Vincenzo Abbagnale: "Pronto a ripartire"
ROMA,
23 luglio 2012 -
Far tesoro di ogni singola esperienza e sfruttarla nel futuro per migliorare.
Spesso e volentieri, le vittorie nascono dalle delusioni. "A volte gli
schiaffi fanno anche bene" dice Vincenzo Abbagnale, diciannovenne
figlio del due volte campione olimpico Giuseppe. Alla conclusione di un
Mondiale, dopo aver lasciato passare qualche giorno per riflettere, si può fare
un bilancio di una stagione intera a bocce ferme. Rivedendola come un film. "Parto
dal cambio di società, dal passaggio dal CN Stabia al Saturnia. E' stata una
scelta dovuta, in quanto non avevo compagni Senior a Castellammare. In
principio, sembrava un azzardo ma a Trieste mi sono trovato subito bene, in
armonia con la linea di pensiero del nuovo allenatore Spartaco Barbo e
dell'intera squadra. Proprio un bell'ambiente".
Poi, Enzo si concentra subito sulla preparazione del Mondiale, avvenuta dopo le
selezioni di Gavirate in cui l'atleta campano si era presentato nella specialità
del 'quattro con' assieme ai nuovi compagni. "La preparazione è stata molto
buono dal punto di vista dell'allenamento. Ci sono state continue selezioni per
le barche e decisioni coraggiose da parte degli allenatori federali: alcune
hanno pagato, altre meno".
Proprio il capitolo allenatori sta particolarmente a cuore ad Abbagnale. "Ne
ho avuti molti quest'anno, in primo luogo ringrazio Antonio
La Padula per
essermi stato sempre vicino anche dopo il cambio di società. Spartaco Barbo,
ottimo allenatore e fautore
dei successi del Saturnia, mi ha dato preziosi
consigli. Ringrazio anche Antonio Baldacci, il nostro CT Under 23, che è stato
il tecnico più vicino a noi in quest'avventura dell'ultimo mese, ed anche Luigi
De Lucia, con cui mi sono allenato per un bel periodo".
Enzo si rivolge anche ad
altre persone sempre al suo fianco in questo passaggio a Nord-Est.
"Livio La
Padula mi ha sostenuto tutto l'anno anche con gli allenamento, Mario Paonessa mi
ha supportato nei momenti più difficili del Mondial a lui faccio un grande in
bocca al lupo per Londra. Dino Calabrese è uno dei miei migliori amici, ho nel
cuore anche tutti i ragazzi e le ragazze della PALAZZINA GIALLA. Con loro, molti
altri che mi hanno manifestato attenzione e simpatia".
Trakai, ricordo freschissimo nella sua mente. "Siamo partiti per portare a
casa un buon risultato, in due senza con Fabio Vigliarolo, ma sembrava che la
fortuna fosse proprio contro di noi. Il risultato non corrisponde al nostro
reale valore: abbiamo dimostrato di poter essere competitivi anche nella più
difficile specialità della punta.
Il recupero è stato buono, ma abbiamo lasciato
passare l'Argentina andando così incontro a una semifinale molto complicata.
Siamo poi capitati nell'acqua 1, caratterizzata da uno svantaggio abissale per
colpa del vento, e non abbiamo avuto la possibilità di giocarci il sesto posto".
Il compagno di barca. "Io e Fabio ci siamo trovati subito bene, eravamo già
insieme due anni fa a Racice quando conquistammo il bronzo nell'otto Juniores.
E' bravo e versatile: il cambio-barca del Mondiale ci ha dato ulteriore velocità
rispetto al raduno, un salto di qualità importante".
Ora un po' di vacanza, insieme ad alcuni compagni di Nazionale, e poi si
riprende a remare a Trieste. "Voglio partecipare ai Mondiali Universitari ed
ai Campionati Italiani di settembre, voglio ben figurare in entrambe le
manifestazioni. Poi ho già in testa il Mondiale 2012 di Linz e sono sicuro che
andrà diversamente rispetto a questo perché ho una grande voglia di riscatto".