TRIESTE,
17 maggio 2015 - A colloquio con Luciana Sardo e Giorgio Turk, che alla STC Adria di
Trieste, da 9 anni sono responsabili del gruppo di ragazzi Special Olympics che
si sono avvicinati al canottaggio: 2 istruttori appassionati che tanto stanno
dando ai loro allievi.
Quanti sono e quanto frequentano la società questi ragazzi?
Il gruppo si allena 2 o 3 volte alla settimana a seconda delle loro
esigenze.
I ragazzi sono 7 (6 maschi ed 1 femmina) e presentano capacità cognitive
limitate, a questo si somma la paura in un ambiente per loro nuovo come può
essere una società di canottaggio, e la difficoltà di uscire in barca in un
ambiente poco conosciuto come il mare. Si tratta di un lavoro di grande pazienza
e costanza.
Che tipo di attività fanno all'Adria?
Fanno una preparazione a terra con la corsa ed il remoergometro per poi
essere pronti ad uscire in barca, sempre con intensità a loro adatte. Usano le
yole a 4 vogatori sulle quali remano 1 o 2 ragazzi Special e 3 assistenti,
oppure sui doppi canoè con 1 atleta Special ed 1 partner.
Solo si allenano o anche si cimentano in qualche gara/dimostrazione?
Il gruppo si è cimentato in occasione della regata interregionale a
Barcola, ad aprile, con una prova dimostrativa nella quale si sono comportati
benissimo. La mia speranza è che in occasione della Regata Regionale di luglio,
sempre a Barcola, possano intervenire atleti da fuori regione, che troverebbero
già sul posto le imbarcazioni.
Che tipo di attività fanno questi ragazzi durante il giorno?
Alcuni frequentano ancora la scuola, altri fanno parte del gruppo dell'ANFASS.
Ed in società, come sono stati accolti?
L'Adria si è dimostrata subito disponibile ad accogliere questo gruppo,
ed in particolare gli atleti non agonisti, si mettono spesso a disposizione per
uscire con i ragazzi Special.
Le loro famiglie?
I rapporti con le loro famiglie sono buoni perchè si rendono conto
dell'alto valore sociale di questa nostra iniziativa. Siamo anche andati in
trasferta grazie all'Associazione Il Cenacolo che ci ha messo a disposizione il
pulmino, altre volte in treno, a San Miniato come a La Spezia, ed è sempre stato
un successo, grazie anche ai genitori che hanno condiviso la responsabilità
dell'uscita. Attualmente il gruppo attivo che sta con profitto frequentando la
sede dell'Adria è composto da: Giovanni Scher, Matteo Riosa, Giorgia Tomizza,
Gianluca Grison e Luca Chiarelli.
In questa vostra attività c'è un aspetto negativo?
Purtroppo mancano istruttori che possano avvicendarsi alla guida di
questo gruppo, il lavoro è molto impegnativo, ma di grandissima soddisfazione
per i ragazzi come per noi, però sarebbe necessario trovare ancora qualcuno che
possa darci una mano.
Chi ti sentiresti di ringraziare in particolare?
Oltre alle persone che escono in barca con questi ragazzi, un grande
ringraziamento va obbligatoriamente a Biagio Terrano ed a Bruno Spanghero i due
Presidenti che in questi anni si sono succeduti alla guida della società della
Sacchetta e che hanno favorito l'integrazione dei ragazzi Special nel tessuto
sociale.
Maurizio Ustolin
Ufficio Stampa
Friuli Venezia Giulia