ROMA,
25 novembre 2014 - Nel
pomeriggio di ieri, a Piediluco,
presso il Centro di Preparazione
Olimpica, il Settore Formazione,
guidato da Valter Molea e coadiuvato
da Daniele Zangla e Andrea Benecchi,
ha dato il via al Corso
Allenatori di 2° e 3°
livello. Un Corso che si sta
svolgendo con l'ausilio anche di
Docenti della Scuola dello Sport del
CONI e al quale partecipano 50
corsisti (34 del 2° livello e 16 del
3° livello). Ad aprire i lavori il
Consigliere in Quota Tecnici Mimmo
Perna che ha pronunciato il discorso
riportato qui sotto. Il Corso
terminerà con con la partecipazione
dei 50 corsisti alla Conferenza
Allenatori che si svolgerà
dal 29 al 30 novembre a Terni.
Il discorso di apertura pronunciato da Mimmo Perna
"Cari colleghi
allenatori,
Vi
porto i saluti del presidente
Giuseppe Abbagnale e vi ringrazio,
anche nome di tutto il Consiglio
federale, per aver voluto investire
sulla vostra formazione affidandola
al nostro settore, delegato al
sottoscritto e guidato da Valter
Molea e coadiuvato da Daniele Zangla
e Andrea Benecchi.
Vi porgo altresì i saluti del
presidente dell'Anac Maurizio
Ustolin che si auspica vogliate, in
un futuro prossimo, entrare a far
parte della famiglia della nostra
storica Associazione.
I contenuti di questo corso vi
aiuteranno nel percorso
professionale che avete inteso
intraprendere, le vostre conoscenze
saranno più ampie grazie alle
relazioni dei tecnici docenti della
FIC, ma anche grazie a quelle dei
docenti della Scuola
dello
Sport di Roma diretta dalla
dottoressa Rosanna Ciuffetti alla
quale va un sentito ringraziamento
per la sensibile disponibilità
espressa nei nostri confronti.
In un momento in cui i giovani sono
insicuri e pieni di incertezze,
essere allenatore non si può ridurre
ad un fatto meramente tecnico.
Anteporre l'uomo all'atleta, è
l'obiettivo primario che mi sono
posto senza mai perderlo di vista
durante la mia carriera.
La
quotidianità del rapporto ci fa
essere un punto di riferimento per
tutti quei ragazzi che approcciano
alla voga.
Come futuri insegnanti/allenatori,
il nostro primo compito sarà quello
di aiutare i giovani a imparare e ad
ottenere un senso di appagamento.
Per insegnare non si può agire alla
carlona, saremo responsabili di ciò
che apprendono, dei loro sentimenti
e del loro sviluppo nel suo
complesso.
Non è scritto in nessun libro ciò
che abbiamo dentro di noi, la
passione e l'empatia con cui ci
relazioniamo ai giovani virgulti
futuri uomini e canottieri.
Dobbiamo "prendercene cura"
parafrasando una bellissima canzone
di Franco Battiato.
La funzione dell'allenatore in fondo
è un atto d'amore che va svolta con
serenità d'animo.
Buon lavoro!
Mimmo Perna"