News

Intervista al Presidente Scaini

venerdì 12 Marzo 2021

Intervista al Presidente Scaini


TRIESTE, 12 marzo 2021 – Daniele Scaini è il nuovo Presidente del Comitato Regionale della Federcanottaggio del FVG, nominato ufficialmente dall’Assemblea Ordinaria Elettiva di sabato 6 marzo, che per la prima volta nella storia del Remo regionale vede la presidenza allontanarsi da Trieste per raggiungere il Friuli. 61anni, un trascorso da canottiere assieme al fratello Adelfi nelle file del DLF San Giorgio di Nogaro, oggi Canoa San Giorgio, ha ricoperto varie cariche nel direttivo della società friulana, oltre ad essere stato consigliere regionale FICK e per cinque mandati consigliere della FIC regionale. Dal 2009 è stato vicepresidente e per un breve periodo, nel 2012, Presidente. Oggi Scaini, che subentra a Massimiliano d’Ambrosi eletto consigliere nazionale, è Presidente a tutti gli effetti di un organismo che in questi anni ha dimostrato notevole vitalità, tanto da essere preso ad esempio anche a livello nazionale per iniziative a favore a 360° dello sport del remo. Una sfida, quella del neo Presidente, per cercare ancora una volta di tener alto il nome del canottaggio a Nord Est, nell’estremo lembo di territorio nazionale che ha creato non solo campioni ma anche grandi appassionati di una disciplina dalle importanti tradizioni sulle acque di tutto il mondo.


Come reputi il lavoro del Comitato nell’ultimo quadriennio? Reputo il lavoro del Comitato dell’ultimo quadriennio molto fruttuoso   in quanto abbiamo portato la squadra regionale giovanile U14 al 2° posto in Italia dietro la Lombardia . Nel 2020 , nonostante i noti problemi di pandemia, siamo stati i primi a organizzare gare da remoto il tutto grazie all’ ex Presidente D’Ambrosi. Il Comitato ha inoltre donato ad ogni Società un singolo 7,20 in ricordo del nostro compianto Luciano Michelazzi. Ritieni ci siano ancora dei margini di miglioramento per quello che riguarda il lavoro del Comitato sul territorio? E se sì quali? Ci sono sempre dei margini di miglioramento e nello specifico l’obiettivo è innanzitutto l’amalgama  della nuova squadra del Comitato. Il gioco di squadra ci porterà a incrementare il settore giovanile delle Società Regionali , saremo presenti nelle scuole ( COVID permettendo ) incrementeremo le regate promozionali (vedi Barcis).


Un Comitato che con l’ultima Assemblea Elettiva ha visto l’inserimento di alcuni giovani. Come pensi di distribuire gli incarichi in seno all’organismo periferico? Abbiamo provveduto a distribuire gli incarichi tra gli eletti giovedì sera: Vice Presidente Simone Ferrarese; Segretario Schintu Alessandro; Relazioni e Commissione Tecnica Michele Brugnera; Amministrazione Miccoli Bernardo e Walter Tommasini; Logistica Roberto Celic. 4) Una Commissione Tecnica Regionale che è una “costola” del Comitato. Ci saranno dei cambiamenti, o verrà confermata in toto? Per quanto concerne la Commissione Tecnica è stato confermato Stefano Gioia, auspicando l’affiancamento di nuovi giovani per poter dare loro l’opportunità di crescere facendo esperienza. Quali saranno i rapporti che intendi tenere con le società regionali? Il mio intento è quello di continuare ed incrementare la fitta collaborazione  che c’è sempre stata tra il Comitato e le Società.


Un ottimo rapporto con le nazioni confinanti. Come vedi il futuro del FVG in ambito internazionale? Il Comitato ha sempre rivestito un ruolo importante nelle collaborazioni con i nostri vicini. Il nostro intento è quello di favorire i rapporti tra le Nazioni confinanti per un confronto sportivo di crescita per i nostri atleti. Note dolenti i sostegni economici che non possono fermarsi al contributo federale. Come pensi di poter attingere risorse economiche nuove? Penso che anche in questi momenti particolari, sarà nostra cura cercare nuovi sponsor e domande di contributo alla Regione FVG. Se dovesse continuare l’emergenza COVID, quali iniziative hai in programma per la stagione agonistica? Auspicando una conclusione entro breve della situazione COVID, incrementeremo le gare da remoto. Daniele Scaini conclude la sua intervista affermando: “Arrivare dopo un certo Massimiliano D’Ambrosi è quasi un suicidio, ma il canottaggio è più forte ancora e io ci provo.”

Maurizio Ustolin