ancora stanco? “Mai – scherza Daniele – Avevo detto a Bonacina, che in società hanno definito uno dei miei “pupilli” che ci avremmo provato e così è stato. Sono molto contento in particolare per lui, se lo merita. Avevo capito che la barca poteva andare bene già nei giorni scorsi a Pusiano. Il “Bona” è ancora giovanissimo e qui a Ravenna ha risposto alla grande anche a chi tre anni fa aveva espresso dei dubbi sul suo futuro di atleta”.

(Nelle foto di Claudio Cecchin per Canottagglio.org, i due equipaggi campioni d’Italia 4x da sinistra Noseda, Fuina, Labate e A.Wurzel – 4- C.Wurzel, Noseda, Russo e Funia)

Paolo Annoni – Ufficio stampa Canottieri Lario G.Sinigaglia