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Tornano i remi universitari all’Idroscalo di Milano

martedì 25 Marzo 2014

Tornano i remi universitari all’Idroscalo di Milano

MILANO, 25 marzo 2014 – Il canottaggio universitario ritorna a Milano, con i campionati nazionali di metà giugno, organizzati all’Idroscalo dal Cus Milano. Un evento importante, che oltre a tutto rivaluterà sullo storico bacino milanese una delle discipline sportive che ne furono motivo di sviluppo negli anni trenta, e poi con notevoli manifestazioni anche in epoca recente.
Oggi la Federazione canottaggio opera in stretto accordo col Cusi per lo sviluppo delle discipline remiere, attività che dall’ambito scolastico e universitario nei paesi anglo-sassoni danno la prima linfa all’attività remiera istituzionale. Quando sul finire dell’ottocento nacque la Federazione, allora Rowing Club Italiano, una delle prime iniziative di promozione fu un accordo col Ministero della Pubblica Istruzione, con iniziative di grande richiamo. Dopo una prima gara in “Yole a 4” tra rappresentative di varie facoltà universitarie torinesi, nel mese di giugno 1891 sul Po e vinta dagli studenti della R. Università di Torino, dall’anno 1892 veniva varata (offerta dal Ministero della Pubblica istruzione) la “Coppa Minerva”, aperta alle varie rappresentative universitarie, una sorta di campionato tra gli Atenei italiani. Ancora a Torino, la prima edizione fu vinta dalla Università di Pavia, con equipaggio preparato alla Canottieri Ticino. E questa collaborazione con i canottieri della Ticino (fondata nel 1873, il più antico sodalizio remiero della Lombardia) durerà a lungo, e negli anni trenta i famosi “otto” del Cus Pavia per il confronto ormai storico “Pavia-Pisa” ebbero base sempre alla Ticino, sinché negli anni del recente dopoguerra grazie all’attivismo del “Cus Pavia” (fondato nel 1946) ci sarà uno straordinario sviluppo remiero totalmente autonomo.
L’anno successivo, come da regola, la seconda edizione della Coppa Minerva si corse a Pavia, sul Ticino, ma i torinesi riconquistarono il “titolo” nazionale, riportando a casa Coppa e organizzazione per l’anno successivo. E fino al 1899 ci fu netta supremazia torinese, sin quando nel 1900 tornò a vincere e primeggiare più volte di seguito l’Università di Pavia.
Nel 1906 sul Ticino a sorpresa si impose il Politecnico di Milano, con un equipaggio preparato alla Canottieri Milano. L’anno successivo la gara, in linea di principio, avrebbe dovuto svolgersi a Milano, ma non esisteva ancora l’Idroscalo e sul Naviglio non c’erano le condizioni per una gara in linea e quindi si corse a Cremona dove dal 1887 era attiva la Canottieri Baldesio: rivinse Pavia.
Ormai la passione per il canottaggio avvinceva un po’ tutti e nell’edizione del 1909 disputata a Pavia vittoria dell’Università di Genova, con l’equipaggio preparato dal R.C. Genovese. In seguito, disputandosi le gare a Genova, gli anni successivi fu un confronto acceso, con risultati alterni, tra Università (appoggiata al Rowing Club) e Scuola Superiore Navale di Genova (allenata da Canottieri Genovesi Elpis). E nel tempo la passione per questa gara andava crescendo ed ecco nel 1923 il successo dell’Università di Roma (preparata dal Club Nautico Romano), nel 1924 affermazione dell’Istituto Sup. Commercio di Napoli (preparato dal Circolo Canottieri Italia e Napoli). E fu vanto, anche in seguito, per i vari atenei emergere in questa gara.
Negli anni trenta nacquero altri tipi di confronti per gli studenti universitari, ma la base strumentale era sempre l’appoggio alle società remiere della città di riferimento.
Anche a Milano nel 1946 nacque il Cus Milano, ma che nello specifico per il canottaggio era stato anticipato dalla fondazione il 18 gennaio 1936 della “Canottieri G.U.F. Milano”, regolarmente affiliata alla Reale Federazione Italiana Canottaggio: presidente il dott. Antonio Melgiovanni e allenatore lo storico allenatore milanese Gigino Bernabò. E ormai il nuovo bacino nautico, l’Idroscalo, era una realtà, sulla quale si destreggiavano assai bene i goliardi milanesi. Che però non furono soltanto osannati per le strepitose affermazioni ai C.N.U. dell’epoca, i “Littoriali del Remo”, ma anche – e questa nota parrà forse una sorpresa ai dirigenti di oggi del Cus Milano – il giovane sodalizio universitario milanese appare con i suoi traguardi nell’albo d’oro dei Campionati Italiani juniores (*), avendo vinto il titolo di campione italiano “due senza timoniere” per il 1940 a Pallanza, 1941 ancora a Pallanza e 1942 a Padova.
Se la partecipazione dei goliardi milanesi alle gare bandite dalla Federazione si svolgevano nel pieno rispetto delle “regole del gioco”, in precedenza, alle tenzoni dei “Littoriali” si erano concessi qualche libertà, come accadde a Genova ai Littoriali del 1939, quando sul traguardo di due gare passarono degli strani equipaggi: un 3 senza timoniere ed un 7 con timoniere. Era accaduto che alla partenza non si fosse presentato uno dei vogatori ed i colleghi pensarono di poter gareggiare ugualmente per onore di bandiera, anche se con un remo in meno, ma la giuria, ovviamente, non fu d’accordo e furono squalificati.


Ferruccio Calegari

(*) – Ricordiamo che all’epoca la distinzione tra junior e senior non dipendeva dai limiti di età, come oggi, ma dai risultati nelle gare di classifica cui il vogatore aveva partecipato.