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Focus sulle Società Remiere: la Canottieri Trieste

domenica 22 Novembre 2020

Focus sulle Società Remiere: la Canottieri Trieste


ROMA, 22 novembre 2020 – Ritorniamo nel Nord Est d’Italia per incontrare Riccardo Zaccaria Presidente della Canottieri Trieste, nata nel 1896, e pronta a celebrare il prossimo anno i 125 anni di vita. Fondata da Camillo Picciola (uno degli atleti più forti e completi del canottaggio ottocentesco triestino) con il nome Rowing Club Triestino, si affiliò subito alla Federazione Italiana Canottaggio. Il sodalizio fa parte del ristretto gruppo delle società sportive italiane ultracentenarie ed è Socio Fondatore dell’ UNASCI, Unione Nazionale Associazioni Sportive Centenarie d’Italia. Fin dalla sua fondazione la Società ha sede sul Pontile Istria, che si estende nella Sacchetta, il bacino acqueo nel pieno centro cittadino ora completamente dedicato alle attività sportive ed alla nautica.


Molte le vicende che hanno caratterizzato la storia centenaria della Canottieri Trieste, come le memorabili imprese di vogalonga della Trieste-Torino; la Torino-Venezia; la Trieste-Lago Maggiore-Locarno-Lugano-Lago di Como-Adda-Trieste; la Trieste-Mantova-Riva del Garda e ritorno; la Trieste-Mantova-Venezia e tante altre ancora. Entrando nel vivo del discorso, chiediamo al Presidente Zaccaria di illustrarci i programmi che il suo sodalizio stava predisponendo prima del lockdown: “Eravamo tutti pronti ad affrontare le gare inserite nel programma remiero. Eravamo, quindi, ben determinati e questo si è visto sin dalla competizione iniziale di indoor rowing. Poi tutto si è fermato all’improvviso. Tutti a casa senza poterci muovere. Una situazione che non è stata neppure vissuta durante i due conflitti mondiali di inizio Novecento: anche in quei periodi così bui, la nostra sede sociale era sempre rimasta aperta. Solo le misure per il contenimento del covid-19 hanno decretato la sua chiusura”.


Si stava iniziando a tornare alla normalità, con anche alcune gare disputate come i Campionati Italiani, e ora tutto è nuovamente fermo a causa della seconda ondata pandemica. Come state vivendo questo periodo d’incertezza? “Devo dire che il primo periodo di lockdown è stato magistralmente superato anche grazie all’impegno costante degli Allenatori Pavlo Lukan e Lisanna Bartolovich che, dopo aver distribuito i remoergometri agli atleti, li hanno tenuti sempre in forma fisica e mentalmente attivi, pure se a distanza. I soci, a parte un paio di defezioni, sono rimasti ad attendere tempi migliori. Un miglioramento che si è presentato assieme a tutte le problematiche legate ai vari protocolli di sicurezza, alle grosse attenzioni su ciò che era possibile o meno fare nella vita sociale in rispetto della salute di tutti.


Per questo devo ringraziare i miei consoci che hanno compreso la delicatezza del momento e si sono comportati in modo ineccepibile. Ora siamo nel pieno della seconda ondata e non abbiamo fatto altro che fare tesoro delle esperienze vissute nella prima quarantena e, quindi, andiamo avanti nell’attesa che tutto passi e si torni alla vita di prima, la più normale che si possa auspicare”. Presidente ha ripristinato i programmi iniziali, riuscendo a svilupparli ulteriormente? “Assolutamente sì. In fase di riapertura, dopo la prima ondata pandemica, abbiamo rispolverato le idee iniziali e siamo ripartiti. Non è stato semplice perché non sapevamo se aprire e no le palestre, come poter uscire in barca e se farlo solo in singolo, poi finalmente siamo potuti uscire in barca multipla. Abbiamo dovuto immaginare una diversa possibilità di movimento tra atleti, soci e amatoriali. Alla fine tutto si è risolto.


Abbiamo potuto svolgere i corsi estivi per ragazzi, per giovanissimi con la sete di imparare, e per adulti pieni di entusiasmo e volontà. Ora non ci resta che attendere che termini questa seconda ondata per ricominciare daccapo. Ma la Canottieri Trieste non demorde”. Come valuta le gare virtuali, organizzate durante il lockdown, dal Comitato Friuli Venezia Giulia e dalla Federazione? “La valutazione è molto positiva sia per quelle organizzate dal Comitato Friuli Venezia Giulia, che hanno ridato una ventata di vitalità, e sia per quelle organizzate dalla Federazione che, secondo me, si sono svolte nel migliore dei modi in maniera dinamica, intelligente e piene di contenuti anche durante le dirette”.


La sua squadra agonistica a quale gare è riuscita a partecipare da settembre in poi? “Le gare a cui siamo riusciti a partecipare sono stati il Campionato Regionale, il Campionato di Coastal Rowing e Beach Sprint e i Campionati Italiani COOP. Tutti eventi che ci hanno dato delle ottime soddisfazioni e questo ci fa ben sperare nella continuità di valore della Squadra Agonistica. Ora che si sta tornando ad una contrazione delle attività, legata alla seconda fase di contagio, non è certo un momento da stare allegri. Tutte le chiusure dettate dalla ricerca di contenimento dei contagi avranno nuovamente delle ripercussioni sulla nostra vita e sulla nostra quotidianità. Spero, pertanto, che i miei consoci sappiano reagire positivamente, come hanno già dimostrato, ad eventuali nuove limitazioni alla frequentazione della sede sociale”.


Presidente, nel concludere, secondo lei le varie disposizioni emanate dal Governo sono sempre state facilmente interpretabili? “Sono costantemente in contatto con i dirigenti delle altre realtà remiere, sempre coordinati dal presidente del Comitato Regionale al quale va tutta la mia stima ed i ringraziamenti per la competenza, la precisione e la puntualità nei suoi consigli. Ritengo non altrettanto puntuali e precise le linee guida della Federazione a seguito dei vari DPCM che hanno lasciato, a mio avviso, troppi spazi interpretativi da parte dei singoli. Comprendo però che questo è un disagio per tutti, ma senza voler polemizzare non va dimenticato che in caso di errata interpretazione dei Decreti, o una loro tardiva applicazione, le conseguenze pesano su noi presidenti e dirigenti delle società affiliate che siamo volontari e appassionati dello sport del remo. Quindi una maggiore chiarezza sarebbe stata auspicabile”.


Speciale “Focus sulle Società Remiere”