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Tanti guai a Berlino 1916

martedì 9 Agosto 2011

Tanti guai a Berlino 1916

ROMA, 9 agosto 2011 Nuovo appuntamento con la rivisitazione dei Giochi Olimpici. Dopo una settimana “storica”, grazie ai nostri azzurrini e alle nostre azzurrini, ecco un nuovo contributo a cinque cerchi preparato da Enrico Tonali. Un’Olimpiade a lungo sognata dai tedeschi (vinta la concorrenza di Alessandria d’Egitto e Budapest), un sogno spezzato dalla Prima Guerra Mondiale.

Germania e canottaggio, un feeling notevole, Germania e Giochi Olimpici, un amore a prima vista ma con tanti guai. Berlino fin dall’edizione 1908 punta ad ospitare l’evento a cinque cerchi, però quando si accorge che il barone de Coubertin tifa Roma, si ritira in buon ordine (pur se poi sarà Londra a organizzare quelle Olimpiadi).

Nel 1909 il Comitato Olimpico Internazionale si riunisce proprio nella capitale tedesca per assegnare i Giochi 1912, ma stavolta il boccone amaro per Berlino si chiama Stoccolma, che gli viene preferita. Finalmente la sesta Olimpiade, quella 1916, è per la Germania. I tedeschi si buttano a capofitto nell’organizzazione, delle tre settimane in programma, l’ultima sarà dedicata totalmente agli sport dell’acqua open-air, canottaggio e vela.
L’8 giugno 1913 l’imperatore Guglielmo II inaugura lo Stadio Olimpico dove si terrà la cerimonia di apertura e un anno dopo – mentre l’Italia remiera contribuisce alla nascita del CONI – si tiene la Festa Olimpica, conclusa il 28 giugno 1914. Lo stesso giorno però c’è l’attentato di Sarajevo. Nella città slava viene assassinato l’arciduca austriaco Francesco Ferdinando, l’autore dell’omicidio è un anarchico ma anche uno sportivo, il diciannovenne ginnasta serbo Gavrilo Princip. Austria e Germania dichiarano guerra a mezza Europa, Russia compresa. De Coubertin si arruola volontario nell’esercito francese, lasciando il Comitato Olimpico Internazionale nelle mani di un nobile svizzero che ufficialmente non annullerà i Giochi 1916 così faticosamente acquisiti da Berlino. Ma ormai i tedeschi e il mondo hanno altro a cui pensare.

Nella foto: Il 4 con della Società Canottieri Arno a Torre del Lago Puccini nel 1913