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Varese: Risultati e resoconti FINALI A

domenica 21 Giugno 2015

Varese: Risultati e resoconti FINALI A

VARESE, 21 giugno 2015

FINALI A

DOPPIO SENIOR MASCHILE: sono i fratelli Sinkovic a partire più velocemente degli altri, con Argentina e Italia che guidano il gruppo degli inseguitorimantengono il contatto con i croati. A 450 metri passa al secondo posto l’Argentina mentre la Norvegia è terza e l’Italia attardata transita quarta. A metà gara la Norvegia passa seconda alle spalle dei croati mentre l’Argentina è terza e a 1300 metri l’Italia dalla quarta posizione alza il numero dei colpi e attacca le prime posizioni e a 1500 metri, mentre la Croazia è sempre nettamente prima, la barca azzurra guadagna una posizione e si installa alle spalle dell’Argentina che tiene il secondo posto. Negli ultimi 400 metri le acque del lago di Varese si scaldano e, mentre la Croazia va a vincere l’oro con oltre cinque secondi di vantaggio sugli avversari, nelle retrovie l’Australia rinviene dalla sesta posizione iniziale e, dopo essere passata quarta a 1500 metri, piomba sul traguardo superando in volata la barca azzurra che però tiene botta e chiude al terzo posto davanti a una pericolosissima Argentina che non voleva mollare il podio. Italia straordinariamente medaglia di bronzo. 1. Croazia (Martin Sinkovic, Valent Sinkovic) 6.10.21, 2. Australia (James Mcrae, Alexander Belonogoff) 6.16.39, 3. Italia1 (Romano Battisti, Francesco Fossi-Fiamme Gialle) 6.18.10, 4. Argentina (Rodrigo Murillo, Cristian Rosso) 6.19.42, 5. Polonia1 (Maciej Zawojski, Dominik Czaja) 6.21.90, 6. Norvegia (Nils Jakob Hoff, Kjetil Borch) 6.23.52

QUATTRO SENZA SENIOR MASCHILE – Fuori dai blocchi a suon di colpi l’Italia di Vicino, Lodo, Castaldo e Di Costanzo, che schizza fuori a ben 47 colpi, transitando ai 500 metri un filo dietro gli Stati Uniti vicecampioni del Mondo mentre la Gran Bretagna detentrice del titolo iridato è terza a un secondo. Combatte senza paura contro i grandi della specialità il giovane equipaggio azzurro, che a metà gara transita secondo al pari di un Canada mai domo, mentre gli statunitensi incrementano leggermente il vantaggio mentre gli inglesi campioni del Mondo sembrano opachi nel proprio incedere. La lotta per le prime tre posizioni si fa agguerrita ai 1500 metri, Italia e Canada procedono a braccetto, il finale è al cardiopalmo, gli Stati Uniti soffrono ma tengono con le unghie e con i denti il primo posto, per la medaglia d’argento per un attimo i canadesi sembrano sopravanzare gli azzurri, ma l’orgoglio e la tenacia di Vicino e compagni porta a un colpo di reni che garantisce agli azzurri uno fantastico secondo posto per soli quattro centesimi sul Canada. ITALIA MEDAGLIA D’ARGENTO. 1. USA (Glenn Ochal, Charles Cole, Henrik Rummel, Seth Weil) 5.51.87, 2. Italia1 (Marco Di Costanzo-Fiamme Oro, Matteo Castaldo-RYCC Savoia, Matteo Lodo, Giuseppe Vicino-Fiamme Gialle) 5.52.48, 3. Canada (Will Chothers, Tim Schijver, Kai Langerfeld, Colin Mccabe) 5.52.52, 4. Australia (William Lockwood, Alexander Hill, Spencer Turrin, Alexander Lllyd) 5.55.68, 5. Gran Bretagna (Alan Sinclair, Nathaniel Reilly-O’Donnel, Tom Ransley, Scott Durant) 5.58.26, 6. Germania (Jhoannes Weissenfeld, Felix Winberger, Maximilian Planer, Maximilian Korge) 5.58.35

DOPPIO PESI LEGGERI MASCHILE – 42, tanti sono i colpi battuti dal doppio leggero di Ruta e Micheletti in una partenza che vede uscire bene dai blocchi anche Gran Bretagna e Francia. Ai 500 metri l’armo francese ha mezza imbarcazione di vantaggio sull’Italia terza, mentre la Gran Bretagna è a un battito di ciglia dai transalpini. A metà gara si concretizza il recupero italiano sugli inglesi e ai 1000 metri i due equipaggi transitano sulla stessa linea mentre la Francia guadagna ancora qualcosa. Il passo imposto in acqua da Ruta e Micheletti permette all’Italia di mettere la punta davanti alla Gran Bretagna prima del rush finale, dove l’equipaggio francese si presenta con un paio di secondi di vantaggio. E’ un serrate energico quello messo in atto dal doppio leggero azzurro, che stacca definitivamente la Gran Bretagna a 250 metri dal traguardo per andare a consolidare la seconda posizione, che vale a Ruta e Micheletti la medaglia d’argento alle spalle di una Francia che con 6.09.26 fa cadere dopo otto anni il record della specialità in Coppa del Mondo, appartenuto finora ai danesi Rasmussen e Quist. 1. Francia (Stany Dalayre, Jeremie Azou) 6.09.26, 2. Italia (Andrea Micheletti, Pietro Ruta-Fiamme Oro) 6.11.75, 3. Gran Bretagna1 (Richard Chambers, William Fletcher) 6.13.53, 4. USA (Andrew Campbell Jr, Joshua Konieczny) 6.14.78, 5. Germania (Moritz Moos, Jason Osborne) 6.20.11, 6. Austria (Paul Sieber, Bernhard Sieber) 6.22.90

