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ROMA, 22 gennaio 2021 - Esordio col
botto per le azzurrine impegnate in quadruplo
leggero Under 23 a Duisburg: le portacolori
azzurre, Sara Borghi (C Gavirate), Ilaria
Corazza (SC Ausonia), Bianca Saffirio (SC
Esperia-Torino) e Arianna Passini (SC Moltrasio).
Le azzurre hanno centrato, infatti, un magnifico
oro annullando la concorrenza nonostante fossero
tutte all’esordio. Un risultato tanto
inaspettato quanto gratificante, quindi,
soprattutto considerando le ostiche condizioni
che hanno accompagnato le atlete nei mesi
precedenti l’appuntamento tedesco: “Per la
preparazione avevo paura che fosse tutto più
difficile rispetto ai raduni scorsi a causa del
covid - incomincia Bianca - in raduno però ci
tenevano sotto stretto controllo e questo ci
consentiva di poter vivere gli allenamenti nel
contesto del gruppo, cosa fondamentale visto che
rilassarsi e distrarsi con gli altri tra un
allenamento e l’altro è davvero importante.
In seguito mi sono resa conto, verso la fine del
raduno, che la barca scorreva bene anche
rispetto alle altre con cui facevamo le tirate,
mi sono sentita ancora più motivata e carica. E’
stato allora che tutte quante abbiamo
incominciato a credere che forse avremmo potuto
ottenere qualche bel risultato”. Un bel
risultato poi è arrivato: “Sinceramente non mi
aspettavo di poter prendere l’oro da primo anno
Under 23 - dice ancora Bianca - e soprattutto
dopo un anno così difficile. È stata una
soddisfazione immensa, dopo quello che abbiamo
passato. Il non aver mai smesso di crederci, a
mio avviso, è stata la chiave per la vittoria”.
La sorpresa per la vittoria la ribadisce anche
Arianna, che dice: “La medaglia di Duisburg ha
un sapore tutto diverso da quelle precedenti. È
stata inaspettata, ma soprattutto è stata la
ricompensa al termine di un anno difficile. Gli
allenamenti sono stati molto duri, eravamo
quattro ragazze completamente diverse con
quattro stili di remata diversi e per questo non
ci siamo trovate fin da subito, però abbiamo
sempre dato il massimo in ogni allenamento. Poi
in Germania, dopo la prima gara, ci siamo rese
conto che la barca poteva veramente dire la sua
e abbiamo affrontato la finale consapevoli che
insieme avremmo potuto raggiungere il podio”.
Tolto il bronzo conquistato in occasione della
Coupe de la Jeunesse nel 2017, Arianna nelle
competizioni internazionali è sempre salita sul
podio in specialità di punta, mentre a Duisburg
è stata premiata dalla vogata di coppia. Viene
quindi spontaneo chiedersi quale sia la remata
che preferisce: “Non c'è una specialità che
preferisco in particolare, mi basta salire su
una barca, sentire l'acqua che scorre sotto di
me e mi sento me stessa”. Una cosa è sicura: i
risultati non arrivano mai per caso. Sono sempre
frutto di un bagaglio di esperienze vissuto
sull’onda della determinazione e della passione,
come afferma Sara: “Le due Coupe sono state
grandi esperienze che mi hanno ripagato dei
tanti sacrifici fatti permettendomi, allo stesso
tempo, di crescere e stimolandomi a migliorare
sempre di più nonostante le difficoltà, le
delusioni e le sconfitte. Comunque la passione
per questo sport, che ormai è parte della mia
vita, mi ha insegnato a non mollare dando il
massimo ad ogni palata.
Così finalmente sono riuscita a realizzare il
mio sogno: ossia quello di poter partecipare ad
un raduno e vestire la maglia azzurra e, grazie
al lavoro degli allenatori che ci hanno
supportato durante tutto il periodo di
preparazione e alle mie compagne di barca, siamo
riuscite a salire sul gradino più alto del
podio, sentendo suonare il nostro inno in un
anno così difficile in cui nulla era scontato e
in cui ci siamo accorti di quanto fossero
importanti anche le piccole cose. Questo ha reso
il tutto ancora più magico, anche perché la gara
di Duisburg è stata una delle poche svoltesi in
questo 2020. La speranza è che sia solo l’inizio
di altre belle esperienze. Poi vorrei come
ultima cosa ringraziare i miei allenatori, la
mia famiglia, il mio ragazzo ed infine una
dedica speciale al mio cagnolino Pippi che è la
mia porta fortuna.”.
Conclude la nostra intervista Ilaria, la cui
partecipazione a questo Europeo è stata
particolarmente importante anche perché
condivisa con il suo compagno, Antonio Cascone,
anche lui meritevole del podio nella specialità
dell’otto: “È stato veramente bello far parte
della nazionale assieme ad Antonio - confessa
Ilaria - Partecipare ad una competizione di
questo livello assieme era un nostro sogno nel
cassetto già da qualche anno e riuscire a
realizzarlo, vincendo due medaglie (lui bronzo
ed io l’oro) non ha prezzo. È stato fondamentale
per entrambi essere assieme per sostenerci a
vicenda, per motivarci, per aiutarci nei momenti
più duri e anche per scambiare qualche risata.
Vivere questa esperienza assieme l’ha resa
ancora più speciale e memorabile”.
E aggiunge in chiusura l’atleta udinese: “Per me
in particolare vincere quell’oro ha significato
molto, specialmente durante una stagione
difficile come quella passata. Dopo lo scoppio
della pandemia, il lockdown e la cancellazione
del mondiale, sembrava quasi impossibile
riuscire a disputare una gara, figuriamoci un
europeo. Riuscire a fare questo Europeo Under 23
è stata una soddisfazione grandissima e ancora
più grande è stata quella per la vittoria
dell’oro, una medaglia inaspettata e per questo
ancora più bella, anche perché era un obbiettivo
che cercavo di realizzare già da un po’ di
tempo”.
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