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Cristina Ansaldi: “Un aggettivo per i nostri atleti? Generosi!”

giovedì 18 Luglio 2013

Cristina Ansaldi: “Un aggettivo per i nostri atleti? Generosi!”

ROMA, 18 luglio 2013 – La preparazione del settore Para-Rowing sta procedendo a tamburo battente. Sotto la supervisione del caposettore Dario Naccari, coadiuvato dai suoi collaboratori Antonio Coppola, Cristina Ansaldi e Pierangelo Ariberti, gli azzurri si avviano alla volta di una fondamentale tappa del percorso che conduce alle Paralimpiadi di Rio 2016. Questo in particolare è un momento nevralgico della preparazione, un momento che può offrire importanti spunti per comprendere cosa ci si possa realmente aspettare da questi atleti. Assieme al tecnico Cristina Ansaldi abbiamo voluto fare un punto della situazione.

Cristina, come sta procedendo la preparazione? “Diciamo subito che questo è un momento cruciale. La condizione dei ragazzi cresce costantemente, sia a livello tecnico che fisico. Non abbiamo ancora tirato le fila dell’ultima parte dell’allenamento perché le rifiniture le faremo a Sabaudia, comunque l’intensità ed il carico di allenamento è al massimo e la risposta dei ragazzi è più che positiva. Volendo utilizzare un aggettivo per definire questi atleti potremmo dire: generosi. Nel senso che abbiamo chiesto loro di sostenere dei ritmi molto intensi, in particolar modo in queste ultime tre settimane, e la risposta è stata di grande impegno e dedizione. Naturalmente i risultati si stanno vedendo. Voglio anche aggiungere che potendoci avvalere delle strutture del Salaria Sport Village siamo in grado di ottimizzare le possibilità in allenamento. Possiamo anche gestire al meglio le dinamiche di stress dei ragazzi, coadiuvando i processi di adattamento al nuovo metodo che, di fatto, ha rappresentato un cambiamento radicale”.

Cosa puoi dirci delle barche? “Per quello che riguarda l’ammiraglia, il quattro con, sono ancora in ballo alcuni nomi per definire l’esatta configurazione. Diciamo che il grosso è stabilito ed il risultato, nel complesso, sembra buono. Per quello che riguarda il singolo, si sta lavorando su quello che è stato portato avanti nel quadriennio precedente e quindi abbiamo atleti di assoluto rilievo come Fabrizio Caselli, Sergio Emilio Bartolini. Benché si stia facendo moltissimo in termini di allargamento della base, attualmente non abbiamo le risorse a disposizione per quello che riguarda il singolo AS femminile e il doppio TA. Ci sono stati degli inserimenti importanti ma ancora non ci sono le possibilità di costituire nell’immediato delle imbarcazioni in queste specialità. Il lavoro in questo senso sarà orientato ai prossimi anni”.

All’inizio della stagione c’è stato un importante afflusso di forze fresche, come si stanno integrando? “Sì, al vecchio gruppo di atleti abbiamo affiancato dei giovani di valore, determinando inevitabilmente un cambiamento di equilibri interni. La cosa fondamentale è che i giovani si stanno avvicinando ai più esperti con rispetto e curiosità. In questo senso loro possono apprendere e rubare da chi rema da più tempo, mentre i più esperti sono stimolati a dare sempre il massimo. Tutto questo in un clima di grande armonia, altro valore aggiunto che consente di poter incrementare la qualità del lavoro”. Quali considerazioni ti senti di fare alla luce del lavoro svolto? “Pensiamo che siano tutti equipaggi che possano far bene. Alla luce dei miglioramenti che abbiamo ottenuto rispetto all’inizio dell’anno, è possibile approcciarci con ottimismo alle competizioni. Poi ovviamente quello che conta è crescere sotto tutti i profili, quello è l’obiettivo primario”.