DUE SENZA SENIOR MASCHILE: due barche azzurre al via, due barche pronte a darsi battaglia fino all’ultimo colpo cercando di contrastare anche gli avversari. Gran Bretagna subito in testa con gli azzurri in buona posizione e l’equipaggio Abagnale e Abbagnale a ridosso dei battistrada. Tutta la prima fase si sviluppa con un punta a punta, quindi, tra Gran Bretagna e Italia1 seguiti nelle retrovie da Montrone e Agamennoni. Nella seconda parte però passa a condurre la gara l’Olanda, ma Italia1 non molla la seconda posizione tallonata dalla Gran Bretagna2 in terza. Al passaggio a 1500 metri Italia2 è quarta mentre Abbagnale e Abagnale si mantengono sempre alle costole degli olandesi che sul finale aumentano il ritmo, ma la barca azzurra reagisce e rosicchia ancora qualche centimetro agli “orange” tagliando il traguardo con un distacco di 1″18. Olanda prima, Italia1 medaglia d’argento, Italia2 quarta. 1. Olanda (Roel Braas, Mitchel Steenman) 6.22.40, 2. Italia1 (Giovanni Abagnale, Vincenzo Abbagnale-Marina Militare) 6.23.58, 3. Australia (Jack Hargreaves, Nichola Wheatley) 6.25.87, 4. Italia2 (Luca Agamennoni, Domenico Montrone-Fiamme Gialle) 6.28.20, 5. USA (Dariush Aghai, Ross James) 6.29.50, 6. Gran Bretagna (Matthew Tarrant, Callum McBrierty) 6.33.52

SINGOLO PESI LEGGERI MASCHILE: Il francese Houin, fresco campione d’Europa della specialità, parte forte ma il campione del Mondo e detentore della miglior prestazione all time Marcello Miani non intende lasciarlo andare via e si piazza alle sue spalle. Il passaggio a metà gara dice che il francese ha guadagnato qualcosa mentre il singolista leggero azzurro, sempre in seconda posizione, deve inseguire vedendosela anche con il forcing dello slovacco Babac. A 500 metri dall’arrivo la Francia sembra imprendibile, mentre Miani accusa il forcing tenuto per i primi tre quarti di gara e si ritrova sotto il tedesco Roeger. Nel finale il francese Houin piomba sul traguardo con margine sugli avversari, Slovacchia e Germania salgono sul podio mentre il singolista azzurro rimane fuori dalla lotta per le medaglie negli ultimi 300 metri, chiudendo quinto alle spalle del croato Radonic. 1. Francia1 (Pierre Houin) 6.51.88, 2. Repubblica Slovacca (Lukas Babac) 6.56.64, 3. Germania 2 (Max Roeger) 6.58.00, 4. Croazia (Luka Radonic) 7.00.82, 5. Italia1 (Marcello Miani-Forestale) 7.01.83, 6. Francia2 (Damien Piqueras) 7.02.09

DUE SENZA PESI LEGGERI: Sono Gran Bretagna, Francia e Italia le barche che, nell’ordine, si presentano al passaggio dei primi 500 metri. Tutte e tre gli equipaggi sono praticamente sulla stessa linea e solo l’attacco dell’Italia fa scompaginare gli avversari che comunque resistono e a metà gara le posizioni non cambiano anche se continua il punta a punta in pressing a tre confermando che solo uno sbaglio può far capitolare una delle tre imbarcazioni. Posizioni immutate anche a 1500 metri con l’Italia la Gran Bretagna e la Francia in meno di un secondo. Sul finale la Francia lancia l’attacco alla Gran Bretagna che si deve contentare in seconda posizione mentre l’Italia mantiene il terzo posto. Italia medaglia di bronzo.

1. Francia (Augustin Mouterde, Theophile Onfroy) 6.31.33, 2. Gran Bretagna (Sam Scrimgeour, Jonathan Clegg) 6.32.20, 3. Italia (Piero Sfiligoi-CC Saturnia, Armando Dell’Aquila-Fiamme Oro) 6.34.03, 4. Cina (Jiahao Li, Mingyang Liang) 6.44.23

QUATTRO SENZA FEMMINILE: è il primo equipaggio australiano a staccarsi per primo dai blocchi di partenza seguito dalla prima barca statunitense con l’Italia in quinta posizione. Una posizione che non cambia neanche a metà gara con gli Stati Uniti che allungano e si piazzano in testa alla gara. USA1, quindi, si presenta prima a settecento metri tallonata da Australia1. Al passaggio dell’ultima frazione sono ancora USA1 e Australia1 a dettare le regole del gioco con Australia2 in terza posizione. Sul finale l’Italia sempre quinta, mentre a vincere sono USA1 e Australia2 al secondo posto seguita dalla Germania che con un rush finale supera Australia2. 1. USA1 (Victoria Opitz, Lauren Schmetterling, Amanda Polk, Heidi Robbins) 6.27.41, 2. Australia1 (Meaghan Volker, Katrina Bateman, Alexandra Hagan, Charlotte Sutherland) 6.33.48, 3. Germania (Sophie Paul, Anne Becker, Constanze Duell, Constanze Siering) 6.39.08, 4. Australia2 (Lucy Stephan, Hannah Vermeersch, Renee Chatterton, Rosemary Popa) 6.41.04, 5. Italia (Sara Barderi-SC Pontedera, Silvia Terrazzi-SC Arno, Beatrice Arcangiolini-SC Firenze, Chiara Ondoli-SC De Bastiani) 6.55.81, USA2 (Tessa Gobbo, Meghan Musnicki, Emily Regan, Olivia Coffey) (DNF)